La annurca ha una storia antica e affascinante. Sono andato a rivedermela.
Intanto nel nome. Nel '500 viene chiamata in uno scritto del Della Porta "Nurcula" (nella parlata locale son dette in effetti "orcole") e solo nel 1876 viene ufficializzato il nome Annurca in un manuale di arboricoltura; la genesi starebbe nella parola "Mala orcula" usata da Plinio il Vecchio per designare la mela prodotta attorno al lago Averno (Pozzuoli) che in latino faceva 'Orcus' (una divinità dell'oltretomba, le cui acque si riteneva fossero la via di accesso agli Inferi (si possono vedere mele di aspetto simile all'annurca in un affresco pompeiano). Altri invece pensano lil nome di questa mela derivi dal latino 'indulcare', cioè addolcire in quanto la maturazione del frutto avviene dopo la raccolta. Infine in anni recenti è stata ottenuta una sottovarietà per mutazione denominata "Annurca Rossa del Sud".
Secondo alcuni ricercatori dell'Università di Napoli questa mela, in virtù del suo alto contenuto in polifenoli (in particolare la procianidina B2), è indicata per rallentare la caduta dei capelli (naturalmente ha altre proprietà come quella di abbassare il colesterolo
): è stato immesso sul mercato un integratore alimentare ricavato dall'annurca denominato
Apple meets hair.
Quella della foto cmq non ci assomiglia per niente all'annurca, che è di forma tondeggiante e compressa ai poli, e nella fase di 'arrossamento' del frutto (maturazione post-raccolta) il sovracolore rosso riveste l'intera buccia. E se non è rossa, melannurca non è.