da dove partire?????

Da una divisione familiare ho acquistato e in parte ereditato, circa 24000 mtq di terreno con adiacente Villa in località Cupa di Sessa Aurunca - Sessa Aurunca (Ce). Circa 30 anni fà c'eran piantati ulivi , totalmente spiantati fù solo in minima parte occupato da un piccolo vigneto di famiglia. Si produceva vino montepulciano , circa 30/35 quintali l'anno. Tutto ormai è in disuso da tanti anni. Una serie d'incendi hanno distrutto anche i pochi agrumi rimasti. Ora mi tocca decider cosa fare....svender tutto visto il mercato? ho provare ad investire nuovamente?? le domande che vi pongo sono le seguenti:
Con notevole approssimazione, quanto potrebbe costare creare sulle 4 terrazze a disposizione un nuovo vitigno?
Pensavo a qualcosa di bello e professionale (tralicci in ferro, cavi d'acciaio, eventuale impianto a goccia etc..).
Quanto costa una normale manutenzione annuale?
Sono socio lavoratore in un'attivita commerciale, posso usufruire di fondi?
Visto l'abbandono più totale sono anni che i vicini approfittano dei miei spazi, pensavo dunque di recintare l' appezzamento con pioppi sull'intero confine , posso usufruire di fondi per il rimboschimento????
Esiste una figura professionale che consultata può studiare , preventivare , consigliare la migliore operazione da fare?
Brancolo nel buio e intorno a me ci son solo persone che mi consigliano di vendere!.....forse sono le stesse che giorni fà in punti diversi han dato fuoco all'intero appezzamento......dicon perche non veniva zappato ne visitato da anni.

Vorrei cambiar vita , traferirmi lì e vendemmiare come facevo da piccolo ma......ci si riesce a vivere?!

Il tecnico a cui dovresti rivolgerti può essere un perito agrario, un agrotecniao, un agronomo. Qui trovi qualche recapito:
http://professioni.agraria.org/" target="_blank
Per impiantare un vigneto ti servono però i diritti d'impianto, che potrai acquistare.
Il costo d'impianto di un vigneto varia in funzione di molti aspetti, da 20.000 a 35.000 euro ad ettaro, molto approssimativamente.
Ciao,
Marco

Grazie....seguirò di certo il consiglio!...

Scusate se mi intrometto, ma per i diritti di impianto del vigneto non dovrebbero essere già soddisfatti visto che l'amico Chiaerone dice che c'è già un vigneto anche se in parte incendiato? Non sarebbe sufficiente fare domanda di espianto e reimpianto?

E' giusto rivolgersi a un perito agrario o a un agronomo, ma mi permetto anche di consigliare che nell'attività agricola, per evitare spese eccessive e a volte incontrollabili, è necessario mettere molto del proprio; del proprio lavoro intendo, almeno per le cose più facili e meno "professionali". Non è difficile, basta mettersi con tanta buona volontà e voglia di imparare; la capacità di discernere poi viene quasi da sola e permette di capire se la scelta di "tornare a vendemmiare" è buona e sostenibile.
Faccio i migliori auguri al nostro amico, se lo senti veramente non lasciarti sviare da piromani o profittatori, cerca un tecnico di fiducia che sappia prendere a cuore la cosa. Vedo che sei professionale nelle idee, parli di pali in ferro, cavi acciaio, impianto irrigazione.... Buon lavoro

mirkan ha scritto:Scusate se mi intrometto, ma per i diritti di impianto del vigneto non dovrebbero essere già soddisfatti visto che l'amico Chiaerone dice che c'è già un vigneto anche se in parte incendiato? Non sarebbe sufficiente fare domanda di espianto e reimpianto?

Non vorrei sbagliare ma anche se c'era già un vigneto non fa niente, se è più di 1000 metri quadrati o hai comprato i diritti insieme alla vigna oppure, se espianti, devi poi avere i diritti per reimpiantare... Se invece è fino ai 1000 mq nessun problema

cmq 2 ha ca di vigneto nn ti permettono di campare vist i prezzi correnti
sei in una zona di buona tradizione viticola e ti converrebbe rimettere in sesto l'attività magari facendo un primo insediamento a nome di tua moglie o qlc parente stretto.Se i vicini incendiano vai dal maresciallo + vicino e chiedi di essere cautelato:è un tuo diritto
ti consiglio di fare l'attività agricola come parte integrante al tuo reddito principale