Buonasera a tutti. Possiedo un terreno di circa 1 ettaro qui in Friuli (pianura). Lo scheletro è a prevalenza argillosa e talvolta nel terreno stesso sono presenti ristagni d'acqua. Vorrei sapere se esistono coltivazioni arboree (da frutto e non) che si trovano a loro agio su un terreno tale.
P.S. Probabilmente effettuerò dei lavori di sistemazione fondiaria a scopo di drenaggio ma la mia domanda voleva avere risposta senza considerare quest'ultima opzione. Ovvero: nel peggiore dei casi cosa ci posso coltivare?
Bepi ha scritto:Ciao e benvenuto nel Forum. I tuoi confinati e vicini in genere hanno la stessa tipologia di terreno? Cosa coltivano loro? A risentirci
Grazie del benvenuto.
4 su 5 dei miei confinanti hanno la stessa tipologia di terreno e tutti e 4 operano in rotazione triennale coltivando: Orzo, Soia, Mais.
Il 5° non possiede la stessa tipologia di terreno ma procede nel medesimo processo coltivativo.
Mi pare che il problema possa essere risolto con inerbimento permanente al fine di aumentare la permeabiltà, con sfalcio primaverile al fine di impedire la competizione con gli alberi. in Inoltre scegliere portainnesti adatti ai terreni tendenzialmente asfittici. Sono numerosi. Saluti
carlone ha scritto:Mi pare che il problema possa essere risolto con inerbimento permanente al fine di aumentare la permeabiltà, con sfalcio primaverile al fine di impedire la competizione con gli alberi. in Inoltre scegliere portainnesti adatti ai terreni tendenzialmente asfittici. Sono numerosi. Saluti
Grazie per il consiglio dell'inerbimento. Riusciresti a farmi degli esempi di portainnessti adatti a questo caso, per favore?
riguardo alla richiesta di indicazione di portainnesti resistenti all'asfissia consiglio per il susino e l'albicocco il mirabolano che presenta vari tipologie (Es quello 29 C9) riguardanti anche altre caratteristiche utili. Per il pesco è da evitare quello originato da seme. Si consigliano nuovi portainnesti quali Barrier 1, e altri che son disponibili presso i vivaisti della zona. Per il pero si può scegliere tra quelli proveniente da seme o altri moderni dsponbili. E'da evitare il cotogno. In conclusione penso che con l'inerbimento permanente che fa filtrare l'acquae sotto e la presenza di scoline periferiche efficienti capaci di smaltirla non dovrebbero esserci problemi. Non ho mai visto prati permanenti negli anni e vegeti d'inverno, come da me, con ristagni d'acqua, anche se da noi siamo in un altro mondo.Saluti
Ciao...l'acqua in quel terreno viene bene o male allontanata o ci sono periodi in cui affiora in superficie? Una cosa che è bene ricordare è che, se il terreno è così pesante, per lunghi periodi non è possibile/consigliabile entrarci con dei mezzi per eventuali lavorazioni (sfalci, trattamenti ecc). Quali sono le colture arboree nelle vicinanze?
Orf ha scritto:Ciao...l'acqua in quel terreno viene bene o male allontanata o ci sono periodi in cui affiora in superficie? Una cosa che è bene ricordare è che, se il terreno è così pesante, per lunghi periodi non è possibile/consigliabile entrarci con dei mezzi per eventuali lavorazioni (sfalci, trattamenti ecc). Quali sono le colture arboree nelle vicinanze?
Il mio problema da risolvere è appunto quello dell'accesso con le macchine lavoratrici per sfalci, trattamenti ecc... Devo dire anche che il terreno non è poi così impossibile da coltivare. Solamente che quando piove per una giornata, servono circa 5 giorni di non pioggia tra cui 2 di sole o vento per potervi accedere con macchine lavoratrici. A piedi, ovviamente, non si presentano questi problemi.
Nelle vicinanze, per circa 2 Km non sono presenti coltivazioni arboree, se non vigneti di piccola dimensione ed ovviamente i classici filari di Salici, Platani, Olmi, Carpini, Acacie ecc... lungo i fossi di confine.