Ciao a tutti..per mia colpa ho postato lo stesso messaggio nel benvenuto...chiedo venia... 4 anni fa ho piantato nel mio piccolo giardino nella provincia di Pavia due piccoli ciliegi di diverse qualità... uno è un ferrovia e l'altro un birragau burlat..entrambe le piante godono di buona salute e oltrepassano i 4 metri... producono una trentina di ciliegie a pianta nonostante i tanti fiori che le riempiono durante l'inizio di aprile... nonostante i mille consigli che ricevo dai miei parenti (colpa del freddo, del caldo, della siccità) io penso che per due piante in piena crescita non sia proprio così male.... secondo voi???? sono poche???? Inoltre un parente di mia moglie mi ha consigliato una strana pratica solita nelle zone venete... di incidere il fusto della pianta a partire dalla base sino al primo gruppo di rami... a che cavolo serve??? io sono molto educato ed ho detto che provvederò data la mia poca esperienza, ma vorrei capire se la pianta potrebbe soffrirne o peggio andare in contro a mortee...... grazie delle risposte....
coltivazioni-arboree-f22/ciliegio-ferrovia-t24708.html penso che tu non abbia nelle vicinanze un impollinatore. in quella discussione Marco elenca gli impollinatori della varietà Ferrovia per l'altra varietà invece ho cercato in rete e ho trovato questo: Bigarreau Burlat -Vigoria medio-elevata, portamento semi-espanso. Impollinatori: Nero I, Mora e Lapins. non so se ci siano altri impollinatori.
il nome scientifico completo è Bigarreau hatif Bourlat ...vecchia cultivar isolata in Francia nel 1918 se hai questa i frutti vanno in maturazione prima del 20 maggio ...cioè fra poco cosi' puoi controllare se è lei ---il frutto è grosso ,di colore rosso ,anche la polpa è rossa ed abbastanza compatta ...queste le caratteristiche della cultivar ...ciao alla prox
bhè a me sono stati venduti proprio in coppia per lo stesso motivo.... pensavo che il "vivaista" lo sapesse... qualcuno mi sa dire invece che utilità abbia incidere la pianta dalla base del fusto sino alla prima ramificazione???
ciao giovanni9759, a occhio quella pratica colturale fa parte della grande famiglia delle pratiche di potatura. l'unica cosa che mi ricorda è la "decorticazione anulare" che comunque non si opera sui tronchi e serve per interrompere il flusso della linfa e farlo "stagnare" in una determinata porzione della pianta. io non l'ho mai praticata tuttavia si studia nei libri di coltivazioni arboree. sorry ma è tutto quello che mi ricordo su questa tecnica. ciao
ps sono d'accordo con chi ti ha risposto sulla necessità di un impollinatore
grazie ciuco...comunque sono sicuro che a me è stato detto di praticare un incisione sul fusto della pianta, operato con un taglierino per circa 2 mm di profondità, in verticale dalla prima ramificazione sino alla base del fusto.. infine coprire con mastice per innesto da eseguire tra novembre e dicembre... sono molto dubbioso ma voglio capire perchè mi sono stato avvertito che se non viene eseguito la pianta non si allarga e va in contro a morte certa aiutatemi vi prego.......
io ho ciliegi che ha messo mio nonno sul bordo del fosso quando ero piccolo, avranno circa 25-30 anni. non ha mai fatto incisioni e sono tuttora vivi e vegeti e producono anche
Formazione: Laurea Magistrale in gestione dei sistemi Forestali
Re: ciliegio ferrovia
19/05/2011, 8:52
E' la prima volta che sento di questa pratica dell'incisione. Non dovrebbe uccidere la pianta perchè è una piccola incisione e nel senso verticale (discorso ben diverso sarebbe se fosse in senso radiale). non credo che abbia niente a che vedere con la fruttificazione piuttosto potrebbe essere per l'allargamento del fusto in quanto creando una ferita stimoli la produzione di nuovo tessuto per cicatrizzare e quindi un allargamento in diametro.