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come si spostano le ascospore per infettare nuove piante?
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dopa
Iscritto il: 20/04/2009, 15:41 Messaggi: 291
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Vorrei sapere come fanno le ascospore a portarsi sulla vegetazione per infettarla. Godaury e Pearson dicono vento e condizioni favorevoli, altri dicono schizzi d'acqua di pioggia.Io non sono convinto, perchè in serra non vi è vento e ne schizzi d'acqua,però l'oidio c'è. Non pensate che bisogna cercare ancora?
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07/04/2011, 11:53 |
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dopa
Iscritto il: 20/04/2009, 15:41 Messaggi: 291
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Penso che lo spostamento deve essere uguale per tutte le colture,viti ,fragola ecc.
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07/04/2011, 18:10 |
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dopa
Iscritto il: 20/04/2009, 15:41 Messaggi: 291
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Pensi che spostando la discussione su facebook si avrà maggiore possibilità di saperlo?
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07/04/2011, 18:18 |
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Luke
Sez. Coltivazioni Forestali
Iscritto il: 16/09/2008, 15:33 Messaggi: 3186 Località: Firenze
Formazione: Diploma Perito agrario-Dottore in Scienze e tecnologie dei sistemi forestali
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Ciao dopa, perchè dici che in serra non ci può essere movimento di aria?!? Le ascospore sono molto piccole e leggere e la loro diffusione può essere favorita da tanti fattori. Ma ti riferisci in generale agli ascomiceti? ciao, Luke
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07/04/2011, 18:22 |
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dopa
Iscritto il: 20/04/2009, 15:41 Messaggi: 291
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Ciao Luke Mi riferisco ai miceti che dopo una pioggia si bagnano ed liberano da 4 a 8 ascospore che dicono che si portano sulla vegetazione attraverso vento e schizzi d'acqua.Tu dici sono troppo leggeri e vi sono tanti modi di portarsi sulla vegetazione.Potresti indicare questi altri tanti modi.
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07/04/2011, 19:51 |
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dopa
Iscritto il: 20/04/2009, 15:41 Messaggi: 291
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Luke è possibile sapere quali sono questi tanti fattori che portano gli ascospore sulla vegetazione e poi le condizioni che le fanno germogliare? Grazie
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15/04/2011, 10:01 |
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Luke
Sez. Coltivazioni Forestali
Iscritto il: 16/09/2008, 15:33 Messaggi: 3186 Località: Firenze
Formazione: Diploma Perito agrario-Dottore in Scienze e tecnologie dei sistemi forestali
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Ciao Dopa, ogni agente di malattia presenta caratteristiche diverse; riguardo ai funghi Ascomiceti, l'oidio che tu hai citato manca dell'indicazione della specie vegetale di riferimento perchè con questo nome vengono identificati numerosi patogeni fungini, ogniuno adattato al ciclo vegetativo di diverse piante, ma che manifestano all'incirca gli stessi sintomi. Ti chiedo quindi a quali piante tu ti riferisca.
In linea generale gli Ascomiceti producono, tramite riproduzione sessuata ed in concomitanza a fattori climatici avversi, particolari strutture resistenti nel tempo (anche anni) che sono di varia natura (corpi fruttiferi, ife resistenti); queste strutture germineranno, liberando le spore fungine, non appena tornino a crearsi situazioni favorevoli (principalmente range di temperatura ed umidità, che variano per le singole specie) permettendo al fungo di superare il periodo avversa. Nella stagione favorevole i funghi Ascomiceti affidano la sua diffusione ai conidi, che non sono altro che frammenti di ife che vengono liberati nell'aria e che, grazie a vento, insetti ed animali (tra i quali anche l'uomo!), si diffondono nell'ambiente.
Gli Ascomiceti non sono direttamente favoriti dalle piogge, essendo principalmente ectoparassiti, ovvero che mantengono le loro strutture al di fuori dei tessuti della pianta per cui le piogge implicano un dilavamento dei tessuti del fungo. Altra cosa sono gli Oomiceti (es. peronospora) che utilizzano l'acqua per permettere alle loro strutture di diffusione (spore flagellate) di penetrare all'interno dei tessuti della pianta ospite.
Spero di esserti stato utile, ciao. Luke
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15/04/2011, 15:49 |
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dopa
Iscritto il: 20/04/2009, 15:41 Messaggi: 291
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Ciao Luke Nonostante le recenti e importanti acquisizioni sul ruolo dei cleistoteci nella determinazione e nell’avvio delle infezioni primarie, sono necessari ulteriori studi sulla biologia di U. necator, utili ad individuare: il ruolo dell’inoculo primario nell’evoluzione dell’epidemia nel corso della stagione; l’influenza delle condizioni climatiche durante l’inverno sull’evoluzione e maturazione dei cleistoteci. La risposta ai due quesiti permetterà di costruire sistemi di previsione affidabili ed efficaci per la difesa contro questa pericolosa malattia.
dalla lettura di questo giudizio sopra descritto.
Quale delle tre definizioni sotto stanti può contribuire agli ulteriori studi sulla biologia di U.negator.
1)Le ascospore vengono diffuse dagli agenti meteorici (il dilavamento operato dalla pioggia può favorire ad esempio la diffusione del patogeno verso la base della stessa pianta o alle piante vicine) ma possono anche essere portate dal vento o dagli insetti, nelle vicinanze dell’organo da infettare. La diffusione avviene anche per azione dell’uomo (come ad es. trasporto di materiale vegetale).
2)le ascospore vengono sollevate dal vapore acqueo che si solleva dopo una pioggia, quel tanfo di muffa che si sente è carica di ascospore che vanno a posarsi sulle foglie e sui grappoli sulle quali trova il fresco e il vapore diventa umidità favorendo incubazione e germogliamento delle spore e quindi del’oidio,
3)Inoculato in un buon substrato di coltura il micelio tende a moltiplicarsi ed invadere completamente il substrato stesso: questa fase prende il nome di incubazione. Normalmente l'incubazione avviene in presenza di alte concentrazioni di anidride carbonica (CO2) e umidità. Grazie della risposta.
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15/04/2011, 19:55 |
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Luke
Sez. Coltivazioni Forestali
Iscritto il: 16/09/2008, 15:33 Messaggi: 3186 Località: Firenze
Formazione: Diploma Perito agrario-Dottore in Scienze e tecnologie dei sistemi forestali
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Premetto che non conosco il ricercatore da te citato, il quale non afferma altro che la necessità di ulteriori studi allo scopo di una migliore comprensione dei meccanismi di inoculo e diffusione; di certo credo tu abbia omesso il patogeno a cui si riferisce. Inoltre non ho capito la domanda che mi poni.
Le tre scelte che hai messo sono tutte in parte corrette: 1)i funghi Ascomiceti che io sappia non vengono favoriti dalle piogge, in quanto le loro strutture di diffusione, i conidi, non utilizzano l'acqua nè per diffondersi nè per germinare.
2)la diffusione delle ascospore può essere facilitata dall'aria che, scaldandosi, tende a salire dal terreno, ma si avvantaggiano molto di più degli spostamenti d'aria di carattere meteorologico e micro-climatico.
3) non capisco il perchè delle alte concentrazioni di umidità.
ciao, Luke
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16/04/2011, 23:43 |
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dopa
Iscritto il: 20/04/2009, 15:41 Messaggi: 291
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Luke,mi riferisco all'oidio della vite La fonte di quello studio è di MASSIMO SCANNAVINI ed altri. Le tre definizioni le ho lette in altre domande poste, a me interessava che può avvenire ciò che è descritto, principalmente nella seconda, che il vapore acqueo può sollevare le ascospore,secondo me, perchè sto sperimentando producendo uva biologica, mettendo un sacchetto di plastica al grappolo difende l'uva da insetti e da oidio irrorando solo le foglie con anti oidio. L'anno scorso sono rimasto con i grappoli nei sacchetti sani e maturi, le foglie attaccate da oidio, perchè li irroravo con bicarbonato di sodio letto su I. A. Safe Crop. Quest'anno sto proseguendo l'esperimento.Ho letto l'oidio di D.Angeli e I. Pertot, e diversi ma non ho capito come avviene questa infezione. Tu dici che non occorre acqua, gli altri dicono che per aprirsi i cleistoteci ci vogliono 2,5 millimetri di pioggia, Scannavini dice che bisogna ricercare ancora.Quale sia la soluzione? Ciao Donato.
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17/04/2011, 19:07 |
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