Ciao. si tratta di una tecnica applicata su scala limitata da diversi anni, per aumentare le rese e rendersi indipendento dalle condizioni atmosferiche. Inoltre questo sistema consente di procedere a una accurata sterilizzazione del substrato. , limitando quindi i rischi di infezioni, in questo caso infatti la coltura avviene in un mezzo del tutto artificiale , che può essere costituito da una soluzione nutririva , sia da un substrato solido inerte attraverso il quale la soluzione nutritiva viene fatta circolare. Queste soluzioni periodicamente riproposte come avveneristiche per il settore viticolo sulla scia di applicazione a colture ortive , presentano un interesse notevole sopratutto per i lavori di miglioramento genetico in cui si tratta di accelerare i tempi della messa a frutto e consentirel'esequzione di test preliminari per saggiare determinate attitudini dei semenzali. Marcello
presentano un interesse notevole sopratutto per i lavori di miglioramento genetico in cui si tratta di accelerare i tempi della messa a frutto e consentirel'esequzione di test preliminari per saggiare determinate attitudini dei semenzali
Sinceramente non mi risulta che la vite allevata fuori suolo sviluppi prima.Sempre una produzione all'anno riesce a fare. La coltura fuori suolo ha invece importanza nelle colture protette laddove ci sono problemi di suolo, stanchezza etc ma comporta notevoli costi di impianti e gestione. ciao