Ho dei piccoli castagni, nati due anni fa da castagne vecchie che non avevamo mangiato: invece di buttarle, le ho messe nel terreno... non speravo che nascessero, invece la primavera successiva mi hanno fatto la sorpresa.
Li ho quindi messi in vaso e poi, dalla montagna (in Piemonte, Ossola) dove si trovavano, li ho portati a Genova nel mio giardino.
Il primo anno (in cui stavano nella terra di montagna dei vasi in cui li avevo messi) non mi sembravano avere particolari problemi.
In questo loro secondo anno di vita ne ho messi a dimora due in piena terra, e gli altri due li ho trasferiti in un vaso più grande, in attesa di trovargli una sistemazione.
Non posso riportarli in montagna, perché purtroppo quest'anno è arrivato il cinipide galligeno, che prima non c'era nella valle da cui provengono (a Genova spero che non arrivi, e se anche stesse arrivando nell'entroterra io sono in città, in un quartiere con molte costruzioni, e non ci sono castagni nelle vicinanze).
Ma sembra che il terreno genovese non gli piaccia: i due che ho messo in piena terra sono ingialliti e hanno smesso di crescere; i due in vaso (rinvasandoli ho aggiunto della terra normale del giardino) stanno un po' meglio, ma come vedete dalle foto manifestano dei sintomi che mi sembrano quelli della clorosi ferrica.
Quelli messi in piena terra, oltre all'ingiallimento delle foglie, che crescono anche più piccole del normale, hanno anche delle macchie color ruggine.
Il terreno è argilloso e temo che sia proprio quello che per il castagno non va bene: forse è alcalino, e comunque tende a fare ristagni di acqua.
Ho somministrato del ferro chelato (EDDHA) sciolto nell'acqua a tutti quanti. Dopo una settimana, non essendoci segni di rinverdimento, ho ridato il ferro chelato. Adesso è passato qualche giorno, ma non sembrano ancora stare bene.
Cosa posso fare? Ringrazio di cuore chi potrà aiutarmi!