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Il mal dell'esca 
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Il mal dell’esca
Molti si sono sforzati e cementati su questo problema, professori e laureati è stato finanziato un progetto da ministro per lo sviluppo agricolo che ha investito tutte le regioni quasi italiane. Il progetto Mesvit , che a visto la partecipazione di laureati di tutta Italia. Io ho letto i risultati del convegno svoltosi a Firenze 8 Luglio, a me è risultato deludente. Dopo tanto spreco di denaro a trattare con diversi sostanze pericolose, che chi sa quando danno hanno provocato, sono arrivati a capire che la malattia non è curabile. Bisogna prevenirla, e qui una confusione di iniziative, capitozzare, potare separatamente, bruciare i residui della potatura, ecc, ecc, ne siete al corrente?

Il problema secondo la mia esperienza mi fa capire che questi non l’hanno capito, infatti io sono di tutt'altro avviso. Quando dicono di curarlo il mal dell'esca dicono una grossa fesseria. Il mal dell'esca è un cancro e come tutti i cancri non si guariscono. Si potrebbe operare come ho letto il metodo Alessandro Armano, ma è sempre una pianta squartata, io quel sistema l’ho usato il 1944, sin da allora ho conosciuto il mal dell’esca , noi lo chiamavano il fungo. Sin da allora ho scoperto come si propaga la malattia, Che può avvenire a causa delle diverse operazioni che fa il viticoltore nel costruire la pianta. Queste sarebbero: L’innesto, il sistema di allevamento, la puta. Io dico è meglio prevenire che curare, per prevenirlo bisogna cominciare da principio, da quando si allevano i ceppi.(nei tendoni)ci sono quelli che lo cimano e allevano quattro tralci, alla puta, due li potano a speroni e due li lasciano a frutto, ci sono quelli che restano un solo capo a frutto. Questi due modi di allevamento fanno lo stesso errore. quando vengono potati il terzo anno, il taglio che viene fatto eliminando i due capi a frutto, per impalcarlo, creano un grosso buco alla pianta, la stessa cosa avviene quando si fa l’innesto, che si taglia il selvatico Secondo una teoria tecnica la metà del diametro del taglio secca fino alle radici col tempo in quel taglio si creano feritoie che l'acqua porta giù terra e ifi,spore creando carie. E' inutile mettere astringenti e mastici non servono a niente, sarebbe più utile un cappello di plastica che dura nel tempo. Per ovviare a questo inconveniente bisogna allevare il ceppo differente Il primo anno appena arriva all'impalcatura bisogna cimarlo e allevare due tralci che serviranno da impalcatura e tralci a frutto, con questo sistema il buco non si crea, viene creato un ceppo senza buco. Per l’innesto bisogna preferire il doppio spacco inglese, fatto preciso si prendono tutte le correnti della pianta. Questa è la prima attenzione la seconda è di non fare tagli faccia all'aria, ma possibilmente faccia a terra, perchè quelli faccia all'aria si spaccano, quelli faccia terra sono più protetti non entra l'acqua. I mastici gli astringenti non servono a niente. Per quando riguarda il sistema a spalliera il sistema speronato, il fusto del ceppo viene curvato e quindi l’acqua non può fare quella funzione di trasportare le spore, se si va a notare in pratica questo sistema da meno problemi di mal dell’esca. Se si fa il Guion li si fa il carico e scarico e qui si provocano tagli, qui bisogna avere più attenzione ai tagli faccia all’aria che provocano carie.
La stessa malattia del mal dell’esca attacca l’ulivo, e anche altre piante.In un altro post potare l'ulivo l'ho spiegato.Chi ne sa di più le dica?Grazia a chi mi legge DoPa


21/10/2009, 16:57
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Per integrare l'informazione consiglio anche la lettura di:
http://www.rivistadiagraria.org/riviste ... &cat_id=53
di Lorenza Michelon, Chiara Pellegrini e Ilaria Pertot

Ciao,
Marco

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21/10/2009, 17:09
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Sarebbe giusto Marco, per vedere e sentire le fesserie che dicono.
Ciao marco.


21/10/2009, 18:16
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Sono tre ottime ricercatrici.
Ciao,
Marco

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21/10/2009, 18:47
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Ciao dopa,
io penso sia giusto rispettare le idee e i pareri di tutti, per questo mi batterò sempre, perché tu possa esprimere le tue idee, e riportare i tuoi esperimenti, però chiedo anche a te questo rispetto, e quindi non si può dire che tre ottimi ricercatori dicono fesserie solo perché i loro studi non collimano con i nostri, quindi esprimiti pure, senza offendere gli altri.
Saluti Francesco

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- La morte non è niente - aveva affermato il 12 dicembre 1804, nello splendore della sua potenza. - Ma vivere sconfitti e senza gloria - aveva aggiunto - significa morire ogni giorno. (Napoleone)
Egli vive ancora.


21/10/2009, 19:02
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Scusa dopa,
ci vorresti fornire il tuo curriculum?
Grazie,
Marco

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21/10/2009, 20:03
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Francesco,quello che ho scritto non collima con le loro tesi,è quello che indicano di fare che è grave ed inutile con spreco di denaro e tempo e loro stessi dicono che ci vuole ancora tempo e denaro per la ricerca per venirne a capo. Tu ritieni che suonerebbe offesa quel modo di porre la cosa io ritengo un modo forte e chiaro.Se leggi attentamente quello che ho scritto dico l'opposto di quello che suggeriscono, indicano cose assurde e io le chiamo col loro nome fesserie. Non voglio offendere nessuno, loro hanno una Laura,io trenta anni di mestiere confrontiamoci e facciamo uscire la verità fuori.
@ Marco, il mio curriculum sono : dall'età di sedici anni che faccio il potatore,ho imparato una cosa l'anno so settantadue cose, una è questa del mal dell'esca.


21/10/2009, 21:10
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Bene, e immagino sarai bravissimo. Ma onestamente, la ricerca lasciamola fare ai ricercatori delle Università e degli Istituti di Ricerca. A ognuno il suo.
Ciao,
Marco

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21/10/2009, 21:41
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Marco, sai quando hanno speso in quel progetto Mesvit,centinaia di milioni di euri hanno cercato fesserie, tu gli dareste altri milioni per cercare altre fesserie.Non saresti disposto a dire a questi:Sentite verificate quello che dice questo potatore?Che sta cercando per condo suo,senza avere un centesimo di euro.E' grave questo, è offensivo,è impossibile che ciò si verifichi,a te no a me questo mi sembra offensivo che questi continuano a sprecare denaro inutilmente, e a suggerire cose che fanno sprecare denaro a cose inutili. Io vorrei che questi commenti li leggessero,per questo li sto scrivendo. Ciao Marco Saluti da DoPa.


21/10/2009, 22:16
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buongiorno,
purtroppo allora non c'e' niente da fare.....
eppure ogni anno mi muore qualche pianta.....
ne ho una che ha una cassetta d'uva secca sopra...........
ed un'altra che non la vedo bene, forse stà facendo la stessa fine.......
guardate un po'..

saluti
frack


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