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Imidacloprid + Bifentrina, tempo di carenza su gelso nero. 
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Iscritto il: 15/05/2012, 5:24
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OK, ricevuto !!
Anche se con ritardo, un saluto e grazie a tutti.


10/06/2012, 9:36
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10 ml di Imidacloprid in 5lt sono tantissimi (il triplo della dose per intenderci) se la concentrazione è al 17,1 o 17,6 % :shock: Per quanto riguarda le api è micidiale, non per niente da anni si cerca di spingere sulla lotta integrata e c'è l'obbligo di non trattare in fioritura, oltre questo vengono comminate multe fino a tremila euro, altrimenti che senso avrebbe? Idem il BIFENTHRIN (che è il nome del principio attivo, quindi non vedo il motivo di riprendere le persone perché utilizzano nomi commerciali, sono le ditte produttrici a fare "confusione" in questo senso chiamando i prodotti con il nome del principio attivo storpiato), che comunque è sia insetticida che acaricida, quindi se lo utilizza per gli afidi mi sembra inutile aggiungere un ulteriore insetticida (Imidacloprid) in "sostegno" di quest'ultimo. Per il tempo di carenza e la commestibilità dei frutti ormai credo sia compromessa, l'unico modo è fare le analisi del prodotto e confrontarli con i residui massimi ammessi per quella coltura e quel principio attivo, mi è capitato di usare Clorpirifos metile su mapo, anche se non era registrato, il tempo di carenza su clementine è di 30gg, su mapo 70gg dopo era ancora residuale, quindi non possiamo nemmeno tener conto del tempo di carenza massimo scritto in etichetta per un altra coltura, fisiologia ed abbattimento della molecola sono diversi da pianta a pianta.

Scusate lo sfogo e buona giornata.

Enzo


15/06/2012, 10:55
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Fucrem ha scritto:
(che è il nome del principio attivo, quindi non vedo il motivo di riprendere le persone perché utilizzano nomi commerciali, sono le ditte produttrici a fare "confusione" in questo senso chiamando i prodotti con il nome del principio attivo storpiato)
Enzo

Era riferito a Imidacloprid che nel post originale era chiamato col nome più utilizzato ovvero il nome commerciale usato dalla ....


15/06/2012, 11:36
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Ritiro tutto allora, non è la prima volta che succede, ecco perché ;)


15/06/2012, 16:15
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Formazione: Laurea in Scienze e tecnologie agrarie
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come puoi vedere sul discorso residui siamo in linea, per il principio attivo ti ha risposto bene kentarro.
Non é necessario sfogarsi ma ben vengano tutti gli spunti possibili, purché siano posti nel modo corretto, e in questo il tuo intervento era perfetto e aggiungo condivisibile.
tu immagino ti riferisci alla formulazione 200 g/l, spero che il nostro utente abbia usato una formulazione che prevedeva quelle dosi.
sulla miscela si puó discutere ma ci sono diversi casi dove la miscela é possibile, si deve vedere di caso in caso.
sulle api c'é poco da aggiungere.
tornando al discorso in oggetto ribadisco se non in etichetta non vanno trattate e la tua prova su mapo é chiarissima come esempio


15/06/2012, 18:09
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Iscritto il: 22/03/2012, 18:44
Messaggi: 135
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Si, mi riferivo proprio ai 200g/L, non dico che la miscela non sia possibile, ponevo la questione sull'usare due insetticidi per lo stesso insetto, lo vedo come uno spreco, tralasciando il discorso inquinamento. Puntualizzo il discorso mapo: ne ho una pianta per uso personale in 8000 metri di terreno, non essendo in etichetta ed avendomeli chiesti il commerciante gli ho proposto di analizzarli a sue spese e di prenderseli qualora fossero risultati in linea con i residui massimi ammessi, poiché tanto per l'uso che ne faccio quei pochi kg non mi cambiavano la vita, da ciò abbiamo constatato che in tutti quei giorni ancora la molecola era residuale e quindi il prodotto non commestibile (oltre che non commerciabile). Purtroppo sia le prove che le registrazioni per le diverse colture costano, quindi tocca farsele a proprie spese.


16/06/2012, 16:41
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