Il c.d. cimiciato provoca danni analoghi indipendentemente dalla specie di cimice. In Piemonte oltre ai coreidi (come quello citato da Marco), ne sono segnalate diverse altre specie appartenenti ai pentatomidi (vd. foto allegata)
La tipologia del danno dipende da quando si verifica l'attacco: se viene effettuato quando il seme non ha ancora riempito il guscio si ha aborto e quindi la nocciola rimane vuota, se invece si ha più tardi l'esito è un raggrinzimento del seme che acquista cmq un gusto vomitevole e perciò il prodotto non è più commerciabile.
Per capire quando è meglio trattare un sistema empirico consiste nel
frappage (scuotimento rami) da effettuare al mattino molto presto quando le cimici non sono ancora attive, mettendo sotto un telo bianco e poi controllare le catture: il monitoraggio va condotto da fine primavera per quasi tutta l'estate, e indicativamente si interviene con catture superiori a due per pianta campione per le specie più comuni (in Piemonte
Gonoceurs acuteangulatus e
Palomena prasina). Tra gli insetticidi più efficaci c'è lambda-cialotrina, un piretroide, ma va bene anche acetamiprid.
Adesso però c'è la cimice aliena, quella asiatica, che rappresenta un serio problema non solo per la coltura del nocciolo. In questo forum ne abbiamo ampiamente parlato così come dei sistemi di lotta che si stanno sperimentanto, in particolare della cattura massale mediante i c.d. Totem (= trappoloni piramidali a rete trattata con insetticida di contatto, innescati con attrattivo al feromone).
- Allegati
-
- Screenshot_2018-08-04 Piemonte in aumento il problema del cimiciato su nocciole.png (167.31 KiB) Osservato 328 volte