Il discorso qui diventa molto tecnico - e nemmeno del tutto chiarito, me per primo compreso per la verità, dunque posso sbagliare nel riferire - dovendo introdurre termini come simplasto, permeabilità cellulare, polarità, perciò è difficile semplificare anche se ci posso provare.

Ci sono molecole capaci di muoversi da una cellula all'altra passivamente attraverso le membrane cellulari, e corrispondono ai prodotti citotropici; altre in grado di attraversare la lamina fogliare anche tramite gli spazi intercellulari, e allora di parla di translaminarietà.
Nella sistemia invece il movimento avviene inoltre entro l'ambiente interno della pianta che è idealmente un sistema continuo di materia vivente (simplasto), intimamente interconnesso attraverso il protoplasma, cioè il contenuto delle cellule che tra loro comunicano mediante speciali "ponti" (plasmodesmi).

Nella maggior parte dei pesticidi capaci di essere traslocati la sistemia è ascendente, ossia la molecola entra nel flusso della linfa grezza (ha un pH sub-acido), e sale verso la chioma; qualcuna pur essendo fondamentalmente ascendente può essere trattenuta nel floema che ha un pH leggermente basico (es. neonicotinoidi); più raramente segue la via floematica, e in questo caso generalmente si tratta di una sistemia bidirezionale (es. fosetil Al; oppure spirotetramat: per quest'ultimo a causa della sua trasformazione in una molecola attiva una volta entrata nei tessuti).

Ci sono poi sostanze attive capaci sia di essere adsorbite sia di rimanere in parte sulla superficie delle foglie grazia alla loro affinità con le cere che ricoprono appunto le foglie, dunque hanno anche un'azione preventivo-protettiva.

L'azadiractina ha prevalentemente una azione di tipo translaminare, ma può essere assorbita dalle radici e salire verso l'alto. Dalle foglie invece in pratica non riesce a passare nel vasi conduttori ed essere così traslocata per tutta la pianta.