I melograni "locali", ovvero le specie coltivate da secoli in Italia, hanno sempre avuto, a detta dei miei nonni, un buonissimo mercato. Non esistevano tuttavia grandi impianti; in genere i melograni erano posti lungo i fossi e venduti come un qualcosa in più, affiancati cioè a produzione più importanti come mele, pere, agrumi... Ovviamente questa è l'esperienza e la tendenza che c'era nella mia famiglia e nelle zone dove posseggo il mio terreno (basso Lazio).
Oggi la crescente richiesta di questo frutto sta spingendo molti agricoltori ad avviare impianti veri e propri. Il nodo cruciale è il futuro e le possibilità di sbocco nel mercato delle varietà locali che da sempre esistono nel centro-sud Italia.
Alcune aziende stanno infatti spingendo verso varietà come Wonderful, Acco, Jolly Red e via discorrendo, specie originarie di altri paesi del Medio Oriente.
Sarebbe interessante, soprattutto per chi come me vive l'agricoltura come un hobby più che come reddito principale, cercare di tutelare e valorizzare, anche a livello di mercato, queste varietà nostrane: ne esistono di media e grossa pezzatura, dal colore a volte rosso acceso, a volte giallo con sfumature rosa, ma pur sempre buonissimi.
Leggendo qua e là i costi medi per un impianto di melograno Wonderful/Acco 128 si aggirerebbero attorno ai 15000 euro/Ha; infatti alcune aziende forniscono piante e materiali (spalliere) inserendoti automaticamente in una grande cooperativa che tratta quelle determinate varietà. Questo è indubbiamente un punto a favore per chi vuole essere certo della vendita del prodotto.
Nel caso invece si scegliesse di coltivare le varietà locali, e avendo la possibilità di smerciare il prodotto tramite mercati generali o grossisti interessati, i costi per un piccolo impianto a mio avviso sarebbero praticamente pari a zero, visto che è assai facile moltiplicare la pianta per pollone o per talea.
Vi ricordo che in India esistono numerose varietà locali che vengono coltivate e valorizzare, e l'India è uno dei paesi dove il melograno è coltivato in maniera veramente intensiva.
In definitiva il mio consiglio è questo: se fate dell'agricoltura un reddito primario seguite il mercato attuale e legatevi alle varietà Wonderful/Acco, pagate il costo dell'impianto ma siete sicuri di entrare in una cooperativa che venderà il vostro prodotto.
Se invece per voi l'agricoltura è un hobby puntate sulle varietà locali.
Per quanto riguarda l'impianto io adotterò un sesto di 3,5 metri tra le piante e 4 metri tra le file.
Il melograno può essere allevato ad albero oppure lasciando crescere 2-3 "tronchi" principali, dandogli una forma più cespugliosa.
Le grandi aziende di cui ho parlato adottano un impianto basato sulla baulatura delle file con pacciamatura plastica e sistemi di irrigazione a goccia.
L'irrigazione è necessaria in estate. In Giugno, Luglio, Agosto è necessario irrigare ogni 15/20 giorni.
Io concimo a fine inverno con solfato ammonico, poi ho dato nitrato ammonico in fase di fioritura e a inizio Settembre quando i frutti cominciano a maturare.

Quanto produce una pianta di Melograno adulta?

grazie dei consigli,
probabilmente seguirò il tuo consiglio e cerchero' qualche varieta' italiana.
ne consigli qualcuna in particolare?
le varieta' selezionate tipo wonderfoul o red, non si riproducono per talea?
quale forma consigli, e che sostegno usare, vorrei utilizzare pali in cemento.
mi trovo al flormart, domani mi metto alla ricerca del vivaio.

Io non sono nessuno per consigliarti una cosa piuttosto che un'altra. Io metterò quelli locali (o meglio ingrandirò la coltivazione, visto che alcuni sono già presenti) perché sono un hobbista. Se tu vuoi essere certo (parola assai difficoltosa in agricoltura) della vendita, devi rivolgerti ad aziende note del settore del melograno (non credo sia questo il luogo per fare nomi), che ti forniranno tutto il materiale e ti garantiranno il ritiro del prodotto.