ho un fico a cui tengo moltissimo e piuttosto vecchiotto, circa 25 anni di vita, e inizia a presentare dei danneggiamenti al tronco soprattutto alla base. Sembra scavato o mangiato da qualcosa. I rami stanno bene e su quelli più alti quest'anno sta producendo dei fichi, anche se non moltissimi. Per favore mi date una mano a capire se c'è una cura possibile? Grazie mille
Da dove scrivi? Non vorrei che il tuo fico si fosse beccato il punteruolo nero del fico (Aclees cribratus) che sta facendo parecchi danni tra Levante ligure, Toscana e ultimamente anche il Lazio.
Prova a esplorare dove ci sono le cavità alla ricerca di larve bianche con capo nocciola, apode, lunghe meno di 2 cm.. Gli adulti sono punteruoli di colore appunto nero (ci sono foto in rete digitando Aclees sp. cf. foveatus, che è la classificazione attuale). Se trovi qualcosa fa foto. Dato che sei di Albenga, potresti anche provare a sentire il CeRSAA (dr. Andrea Minutolo) se non altro per sapere se hanno notizie di presenza di questo punteruolo in zona.
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Ho anch'io un problema con i punteruoli neri su due alberi di fico molto grandi. Giorni fa ho trovato in rete un articolo di alcuni anni fa riguardante le provincie di Pistoia e Lucca (allego il link per poterlo visionare a chi interessa http://www.cespevi.it/servfito/pdf/Fico25057.pdf) Seguendo quell'articolo ho fatto oggi il primo trattamento con deltametrina. Non so se alla fine otterrò dei risultati. In caso contrario purtroppo con il tempo queste piante andranno abbattute.
Ci sono state altre ricerche dopo quella di Ciampolini et al. (all'epoca non era ancora stata accertata la specie), e in rete in italiano di più recente c'è ad esempio quella di E. Gargani et al., tuttavia al momento non sono emerse misure di lotta realmente efficaci, o perlomeno attuabili quando un privato si accorge di avere un fico aggredito (cioè con il parassita ormai ben insediato). Ultimamente si stanno sperimentando minerali come zeoliti, argilla montmorillonite contenente Cu, con l'idea di "mascherare" i segnali chimici provenienti dal fico grazie ai quali il curculionide riconosce e si dirige sul suo target. Sta di fatto che questo punteruolo non è catalogato come organismo nocivo da quarantena e non ci sono prodotti fitosanitari specificamente autorizzati.