nella mia zona, insistono gli anziani che nessuno mette viti innestate, a parte quelle acquistate di recente,perche basta fare la talea o il capogatto e che le vecchie viti che si vedono sono tutte senza innesto,può essere vero?io non ci credo!!!il terreno è argilloso, abbastanza pesante e nei boschi ci sono molte viti selvatiche europee che vengono raccolte per foraggio e nei terreni incolti sbucano viti resti di vecchie coltivazioni...può essere che non è arrivata la filossera?siccome ho alcune viti che non so cosa siano,con grappolo grande e che danno un vino rosso dal colore bordeaux e con forte sentore di ciliegia e che vorrei moltiplicare per estendere il vigneto,posso fare direttamente talee? come faccio a sapere se sono infestate dalla filossera?la morte è immediata o ci vogliono alcuni anni?se le allevo in vaso per prova posso capirlo se verranno attaccate?ultima domanda dove posso acquistare portainnesti per viti?e un metodo per riconoscere i vitigni? vi ringrazio in anticipo e scusate la domanda contorta
Formazione: Per. Agrario e Dott. in Scienze e Tecn. Agrarie
Re: dubbi su viti innestate e fillossera
08/11/2010, 13:30
Ciao davidt, i sintomi della fillossera si notano sulle radici della vite europea e sulle foglie di quella americana, quindi se fai talee e c'è l'attacco vedi le piante seccare senza vedere grandi sintomi. Per i portinnesti ti devi rivolgere ad un vivaio specializzato. Per il riconoscimento hai mica una foto? Saluti Francesco
@marco nella valle roveto,provincia dell'aquila, a 440 m.s.l.m..i terreni in inverno tendono al ristagno d'acqua
@francesco e questo avviene subito?o ci vogliono anni? purtroppo niente foto dei grappoli,delle foglie può essere utile?ancora non ne ho trovato nessuno che vende barbatelle di "selvatico",potresti consigliarmene uno che vende online anche piccole quantità?molti mi dicono vai al vivaio e compra gia barabatelle innestate,però mi interessa la vite che ho,perchè il vino che fa ha un sapore di ciliegia che non ho sentito in nessun altro vino...
La fillossera è un afide che causa con le sue punture, nodosità e tuberosità che compromettono la funzionalità dell'apparato radicale,la pianta deperisce,fino a giungere nei casi più gravi alla morte. Anche la vite americana viene attaccata alle radici,ma ha una resistenza maggiore che comporta marginali perdite di porzioni radicali. La vite europea può in certi ambienti essere immune dall'attacco della Fillossera ed essere perciò coltivata franco di piede: nei terreni sabbiosi,dove l'afide non riesce a spostarsi;dove l'inverno è lungo e l'estate breve,perché la Fillossera compie poche generazioni ed è quindi meno dannosa;le annate piovose deprimono l'afide,uno dei primi metodi di lotta è stato sommergere d'acqua il terreno vitato per un periodo di 20-40 giorni durante l'inverno,in questo modo le fillossere radicicole morivano per asfissia. Altra possibilità è che siano viti Ibridi Produttori Diretti,quando per contrastare la fillossera, si tentò di rimpiazzare la vite europea con ibridazioni tra viti americane, resistenti alla fillossera e alle malattie fungine (oidio e peronospora),e le caratteristiche di qualità della vite europea, ma il risultato è stato scadente sia come qualità, che come difesa dalle avversità,Isabella(l'uva fragola) e pochi altri sono ancora presenti,anche perché la legge italiana, ne ha vietato la coltivazione,consentita solo per autoconsumo. Per richiedere barbatelle selvatiche,basta andare o dai consorzi agrari, o dai rivenditori di prodotti agricoli, che sicuramente in zona ci saranno,provvedono loro a rimediarti le barbatelle che ti necessitano.