Comeunavolta
Iscritto il: 22/04/2020, 15:42 Messaggi: 4 Località: San Mauro Pascoli (FC)
Formazione: laurea
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Salve a tutti
avrei bisogno di qualche piccolo consiglio riguardo alberi da frutto. Ho circa 1Ha di terra (un bel rettangolo pianeggante con belle pendenze di scolo e circondato e diviso interamente da 7 da fossi) e vorrei destinarne circa un 3000 mt ad alberi da frutto visto che non riesco a coltivarlo tutto a orto (Sono quasi sempre solo). Non vorrei fermarmi alla produzione di pochi frutti ma avere "un po di tutto"
ho considerato circa un 40 piante di nocciolo (ghiottoneria e amore per la pianta in se) e poi 20 di fichi, albicocche, pesche, pere, mele, ciliege.
volevo chiedervi se la vicinanza di piante tutte di specie diversa potrebbe in qualche modo danneggiare o far ammalare le piante vicine in qualche modo (vorrei optare per trattamenti biologici).
grazie mille in anticipo.
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JeanGabin
Sez. Miscellanea
Iscritto il: 27/07/2011, 13:09 Messaggi: 29298 Località: Imperia
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Ciao, metti la località / provincia nella tua scheda utente, altrimenti i consigli potrebbero essere vani, l'Italia non ha lo stesso clima da nord a sud.
Grazie
_________________ Nella vita non esistono sfide, ma solo una sfida, quella con te stesso... "Gli esseri umani nascono con capacità diverse. Se sono liberi, non sono uguali. E se sono uguali, non sono liberi." Aleksandr Solženicyn
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pantagruele
Iscritto il: 11/03/2020, 11:30 Messaggi: 892 Località: rimini
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Visto che siamo vicini e ho fatto la tua stessa caz.. ehm scelta, mi sento di poter dare qualche consiglio sulla base dei miei successi e dei miei errori.
Piante che richiedono trattamenti simili meglio metterle vicine, ne trarranno beneficio loro e farai meno fatica tu, drupacee da una parte, pomacee da un'altra, fichi e noccioli per conto loro Mi sembra superfluo di parlare di distanze, ma con il vivaista/i cerca di farti dire il portainnesto, che magari ti aspetti un melo a cui appendere l'altalena del nipotino, lo metti a 5 mt. dalle altre piante e quello cresce un metro e mezzo e basta: le distanze dipendono anche dallo sviluppo della pianta e lo sviluppo dipende dalla varietà ma anche dal portainnesto, io ho messo i ciliegi a 8 metri un dall'altro, ma li ho comprati con portainnesto colt resistente al calcare (e anche lì da voi mi sa che calcare e argilla non manchino, se non hai le analisi del terreno sarebbe meglio farle) che induce una crescita inferiore e 5/6 metri sarebbero bastati. Che te ne fai della frutta? Se pensi di consumarla (e in casa siete tanti) meglio che scegli varietà con produzione scalare, per evitare di trovarti una settimana con un quintale di pere che si riempiono di moscerini e la settimana dopo niente. Scelta delle varietà: io ho optato per frutti che non si trovano facilmente in commercio (ci sono vivai che vendono "frutti antichi", che non sono necessariamente più antichi degli altri ma che non trovi più al supermercato ) così da poter beneficiare di una maggior varietà, con alterne fortune. Peschi: ho preferito quelle a pasta bianca, molto delicate e di scarsa serbevolezza, in vendita si trovano solo immature, raccolte dalla pianta a piena maturazione sono molto profumate, qui da noi c'è la "bella di cesena". Meli, qualcuno l'ho ordinato da un vivaio piemontese che ha un catalogo sterminato, non hanno avuto gran successo, troppo caldo da noi, invece le varietà dell'italia centrale e meridionale prosperano: decio, abbondanza rossa (una festa per gli occhi), limoncella, florina sono quelle con una maggior produzione e miglior sviluppo, pensa anche a un impollinatore, ne beneficeranno tutti. Peri, lì ho scelto moscatella, angelica, Williams, volpina e spadona quelle che hanno avuto più successo, ho anche una pianta di cocomerina, ma è troppo caldo per i suoi frutti, la pianta è vigorosa e molto produttiva, ma i frutti maturano troppo velocemente e hanno subito il pulcino. Fichi: la vera scoperta è stato il dottato, produce forniti a fine agosto/settembre (anche qualche fiorone ma non tutti gli anni), ottimi freschi e ancor più da seccare Albicocchi: hai l'imbarazzo della scelta, da noi i ritorni di freddo sono un rischio, meglio se li scegli con fioritura tardiva. Noccioli: si avvantaggiano dell'impollinazione incrociata, quindi almeno due varietà, ultimamente si trovano in commercio anche piantine micorizzate con tartufo scorzone, che non è un granchè, ma ti permetterebbe, di qui a qualche anno, di mangiare nocciole e magari farti due tagliatelle al profumo di fungo (i prezzi, per me, sono irragionevoli, comunque te la butto lì), metti in conto l'acquisto delle reti: le nocciole si raccolgono da terra.
Dopo aver avuto le analisi del terreno, scelto varietà e portainnesto di conseguenza e aver fatto il progetto d'impianto e messo i paletti con la bindella metrica preferisci le piante a radice nuda (nel Cesenate e nel Faentino, zone a vocazione frutticola, trovi diversi vivai che le hanno), costano molto di meno e sei sicuro che non ti abbiano venduto una pianta invecchiata in vaso.
Scusa se ti ho ripetuto cose che per te sono banali e scontate, buon lavoro.
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