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alexribe
Iscritto il: 15/11/2009, 20:58 Messaggi: 98
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ciao sono alexribe. faccio una domanda a tutto il forum per avere una visione più chiara di un dubbio che mi sono posto: ha senso mettere del concime di fondo quando non lo puoi interrare? mi spiego io una piantagione di kiwi con inerbimento totale e quindi non lavorabile con nessun attrezzo ora se metto il concime di fondo come faccio ad interrarlo?? dubbio atroce
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30/01/2010, 20:21 |
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marcello
Iscritto il: 11/11/2008, 0:26 Messaggi: 600 Località: Chiavari(Genova)
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Ciao, riporto quanto detto in un post in cui si parlava di viticotura. Lasciar crescere l'erba su impianti di piante arboree si consegue molti vantaggi non riscontrabili quando il terreno viene lavorato. Sul piano agronomico si avrà un maggior assorbimento radicale , arrichimento del tenore di sostanza organica del terreno , maggiore resitenza alla siccità a partire dal terzo , quarto anno dall'adozione dell'inerbamento permanente. Entrando nei particolari si può affermare che il tappeto vegetale che viene a formarsi mantiene negli strati sottostanti una struttura favorevole per diverse ragioni: Le radici dell'erba penetrano in profondità e con la loro morte cedono sostanza organica, al posto delle radici morte si creano inoltre dei piccoli canali lungo i quali si possono muovere sia le radici delle piante , sia gli elementi nutritivi. La mancanza di lavorazione evita quasiasi disturbo alle radici , le quali così possono esplorare lo strato più superficiale che è il più fertile e ossigenato ; ciò non significa che l'apparato radicale non si sviluppi anche in profondità : sotto l'inerbimento esso si approfondisce come nel terreno lavorato ; oltre a utilizzare lo strato superficiale. Dati sperimentali dimostrano che l'inerbimento favorisce la penetrazione a una certa profondità ( oltre i 30 cm ) del fosforo e del potassio , elementi di norma poco mobili. Questi vengono assorbiti dalle piante erbacee negli strati superficiali più aerati e traslocati alle radici profonde . Con la morte delle radici delle piante erbacee gli elementi nutritivi vengono ceduti al terreno e ciò vale sia per quelli presenti naturalmente nel terreno sia quelli forniti con la concimazione periodica. Gli elementi nutritivi prodotti dall'erba vengono completamente riciclati e trovano il capilizio radicale delle piante pronto ad assorbirli. Si può quindi affermare che l'impianto arboreo inerbito richieda una maggiore concimazione solo nei primi due o tre anni , succesivamenti si attua un ciclo che garantisce comunque l'utilizzo dei fertilizzanti da parte delle piante , e anzi la nutrizione vegetale risulta migliorata , rendendo possibile una diminuzione della concimazione . La principale controindicazione risulta essere la competizione idrica fra erba e pianta nei primi anni . ( nel caso della vite la competizione può risultare utile quando una pioggia indesiderata nel periodo post invaiatura , dopo un periodo di siccità, rischia di far rivegetare la vite togliendo zuccheri all'uva,). Marcello
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31/01/2010, 0:14 |
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giorgioo
Iscritto il: 22/10/2009, 21:37 Messaggi: 126 Località: castelli romani
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...ma cosa intendi per concimazione di fondo?
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31/01/2010, 17:33 |
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alexribe
Iscritto il: 15/11/2009, 20:58 Messaggi: 98
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ciao giorgioo, per concimazione di fondo intendo il concime messo durante l'inverno complessi, fosfati biammonici e tutti gli altri concimi che sidanno alle piante nel periodo di riposo per essere assorbiti dalle piante. ora da quanto ne so io e quanto indicano i dottori agrari fino a poco tempo fà questi hanno bisogno di interrati per svolgere la loro azione. quando si da il concime per fertirrigazione questa azione la svolge l'acqua sciogliendo il concime e quando il terreno assorbe l'acqua porta con se le sostanze chimiche dei concimi. ora chiarisco meglio la mia domanda iniziale:avrebbe la stessa funzione eliminare le concimazioni invernali e dare le sostanze nutritive soltanto durante il periodo estivo? dilemma atroce ciao
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31/01/2010, 18:25 |
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giorgioo
Iscritto il: 22/10/2009, 21:37 Messaggi: 126 Località: castelli romani
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...con il termine "concimazione di fondo" si intende l'apporto di concime chimico o organico in fase di pre impianto, che verrà interrato con le lavorazioni di scasso o rippatura. Quindi non è questo il tuo caso, che rientra in una concimazione di copertura. Per quel poco che sò sull'actinidia, l'epoca di concimazione è prevista la prima verso la fine dell'inverno ed un secondo intervento in primavera, questo per rateizzare l'apporto di azoto ed evitare il più possibile le perdite. Vista l'impossibilità di interrare i concimi, sfrutterei l'azione delle pioggie per la prima concimazione, e proprio in caso di necessità, all'azione dell'irrigazione nella seconda distribuzione dell'azoto. Apportare la dose piena di concime in estate, non penso che copra i fabbisogli della pianta, che anche se considerata poco esigente, necessita di concimazioni sostenute per le produzioni elevate. Domande...le piante quanti anni hanno?...hai notato segni di carenze particolari?...hai le analisi del terreno?
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31/01/2010, 19:04 |
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kentarro
Iscritto il: 20/10/2009, 18:36 Messaggi: 7445 Località: Airuno (Lecco)
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Il Kiwi divora azoto ma non solo, necessita di fertilizzazione completa e ben fatta. In primavera è il periodo in cui ne usano di più (finite le scorte che si sono fatti in autunno). In allegato c'è un piccolo opuscolo che parla di come si concima un Kiwi, cosa ha bisogno e quando.
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31/01/2010, 19:42 |
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alexribe
Iscritto il: 15/11/2009, 20:58 Messaggi: 98
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ciao kentaro grazie dell'opuscolo mi ha confermato le tecniche di fertiirrigazione datemi dal tecnico del vivaio. giorgioo le piante hanno 4 anni e non ho notato nessun problema di carenze, la mia domanda era solo se un complesso messo sul terreno e non potendolo miscelare con il terreno ha la stessa funzione se messo sul terreno e sciogliendosi con le pioggie abbia lo stesso effetto.
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31/01/2010, 20:01 |
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marcello
Iscritto il: 11/11/2008, 0:26 Messaggi: 600 Località: Chiavari(Genova)
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La richiesta in azoto fosforo potassio del kiwi è elevata e superiore a quella delle altre specie fruttifere. Questa affermazione può essere mal tradotta nella pratica se non si considera la sensibilità del kiwi alle concentrazioni saline nel terreno. Può capitare in aziende agricole di vedere giovani piante deperire , e nei casi più gravi morire , a causa di una eccessiva dose di azoto distribuita sotto forma di concimi minerali come il nitrato ammonici e l'urea. Per evitare spiacevoli inconvenienti è bene essere precisi nella definizione della dose da somministrare ad ogni pianta , distribuire omogeneamente il concime sulla superficie che si intende trattare , evitare apporti quando il terreno è asciutto . Tralasciando l'apporto per singola pianta perchè le piante hanno oramai 4 anni la dose è per tutta la superficie. La quantità raggiunge anche 130-150kg per ettaro ( pari a 480-550 kg di nitrato ammonico-27) . Il fertilizzante azotato và distribuito in 3-4 applicazionni , iniziando dopo la ripresa vegetativa quando i germogli hanno raggiunto almeno 5cm e terminando , indicativamente , entro la seconda decade di Giugno. Il fosforo e il potassio , nella generalità dei casi , si devono distribuire periodicamente per mantenere nel tempo la fertilità iniziale del terreno . I consumi annuali della coltura in piena produzione si aggirono per il fosforo intorno a 50kg per ettaro, espresso come anidride fosforica, e per il potassio intorno a 150kg per ettaro , espresso come ossido di potassio. Indicativamente la quantità di concimi fosfo-potassici da distribuire per un ettaro di actinidieto in produzione è di 100kg di perfosfato triplo-46 e di 300kg di solfato di potassio-50... Il fosforo e il potassio possono essere distribuiti in un'unica soluzione a fine inverno , in quanto facilmente tenuti dal terreno e vengono via via ricoperti dall'erba sfalciata , mentre l'azoto , come è già stato indicato , si deve distribuire in più interventi al fine di ridurne le perdite . Marcello
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31/01/2010, 21:50 |
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giorgioo
Iscritto il: 22/10/2009, 21:37 Messaggi: 126 Località: castelli romani
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Alex...per risponderti proprio in maniera pratica, io al tuo posto aumenterei un pò la dose di concime, visto che non potendo interrare il concime avrai un poco di perdite in più, e ci sarà l'erba a creare competizione. La differenza sostanziale secondo me è questa, ma con un poco di attenzione mano a mano farai la tua esperienza e potrai essere sempre più preciso L'importante secondo me è che tu riesca a sfruttare le pioggie come mezzo per sciogliere il concime e farlo circolare nel terreno.
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01/02/2010, 21:54 |
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macemax
Iscritto il: 13/01/2009, 9:18 Messaggi: 173 Località: Marsica - Abruzzo
Formazione: Perito Elettronico in Telecomunicazioni
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Ciao ragazzi, scusate se mi intrometto, ma tornando alla tecnica dell'inerbimento citata da MARCELLO, volevo chiedere (a lui), il mio terreno è argilloso, è possile e/o utile tale tecnica????? Non vorrei che lo strato d'erba accentui il non facile arieggiamento delle radici delle piante in special modo quando la terra è bagnata e quindi compatta, rallenti troppo l'asciugatura. Io in estate, ogni tanto, dopo varie irrigazioni o pioggie, per arieggare il terreno introno alle piante passo la motofresa. Un salutone a tutti e attendo vostri pareri.
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02/02/2010, 12:52 |
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