Buongiorno a tutti, chiedo consigli riguardo un terreno di circa mezzo Ha in mio possesso. Sino ad oggi è stato coltivato prevalentemente a pere, il cui ritorno economico è stato tutt'altro che gratificante (25 cent/Kg)..
L'appezzamento vorrei suddividerlo in tre colture: pere, ulivi e melograni. Su quest'ultima specie (le prime due sono già presenti nel terreno) chiedo ai più esperti cosa posso aspettarmi dal mercato. La mia intenzione è coltivare varietà locali di grosso calibro e buon sapore, anche se molte aziende stanno "spingendo" verso varietà israeliane e spagnole. Insomma la mia sarebbe più che altro una sfida, sfida che comunque prenderei come secondo impiego, non essendo il mio lavoro primario.
Che ne pensate? C'è qualcuno delle mie zone che può darmi consigli (Latina, Sabaudia, Pontinia, Fondi)?
Moltissime persone mi dicono che il melograno va bene nel mercato ed ha un buon prezzo. La specie mi affascina sia dal punto di vista botanico, sia da quello delle esigenze che la coltura richiede (minore manutenzione, facilità nella gestione e assenza di trattamenti).
Cordiali Saluti

Sei un agricoltore o lo fai per hobby?

Ciao Marco, per me è un secondo lavoro. Che ne pensi?

Sai, è difficile consigliare. Quest'estate ho sentito che si lamentano anche i frutticoltori (mele) del Trentino perchè l'anno scorso gli hanno pagato le mele 0,30 al kg !!!

Non è comunque mia intenzione togliere il pereto, anzi penso anche di ingrandirlo. Voglio semplicemente diversificare con una coltura che non necessita di trattamenti fitosanitari come per le pere, cercando in tal modo di abbattere i costi. Tu del melograno cosa pensi? Può essere una buona opportunità? O è meglio virare altrove?

Credo che cambi tantissimo se uno conferisce il prodotto ad un grossista (cooperativa o no) oppure se vende il prodotto direttamente.
Non ho mai visto fare delle analisi sulla frutta conferita, guardano il calibro ed i difetti, ma poco altro.
Quindi pagano la quantità, non la qualità.
Se ti organizzi per vendee le pere , le olive (se da tavola) ed i melograni direttamente al consumatore fianel, il prezzo non sarà certamente lo stesso.
Non trovi mica le pere del contadino a 25 €cent al kg!!!
Informati su eventuali GAS o gruppi simili, secodno me l'unico modo di avere un reddito integrativo con l'agricoltura passa dalla vendita diretta.

Hai ragione, ma capirai bene che conciliare lavoro fuori sede e vendita diretta non è facile per tutti, almeno non per me che dovrò dedicare due soli giorni a settimana al frutteto.
In ogni caso concordo con te sui problemi del conferimento ai grossisti: io oltre ad un prezzo bassissimo ho dovuto anche comprare le cassette per la frutta!

Ciao agropontino,
sono anche io possessore di un terreno di 5000 mq situato nelle marche a 250 msl il terreno e' vicino ad un corso d'acqua ed abbastanza drenante,
anche io ho poco tempo da dedicare alla piantagione, e anche io avevo individuato il melograno come coltura possibile,
per ora ho solo indicazioni del tipo di pianta e sesto da tenere, fornitami dal vivaista, ma vorrei raccogliere piu' informazioni possibili, da chi in prima persona conosce e pratica tale coltura.

inoltre per una piccola piantagione e' consigliabile iscriversi come coltivatore diretto o associazioni simili? (eventualmente a nome di mia moglie, visto che sarebbe suo) ci sono contributi o sgravi fiscali?

I melograni credo siano pagati più di mele e pere...e ce ne si accorge anche quando li si compra.
Bisogna capire la resa delle piante e quanto producano....sicuramente entrano in produzione più tardi rispetto alle Pomacea, ma io ci punterei....è una pianta anche relativamente rustica e resistente all'aridità, però ha costi d'impianto più alti di altre specie

Salve anch'io sarei interessato ad avviare una coltivazione di melograno.
quello che vorrei chiedere al gruppo è come trovare poi un canale per la vendita.
Ci sono siti dove è possibile trovare aziende interessate all'acquisto? come bisogna muoversi?