Ciao,vi chiedo un vostro parere in merito ad una possibile coltivazione di pero in provincia di Vicenza.Premetto che si tratterebbe di un appezzamento di circa mezzo ettaro.In linea di massima vorrei capire all incirca a quanto ammontano gli investimenti e quale potrebbe essere un guadagno se conferissi il tutto ad un consorzio che si occupa del ritiro.
Essendo che si tratterebbe di un secondo lavoro, secondo voi conviene la coltivazione del però,sia in termini di denaro che di tempo?

Già sei fuori strada. Qua si parla di piccoli frutti (detti anche frutto di bosco).
Comunque hai attrezzature? Trattore, atomizzatore per i trattamenti, patentino per utilizzo di prodotti fitosanitari? Ti servirà poi un agronomo e dei locali dove tenere l'attrezzatura e i prodotti fitosanitari in sicurezza.

Devi poi capire come vorrai impiantare e che qualità e soprattutto dei capire a chi conferire. È la cosa più importante prima di partire.

Hai poi la possibilità di irrigare?
Devi capire se poi vorrai mettere il telo antigrandine, le reti anti insetto etc etc

Il terreno è in zona collinare o pianeggiante? C'è possibilità di irrigazione? E' recintato? Hai disponibilità di un ricovero attrezzi? E' recintato? Per integrazione al reddito, più che un frutteto, che richiede un investimento a medio lungo termine e risente delle "mode", con mezzo ettaro potresti produrre ortive (a vendita diretta) o semi.

Il terreno che si trova in pianura è recintato e c'è irrigazione.
C'è anche un ricovero attrezzi agricoli.
Il montaggio del telo antigrandine e anti insetto si può fare, qualora decidessi di mettere a dimora le piante.
Per quanto riguarda il però,mi ero "fissato" in quanto la coltura a frutteto mi è sempre piaciuta,mentre quella ortiva non è che ne vada matto.
Poi per quanto riguarda la vendita diretta non penso di farcela,più che altro in termini di tempo in quanto lavoro.
Grazie

Visto che lavori devi anche considerare se hai il tempo di fare la potatura che credo sia l'operazione che ti porta via più tempo, mezz'ettaro è un campo da calcio che non sarà enorme ma ce ne stanno di piante

Okay, grazie per i consigli.
Ma secondo voi, visto che sono un neofita e non mi è chiaro l andamento del mercato attuale, conviene oggi mettere a dimora un frutteto coltivato a però?
Per esempio,mi giungono notizie che alcuni agricoltori che coltivano mele,con il prezzo di ritiro che li fa il consorzio non riescono a coprire nemmeno le spese..

I frutti sono soggetti a mode: quando il kiwi era una novità si vendevano come il pane, ora li stanno espiantando, in compenso al sud stanno ripiantando melograni, perché il succo di melagrana sta andando di moda, ultimamente si stanno moltiplicando anche gli impianti di noce da frutto, avvantaggiandosi di varietà ad entra in produzione precoce e a sviluppo più limitato (comunque piante da 7/8 metri, i trattamenti contro la tignola non li fai con la pompa a spalla) e alla buona richiesta dei frutti con proprietà salutistiche.
Ad ogni modo: che varietà pensavi di coltivare? Un'altra "moda" è quella delle varietà locali, ma il pero è non mi sembra che se ne avvantaggi: buona parte dei peri "antichi" danno frutti in estate, quando i consumatori si rivolgono ad altri frutti (ciliegie, pesche, albicocche), relegando le pere al consumo autunnale.
Ci sono gruppi d'acquisto solidale dalle tue parti? (gas) Magari potresti provare a metterti d'accordo per le produzioni future

Avevo pensato pere Abate...

se non ricordo male è una pianta di ridotta vigoria (ne aveva qualcuno un mio conoscente in giardino), il che ridurrebbe le difficoltà per le operazioni di conduzione, richiede impollinatori (kaiser e Williams dovrebbero andare), per quanto riguarda il mercato per un piccolo produttore, ho fatto una googlata e sono comparsi diversi gruppi di acquisto solidale a Vicenza, io un sondaggio lo farei.

Nessuno che può indicarmi pressappoco qualche numero?
Investimento, costo annuale,dopo quando entrano in produzione,quanto produrranno.....
Grazie