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DNA in una pianta innestata
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Messaggio |
marcello79
Iscritto il: 18/02/2014, 21:30 Messaggi: 7023 Località: PALERMO
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Come ha detto Leorasta: "Non ha senso chiedersi se sia crudele: l'etichetta di "crudele" è un giudizio umano." Allora la natura quando si scatena e distrugge tutto quella come la chiamiamo crudeltà o natura? In natura non c'è il bene o il male se osserviamo bene la natura è spietata. Si parla di crudeltà e allora quando tagliate l'erba o zappate il terreno? Cmq ritornando all'innesto i semi prodotti dalla pianta innestata non cambiano saranno sempre geneticamente della pianta innestata possono cambiare solo se sono stati impollinati generando un ibrido. I portainnesto si ottengono sia da seme (esempio) arancio amaro o per talea si fanno radicare tante talee di piante che radicano facilmente e poi si innestano, oppure per pollone radicale. Senza l'utilizzo dell'innesto non si potrebbero coltivare tante varietà di piante per via delle malattie del terreno o anche la semplice struttura del terreno come cn il nespolo del Giappone dove su terreno calcarei o alcalini non potrebbe crescere bene, quindi si adotta il metodo dell'innesto con piante che si adattano bene al quel terreno. Io la vedo più come un bene che come una crudeltà una pianta coltivata anche se usata come portainnesto è sempre più fortunata di tanti semi che non avranno nemmeno la possibilità di germinare e diventare piante.
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11/09/2021, 12:05 |
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