So di una indagine scientifica condotta parecchi anni fa specificamente sul tema e che in definitiva smentiva il presunto potere antiparassitario dell'imbiancatura sui tronchi. Ci sono pure ricerche più recenti ma mirate (ad es. contro la sesia del melo, un lepidottero la cui larva è xilofaga) con conclusioni analoghe.
Bisogna anche considerare che certe pratiche agricole sono nate in tempi in cui gli unici prodotti fitosanitari disponibili erano appunto calce, rame, zolfo e poco altro, non si avevano le attuali conoscenze fitopatologiche, e dunque si cercava di improvvisare con quello che si aveva e magari 'ad abuntantiam'.
La pratica dell'imbiancatura (
whitewash) può invece avere indicazione come protezione di piante appena piantumate o giovani, e sensibili come gli agrumi, contro l'eccessiva insolazione. Si presume ad esempio che un riscaldamento primaverile prematuro induca i tessuti cambiali dormienti a riprendere l'attività con produzione di corteccia prima che il sistema radicale entri in funzione, e per conseguenza i nuovi tessuti rimangano disidratati e si screpolino; situazioni di vulnerabilità ai colpi di sole si realizzano anche dopo innesti e sfogliazione.
Talora gli alberi vengono imbiancati per motivi puramente estetici (vd. foto allegata).
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