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Cultivar (e piante in generale) "relativamente" Autoctone 
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Premetto che è una mera curiosità dettata dal fatto che sono caduto nel circolo vizioso della ricerca e della lettura (causa probabilmente il gran caldo e la fine degli esami, ergo un connubio che mi sta sterminado i neuroni) sono giorni che leggo sia su internet che sui testi molte informazioni su piante ( in generale) e cultivar "italiche"..
Ma leggendo e rileggendo, mi è sorto un dubbio (piuttosto inutile e forse anche un po stupido) ma finisce che non ci dormo la notte eheh.

Il dubbio "amletico" é:
Considerando che chiunque (credo) sia cosciente che patate, pomodori etc.. siano tutti ortaggi che vengono dalle americhe, che piante ampiamente considerate fino a poco tempo fa "autoctone" dagli ignoranti like me, meli, albicocchi, peschi etc.. sono originari praticamente tutti delle medio e/o profondo oriente, approfondendo leggo che a stento si salvano il pero (selvatico ovviamente) e FORSE il ciliegio (secondo reperti archeologici, se la ritrovo cito anche la fonte) la domanda "sorge spontanea", che cavolo di cultivar, ortaggi, etc.. c'erano in italia prima della Globalizzazione Romana?! Che cavolo di frutta e verdura mangiavano?! No perchè ad approfondire l'argomento o si scade nelle generalizzazioni (raccotla di frutti, vegetali e semenze) o salta fuori che granaglie di ogni sorta han origine esclusivamente medio-orientali, che il gettonatissimo ulivo viene dal iran/iraq, il mandorlo dall'asia, pesche dalla cina, aranci idem, i limoni dall'india e la lista è lunghissima..

In pratica come già accennavo pare si salvino i peri e forse i ciliegi oltre che tutta la serie di frutti dal sottobosco et simili, come fragole, lamponi etc.., ma anche mirtilli, ribes e la bistrattatissima rosa canina (che leggevo essere spesso una "manna" in inverno in caso di carestie, ma non solo, dato che ha una concentrazione di vitamina C che gli agrumi appassiscono dalla vergogna a confronto).

ps: la marmellata di rosa canina non è neppure così male! certo.. c'è di meglio!!!


23/07/2010, 2:24
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Ciao fagus il tuo e' davvero un bel quesito.Comunque mi sembra che neanche il ciliegio sia di provenienza europea.Anche a me piacerebbe saperne di piu.Spero che qualcuno risponda all'appello.

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28/07/2010, 12:24
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piotre ha scritto:
Ciao fagus il tuo e' davvero un bel quesito.Comunque mi sembra che neanche il ciliegio sia di provenienza europea.Anche a me piacerebbe saperne di piu.Spero che qualcuno risponda all'appello.

Alla buon ora.. come si suol dire, faccio una breve aggiunta alla discussione poichè sono riuscito a reperire con il tempo (ahimè di libero ben poco) altre informazioni: tramite campioni fossili di pollini nocioli e vari resti vegetali "mummificati" grazie a svariati processi diversi si è potuto smentire alcune tra le teorie dell'origine ALLOCTONA di alcune piante, ad esempio il castagno, ritenuto una delle numerose importazioni di greci e romani (vedi il cipresso e l'ulivo) direttamente dal mar nero, in realtà il castagno (con il faggio e relative piante dai medesimi gusti climatici) regnavano degnamente su tutta l'italia dal cenozoico, i famosi frutti dei bistrattati "cacciatori-raccoglietori" invece erano i tipici frutti del sottobosco si, già elencati, ma anche cornioli, prugnoli, noccioli, viti (ma non noci ad esempio) ginepri e una valanga di foglie/radici di piante che oggi dire che sono state dimenticate è usare un eufemismo, pensare che persino piante come l'abete rosso era sinonimo di cibo e trall'altro, molto salutare proprio d'inverno quando cresceva il consumo di carne in sfavore di frutta e vegetali e pini (specialmente i silvestri) e gli abeti erano un'ottima fonte di vitamine varie, la C soprattutto, poi ho letto che l'associazione cereali -> agricoltura è piuttosto fuorviante, in realtà cereali selvatici dei generi.. typha, brachipodium e sparganium in particolare erano una ingente fonte di nutrimento reperibile molto facilmente un pò ovunque, oltre al fatto che gli antenati dei cereali/frumento più comuni oggi, il grano ed il farro selvatici in primis, venivano colti dove nascevano spontaneamente e se la pecca principale per il processo di panificazione era il fatto che una spiga conteneva un decimo dei semi di una spiga di oggi, i pregi erano molti altri, tra cui uno curioso che non immaginavo proprio, contenevano una percentuale di glutine davvero molto, molto basso!

La sintesi è: molte colture attuali non c'erano è vero, ma le fonti della "raccolta" allora erano molte altre, tutt'ora esistenti ma soppiantate e infruite (e soprattutto oggi probabilmente infruibili).

Se qualcuno ha appreso altro, o ha delle curiosità..

stay tuned


04/04/2011, 2:29
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