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Consiglio varietale per albicocco "tradizionale" 
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Iscritto il: 31/05/2018, 14:59
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Ciao a tutti, siccome delle descrizioni dei vari vivaisti mi fido poco poichè sono spesso in contraddizione e incomplete,
mi rivolgo direttamente a voi che per conoscenza ed esperienza diretta potete esprimere valutazioni sicuramente piu attendibili.
In pratica mi servirebbe un consiglio per la scelta di un paio di albicocchi da mettere a dimora il prossimo mese. Non cerco
cultivar particolari o di recente introduzione, preferisco quelle "tradizionali" che producano frutti di bell'aspetto ma sopratutto
di ottimo sapore e aroma di albicocca. Finora mi sono stati consigliati il Pisana e il Paviot, il primo sembrerebbe un
ottima varietà sotto il profilo gustativo del secondo invece non ho trovato valutazioni a riguardo.
Comunque attendo qualche vostro parere e/o consiglio.
Grazie


13/10/2020, 0:07
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Iscritto il: 11/03/2020, 11:30
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Località: rimini
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al di là della qualità dei frutti guarda all'epoca di fioritura: se dalle tue parti sono frequenti anche leggere brinate primaverili è meglio scegliere varietà a fioritura in epoca più avanzata


13/10/2020, 6:01
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Iscritto il: 31/05/2018, 14:59
Messaggi: 168
Località: Veneto orientale
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Certo anche questo è un aspetto da non sottovalutare però essendo unicamente per consumo familiare non ho necessità di fare produzione.... quindi per me ciò che conta è il sapore è la qualità del frutto, poi se il frutto ha pure un bell'aspetto tanto meglio!
Qualche suggerimento?


14/10/2020, 0:49
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Iscritto il: 11/03/2020, 11:30
Messaggi: 892
Località: rimini
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io avevo la pisana: mangiati pochissimi frutti, proprio a causa delle gelate primaverili e della sensibilità alla monilia.
Ci sarebbe la reale d'imola: adatta al nord italia e con maturazione scalare dei frutti, che è un vantaggio non da poco per il consumo casalingo, altrimenti rischi di trovarti una settimana con trenta kg di albicocche e poi più niente.
Le varietà di recente introduzione non le conosco.


14/10/2020, 5:40
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Iscritto il: 27/01/2014, 23:02
Messaggi: 76
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Ciao, io ho appena acquistato un San Castrese; al vivaio mi hanno detto che è piuttosto rustico e adatto alla zona (colline Lago Maggiore). CHe ne dite?


15/10/2020, 10:29
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Iscritto il: 31/05/2018, 14:59
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Località: Veneto orientale
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pantagruele ha scritto:
io avevo la pisana: mangiati pochissimi frutti, proprio a causa delle gelate primaverili e della sensibilità alla monilia.
Ci sarebbe la reale d'imola: adatta al nord italia e con maturazione scalare dei frutti, che è un vantaggio non da poco per il consumo casalingo, altrimenti rischi di trovarti una settimana con trenta kg di albicocche e poi più niente.
Le varietà di recente introduzione non le conosco.

Cavolo è abbastanza strano che la tua Pisana sia sensibile alla monilia!...perchè al contrario viene data un po da tutti (compreso
l'autorevole Plantgest) come una delle varietà piu resistenti sotto tale aspetto :shock:
inoltre anche il fatto delle gelate primaverili è strano in quanto la Pisana, essendo a fioritura tardiva, dovrebbe essere molto meno
esposta al fenomeno....boh... sicuro che sia proprio Pisana?....Comunque è anke vero che con questo clima ormai impazzito (per non dir
di peggio! :evil: ) paradossalmente si potrebbero avvantaggiare le cultivar a fioritura precoce perchè da 2-3 anni a questa parte fa
piu caldo a Marzo che non Aprile/Maggio!
a proposito, non mi hai detto come sono i frutti come aspetto e sopratutto sotto il profilo gustativo?


15/10/2020, 19:18
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Iscritto il: 11/03/2020, 11:30
Messaggi: 892
Località: rimini
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Credo che abbiano indebolito la pianta anche le invasioni del vicino con il diserbante direttamente sui polloni, i frutti erano di sapore ottimo e spicchi se non ricordo male (la reale d'imola dovrebbe fiorire più tardi comunque).
Alla fine ho lasciato perdere le varietà selezionate ho allevato alcuni alberelli nati da seme, molto rustici e produttivi e con frutti di sapore ottimo, riparati dal vento di mare e lontano dal vicino :D


15/10/2020, 21:19
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Iscritto il: 11/03/2020, 11:30
Messaggi: 892
Località: rimini
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ho controllato le schede delle piante nel mio archivio (ne ho messe tante, ognuna con le sue esigenze, che ho dovuto farmi un archivio), e cercato di fare mente locale: in effetti pisana fiorisce tardi, ma ha lenta entrata in produzione e tendenza all'alternanza, per cui di frutti ne ho raccolti molto pochi prima che soccombesse alle avversità, nonostante i trattamenti regolari con rame per contrastare le malattie fungine.


16/10/2020, 6:46
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