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Fitofarmaco con proprietà antibatteriche/battericide?
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hereistay
Iscritto il: 26/07/2013, 10:58 Messaggi: 802 Località: Tollo (Chieti) zona climatica USDA: 9a, Koppen: Temperato sublitoraneo, Pavari: Lauretum freddo
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L'ipotesi del vivaio l'ho elaborata poiché ho notato stessi sintomi su altre piante che un ragazzo aveva in vendita, provenienti, naturalmente, dallo stesso vivaio. Se notate, in alto a destra ci sono foglie con disseccamenti simili. La varietà più soggetta a questo problema è la cape fear e sia la mia, sia questa in foto lo sono. Comunque, i sintomi dicono essere identici a stress idrico e sbilanciamento azoto/potassio ed è difficile capire di cosa si tratta se non con analisi fogliari. Sulle pecan il portatore del batterio sono le sputacchine. Negli USA è molto diffuso ma non è considerato un grave problema, a livello hobbyistico, poiché genera solo il disseccamento delle foglie e una produzione minore non determinando la morte della pianta.
_________________ Censimento piante pistacchio: https://www.google.com/maps/d/edit?mid=1x_QKv4NshmL3t35Z9CIN-JKMqeA Inserisci la tua pianta sulla mappa o invia una email a: censimentopistacchi@hotmail.com
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01/10/2017, 14:24 |
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hereistay
Iscritto il: 26/07/2013, 10:58 Messaggi: 802 Località: Tollo (Chieti) zona climatica USDA: 9a, Koppen: Temperato sublitoraneo, Pavari: Lauretum freddo
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Dimenticavo, il disseccamento è il primo anno che accade. L'anno scorso erano presenti le stesse macchie ma non ci sono stati disseccamenti del genere a luglio.
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01/10/2017, 14:32 |
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hereistay
Iscritto il: 26/07/2013, 10:58 Messaggi: 802 Località: Tollo (Chieti) zona climatica USDA: 9a, Koppen: Temperato sublitoraneo, Pavari: Lauretum freddo
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Dimenticavo! Questa è la pianta trovata in vendita da un ragazzo. Se guardate in alto a destra notate delle foglie bruciate allo stesso modo.
Allegati:
FB_IMG_1505223602873.jpg [ 92.52 KiB | Osservato 1326 volte ]
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01/10/2017, 14:36 |
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massimo2010
Iscritto il: 08/06/2010, 0:16 Messaggi: 1648 Località: Altamura(ba)
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Informati sui trattamenti con argento colloidale...
_________________ allevamento ovaiole all aperto Produzione di ortaggi e funghi
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01/10/2017, 14:36 |
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Alessandro1944
Iscritto il: 03/09/2017, 10:18 Messaggi: 2593 Località: bassa Valsusa
Formazione: Buoni studi
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Circa la presenza di organismi invasivi in Europa io visiono il sito della EPPO (metto link per di X . fastidiosa subsp. multiplex: https://www.eppo.int/QUARANTINE/special ... idiosa.htm" target="_blank" target="_blank" target="_blank ). Ho poi trovato la mappa di distribuzione delle diverse sottospecie: vd. allegato come foto (da pubblicazione del 2015). Per le analisi dei campioni il settore fitopatologico della mia Regione lo effettua regolarmente (per qualche tempo ebbi a frequentarlo e adesso leggo sul sito che non è neppure cambiato giorno e orario di ricevimento); alcune settimane fa consigliai a un utente di forum in Veneto cosa analoga e anche lì effettuarono diagnosi di laboratorio; dipende evidentemente dalla disponibilità di ciascun servizio regionale. Rispetto alla suscettibilità del pecan a batteri agenti di malattia su noci nostrani ho trovato che a livello sperimentale è stata indotta infezione su talea con Brenneria nigrifluens (Università della Tuscia 2009). Per la Xylella dell'olivo in effetti avevo letto che quella isolata in Salento appartiene alla sottospecie pauca e anzi dall'analisi genomica mi risulta abbiano determinato che verrebbe dal Costarica dove si trova un ceppo gemello, ed è anche vero che guardando bene sulla cartina Tullo è a buona distanza di sicurezza dal focolaio salentino...però mi pare che anche tu hai preso qualche (a mio parere saggia) precauzione sentendo qualcuno del gruppone di ricerca del Co.Di.R.O. o forse altro esperto. Per inciso ho letto che il CREA di Caserta e l'Università di Foggia hanno sperimentato prodotti biostimolanti che pare abbia fornito indicazioni incoraggianti seppur limitatamente al contenimento degli effetti della malattia; interessante anche una articolo apparso sul n° di febbraio di Le Scienze dove si riporta che un team inglese (collegato a XF-actor capofila CNR Bari) ha sviluppato un modello predittivo di diffusione della malattia in argomento. Se sospetti uno squilibrio nutrizionale potresti provare con un biostimolante per via fogliare tipo quelli che hanno sperimentato sull'olivo (un mix tra Zn, Mn, Cu + fitoingredienti di varia provenienza)...si sa mai, e male non dovrebbero certo fare . Ciao a tutti...e alla prossima puntata
Allegati:
X. fastidiosa - distribution map.jpeg [ 72.89 KiB | Osservato 1306 volte ]
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01/10/2017, 19:34 |
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hereistay
Iscritto il: 26/07/2013, 10:58 Messaggi: 802 Località: Tollo (Chieti) zona climatica USDA: 9a, Koppen: Temperato sublitoraneo, Pavari: Lauretum freddo
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Un attimo, io ho contattato uno dei massimi esperti di pecan in Italia, ricercatore italiano, famoso nel suo ambito e mi ha dato una risposta senza allarmismi. Sto cercando di contattare il servizio fitopatologico regionale ma qui non funziona nulla, pensate che il sito istituzionale è offline! Se riesco a scoprire il modo di fare analizzare le foglie gratuitamente lo farò senz'altro. Altrimenti, c'è modo di contattare il gruppo di ricerca pugliese? Mal che vada potrei spedire lì le foglie...
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02/10/2017, 12:12 |
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Alessandro1944
Iscritto il: 03/09/2017, 10:18 Messaggi: 2593 Località: bassa Valsusa
Formazione: Buoni studi
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Hai per caso contattato il presidente di ADAF-Lecce, esperto in diagnostica? (per inciso ho letto che il pecan è coltivato anche nel leccese *). Il genere io ho sempre trovato disponibilità da parte di ricercatori e docenti universitari: ciò penso attenga alla forma mentis di chi si occupa di scienza. Personalmente ho conosciuto a un Convegno e ultimamente contattato docenti dell'Università di Bari ma con riferimento a organismi nocivi animali, per cui non saprei bene a chi indirizzarti per aspetti batteriologici; probabilmente chi segue di più Xylella dal punto vista biologico/epidemiologico potrebbe essere IPSP sede di Bari (fusione tra ex-virologia ed ex-protezione piante del CNR): di sicuro lì sono attrezzati compreso quanto necessario per la diagnostica PCR ( http://www.ipsp.cnr.it/headquarters/unita-di-bari/" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank ). P.S. * Tra le specie suscettibili a Xylella fastidiosa subsp. pauca nel Salento ho trovato che non è compreso il noce pecan (sono descritte 30 specie tra spontanee, coltivate e ornamentali). Sul data-base EFSA del 2015 peraltro l'olivo è indicato come suscettibile a X. fastidiosa subsp. multiplex; invece non lo è Carya illioinensis verso X. fastidiosa subsp. pauca. Tanto solo per giustificare quello che ho voluto dire nei precedenti messaggi: è sempre possibile imbattersi in situazioni impreviste e imprevedibili quantunque molto improbabili.
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02/10/2017, 14:53 |
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hereistay
Iscritto il: 26/07/2013, 10:58 Messaggi: 802 Località: Tollo (Chieti) zona climatica USDA: 9a, Koppen: Temperato sublitoraneo, Pavari: Lauretum freddo
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Sulla suscettibilità dell'ulivo al multiplex avevo letto una ricerca Californiana che, se non erro la escludeva. In Puglia ci sono diversi esemplari di pecan, c'è un'azienda nota nel campo. Comunque non ho contattato chi dici tu. In ogni modo domani porto dei campioni al servizio fitosanitario. Dopo varie telefonate ho trovato il laboratorio regionale più vicino. Mi hanno detto che fanno prima una stima visiva e poi decidono se analizzare. Per telefono non mi sono messo a spiegare, domani spiegherò il tutto, spero procederanno alle analisi.
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02/10/2017, 19:45 |
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hereistay
Iscritto il: 26/07/2013, 10:58 Messaggi: 802 Località: Tollo (Chieti) zona climatica USDA: 9a, Koppen: Temperato sublitoraneo, Pavari: Lauretum freddo
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massimo2010 ha scritto: Informati sui trattamenti con argento colloidale... Stavo leggendo ma non trovo né le dosi né dove reperirlo.
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02/10/2017, 19:46 |
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Alessandro1944
Iscritto il: 03/09/2017, 10:18 Messaggi: 2593 Località: bassa Valsusa
Formazione: Buoni studi
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L'argendo colloidale è un farmaco molto antico e agisce in particolare sui batteri gram-negativi. Si trova in farmacia e in erboristeria oppure on-line. Qui c'è la descrizione; inoltre dicono che lo stanno impiegando anche contro Xylella sugli olivi https://www.argentocolloidalepuro.it/" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank Qui c'è qualcuno che lo ha impiegato a livello amatoriale http://agronotizie.imagelinenetwork.com ... 6P2S0BOBDU" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank Qui altro dice di averlo impiegato in endoterapia impiegando caspule a bassa pressione http://evideon-daily.blogspot.it/2016/0 ... tom-0.html" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank [a suo tempo avevo fatto un corso di endoterapia e avevo acquistato un kit di tali capsule: mostro una foto di una prova che feci appunto con tali trabiccoli]Mio commento sul suddetto impiego. Non vorrei però che si ripetesse la storia del punteruolo rosso delle palme per il quale si propose di tutto e di più, di scientifico e di immaginifico, millantando risultati decisivi, in realtà senza però riuscire a fermarne la distruttiva progressione (sullo specifico argomento potrei scrivere diverse pagine, e se volete vi mostro qualche foto di come è ridotta la ex Città delle Palme nel Ponente Ligure dove mi trovavo fino a ieri). Chiudo OT.
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capsule endoterapia.JPG [ 167.73 KiB | Osservato 1234 volte ]
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02/10/2017, 21:50 |
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