Alessandro1982 ha scritto:
...Di tutti i trattamenti possibili che prevedono 1) il riconoscimento del problema ==> il trattamento ==> soluzione, non mi pare si parli di "profilassi" ovvero intendo dire trattamenti generici per la corretta crescita, salvo problemi più grandi da trattare specificatamente...
La Guida di cui parli è quella messa a punto dalla Fondazione Agrion dedicata in generale alla corilicoltura, poi ci sono i Disciplinari di Produzione Integrata emessi dalla Regioni che sono mirati alle problematiche più ricorrenti nelle aree di competenza.
In ogni caso lo scopo dei disciplinari è quello di evitare di trattare "all'incirca" o per "tradizione" ma in base per l'appunto alle problematiche che possono insorgere e che possono essere diversificate rispetto ai comprensori agricoli.
Per tali motivi la profilassi
- termine che di per se stesso attiene più alla medicina che alla fitoiatria in ragione della diversità della tipologia e dell'epidemiologia dei più frequenti agenti parassitari di malattia (come si sa per le piante prevalentemente funghi e insetti mentre per l'uomo batteri e virus che si trasmettono peraltro con modalità differenti da quelli delle piante) - a livello di difesa delle colture è pratica che ha ragion d'essere per problematiche particolari (in genere si tratta di trattamenti c.d. 'estintivi').
Ad esempio, prendendo a riferimento la mia Regione (dove ha sede la Fondazione Agrion), il disciplinare regionale per il nocciolo contempla cinque malattie e altrettanti fitofagi, ma non è previsto alcun trattamento profilattico.
Dunque si tratta di scegliere se attenersi a un Disciplinare oppure agire in base al altri criteri più o meno di tradizione o personali, ma non vedo come si possa pospettare un mix che non avrebbe avallo sul piano formale/produttivo e sarebbe assai discutibile su quello fitoiatrcio.