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Vite, olivo, alberi da frutto: tecniche colturali, avversità, produzioni, potatura, propagazione e consigli
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Re: curiosità

08/03/2011, 21:31

Non è detto che una talea di vite non innestata
debba necessariamente ammalarsi.
Dipende dalla zona e dal tipo di terreno in cui
viene piantata.

Nel mio vigneto il 90% delle viti è a piede franco
e ce ne sono alcune centenarie.
Mi trovo nei Campi Flegrei (prov. di Napoli) ed è
una delle poche zone d'Italia che non subì
l'attacco della fillossera.
Il terreno di origine vulcanica, abbastanza sciolto,
pare abbia impedeito alla fillossera di svilupparsi.

Io continuo a riprodurre le viti x talea e propaggine.

Non so se il tuo terreno lo consente ma se ti interessa
ti dico come faccio per la talea.
Prendo un ramo di un anno di circa 60/70 cm. lasciando
anche ca. 5/10 cm. del ramo di due anni, su cui faccio
una torsione x facilitare la formazione di radici.

Saluiti/Sergio

Re: curiosità

08/03/2011, 21:38

cioè ma il ramo di 70cm lo stacchi dalla pianta madre e lo metti in terra e poi aspetti che metta le radici???

Re: curiosità

08/03/2011, 21:43

SERGIOS ha scritto:Non è detto che una talea di vite non innestata
debba necessariamente ammalarsi.
Dipende dalla zona e dal tipo di terreno in cui
viene piantata.
..........

Anch'io, ormai da 10 anni, ho qualche vite riprodotta per talea o propaggine in mezzo a tante altre innestate su barbatella americana: si comportano esattamente allo stesso modo per crescita e produttività. Qualche volta sono anche più vigorose. L'unico problema sarebbe la fillossera (afide o "pidocchio" che danneggia le radici), ma ancora non c'è traccia. Le altre malattie della vite (oidio, peronospora, ecc) si manifestano in ugual misura sia sulle viti innestate sia su piede franco
Il mio terreno è sabbioso

Re: curiosità

08/03/2011, 21:52

tommyday ha scritto:cioè ma il ramo di 70cm lo stacchi dalla pianta madre e lo metti in terra e poi aspetti che metta le radici???

Se lo stacchi dalla pianta madre, il ramo si chiama talea (può anche essere più corta di 70 cm). La propaggine è invece un ramo ripiegato verso il basso e interrato, diciamo a circa 1 metro dalla pianta madre. Il punto in cui viene interrato si storce per benino per agevolare la formazione delle radici. In alternativa, in vece di storcerlo, lo puoi intaccare con un coltello. L'anno successivo, dal momento in cui perde le foglie, lo la stacchi dalla piante madre e la trapianti dove vuoi

Re: curiosità

08/03/2011, 22:38

Si x talea si intende un ramo staccato dalla pianta
madre e messo in terra x fare radici.
Il motivo x cui uso fare talee lunghe 60/70 cm.
è dovuto alla necessità di fare radicare la vite
ad una maggiore profondità x evitare problemi
di siccità in estate.
Infatti il terreno sciolto trattiene poco l'acqua.

Ci sono due tipi di propaggine.
Quella che ha descritto Pedru che serve x produrre
una talea radicata da staccare dalla pianta madre
e trapiantarla dopo un anno.
Poi c'è quella che serve x produrre una nuova pianta
nelle immediate vicinanze della pianta madre.
Praticamente si interra il tralcio di un anno (che deve
essere abbastanza lungo) e si fa uscire dove si
vuole creare la nuova pianta.
Di solito si lascia il collegamento con la pianta madre x tre anni,
x permettere un buon radicamento, dopodiché
si taglia il collegamento.

Spero di essere stato abbastanza chiaro.

Saluti/Sergio

Re: curiosità

09/03/2011, 9:52

Si grazie a tutti...
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