Buongiorno a tutti, ho due alberi di fico infestati da questi "simpatici" animaletti.
Ho letto che il servizio fitosanitario della Regione Toscana ha effettuato delle ricerche e ha individuato le spore del fungo beauveria bassiana come efficaci nel contenere la diffusione di questo parassita.
Visto che il prodotto che contiene le spore di questo fungo non è propriamente economico, vi chiedo se avete consigli su come intervenire e quale è il periodo più adatto.
Grazie a tutti e in particolare ad Alessandro1944.

Ciao.
Brutta faccenda quella del punteruolo nero del fico.
Intanto il primo consiglio è di irrigare abbondantemente ai piedi della pianta, cosa che forza l'uscita degli adulti dall'albero e non appena si presentano raccoglierli e ucciderli.
Altro accorgimento è di mettere una maglia a trama fitta e resistente a protezione della parte bassa del fico dove il punteruolo depone prevalentemente le uova (potrebbe essere utile anche apporre trappole come quelle per l'oziorrinco dell'olivo ma impregnate di insetticida di contatto).
A suo tempo avevo contattato una ricercatrice che se ne occupava e già all'epoca stava sperimentando sia i nematodi entomopatogeni sia i funghi entomopatogeni. I primi funzionano in laboratorio ma non in campo in quanto non riescono a risalire le gallerie; più incoraggianti invece i secondi (Beauveria bassiana). Il microrganismo fungino va utilizzato irrorando il tronco, le foglie e il terreno in modo da arrivare a contatto con gli adulti (per le larve non c'è altra possibilità che tentare di ucciderle entrando nei fori con un fil di ferro).
Ho allegato anche la tuo foto migliorata così si vede meglio l'adulto.

L'esemplare che ho fotografato, l'ho fatto uscire proprio nel modo che hai indicato, irrigando in maniera abbondante il terreno alla base della pianta. Poi li raccolgo e li metto in un vasetto in cui ho messo precedentemente un po' di alcol. Ho visto che l'alcol li uccide immediatamente. La conformazione dell'albero non permette facilmente di mettere una rete fitta al tronco, (in realtà dal terreno escono tre fusti principali abbastanza contorti e in alcuni punti ravvicinati fra loro).

A questo punto non mi rimane altro che provare con la beauveria bassiana, ma c'è un periodo migliore nel quale intervenire? Ogni quanto occorre ripetere il trattamento?

Non ho trovato specifiche indicazioni in tal senso e credo non ci siano ancora prove di campo.
Tenendo presente che questo curculionide fa la sua comparsa in giugno e può svolgere una seconda generazione in settembre, inoltre che la lotta con EPF è diretta verso gli adulti (i quali in laboratorio vivono fino a tre anni), ritengo che i trattamenti (se ne consigliano un paio distanziati di una settimana) vadano eseguiti a discrezione in estate.
C'è da tenere in considerazione anche il costo del prodotto (circa 50 euro il flacone da 1 litro) in rapporto alla non ancora comprovata in campo certezza del risultato.

Si, effettivamente il costo del prodotto, almeno per me, non è proprio economico, era per quello che chiedevo come impiegarlo al meglio e non fare i trattamenti nel periodo sbagliato o con frequenze errate. Come sempre Alessando sei di grande aiuto. Adesso non mi rimane che provare. Nell'inverno trascorso ho trattato i due alberi di fico con olio minerale, miscelato insieme ad acetamiprid, perché c'era presenza abbondante di cocciniglia.
Sono due alberi di fico dottato che mi dispiacerebbe perdere è per questo che sto cercando di fare del mio meglio per cercare di recuperarli. Adesso, come già detto, integro la lotta irrorando anche la beauveria, ma non trascuro il metodo di fare uscire gli adulti con l'acqua e raccoglierli a mano.