La vigne dopo 40-50 anni iniziano a degradarsi.
Dunque, se non erro ai tempi della scuola mi dissero che una vite non doveva superare i 35 anni altrimenti si andava a rimessa.
Appresi tale nozione e la misi lì da una parte.
Poi la vita volle che mi innamorassi di una vignaiola, e...molte cose da quel giorno di scuola sono cambiate per me.
Così cambiate che lo scorso anno ho preso in affitto agrario (per DIECI anni) una vigna del 1962.
La vigna in questione ha sessantanni, e dopo circa sette anni di incurie e pessime attenzioni quest'anno è cambiata musica: con ottimo letame, poche lavorazioni del terreno e interventi rigorosamente manuali ha prodotto come non aveva mai fatto negli ultimi 20 anni (a detta della padrona).
Annata?
Mah...avevo vicinanti che si disperavano per gli attacchi di Oidio, ed io avevo fatto solo due semplici trattamenti preventivi a dosaggio minimo di zolfo bagnabile...e nulla più.
Tutta questa filippica per dire che, come per tutte le altre colture arboree elencate prima, anche la vite risente fortemente di molti fattori per determinare la sua longevità.
Eliminando le classiche eccezioni che confermano la regola, posso asserire con tutta certezza (sulla base degli studi fatti successivamente e sulla base della mia personale esperienza) che una vigna NON SOVRAINNESTATA ha vita media superiore a quella indicata: il loro degrado (sempre a mio più che sindacabile parere) può avvenire sin dai primi anni di vita se a condurre le lavorazioni c'è chi non ha coscienza di quello che sta facendo.
Se avvelenassimo meno le piante (tutte) queste vivrebbero molto più a lungo...
Mi scuso per essermi dilungato.