Scusate ma da quando questa novità della terra e dei sacchetti di plastica: io pensavo che bastasse il mastice e poi fosse tutto ok. sto tentando i miei primi innesti ma ogni volta c'è una novità! sto perdendo speranze...

Ciao, zolugne
In realtà quest'ultima tecnica non è nuova, solo che ho decisao stavolta di provarla. Anche perchè in Sardegna, come forse anche in Sicilia, dove sta salvo, il vento e le escursioni termiche non scherzano, e questo sistema potrebbe essere di grande aiuto. L'unica perplessità ce l'ho sul fatto che la tterra sopra la marza potrebbe generare processi di marcescenza. Penso inoltre che, usando come contenitore della terra plastica resistente ma trasparente, le gemme possono svilupparsi ed avviare anche la fotosintesi.
Salvo saprà sicuramente dire di più
A presto

Io in questi giorni ho provato a innestare tutti le piante selvatiche che ho nel frutteto con delle marze di albicocco poi ho ricoperto con mastice dopo legatura con rafia. Ho provato innesto a triangolo, spacco pieno, spacco inglese....mi sono fatto anche un bel taglio nell'indice col coltello.

ps. una domanda: le marze di albicocco che avevo tirato giù un mese fa e conservate in frigo, avevano le gemme molto scure sembravano quasi bruciacchiate, è normale?

Questa tecnica viene usata in sicilia da molti anni, è nata sugli agrumi.
Io la uso ormai da 15 anni, e no ho mai avuto problemi di attecchimento, anzi mi riesce al 99%.
In sicilia zona catania, quasi tutti gli agricoltori la praticano.

Questa tecnica viene usata perchè la terra protegge tutto l'innesto, gli mantiene un microclima e la giusta umidità, protegge dal caldo, dal freddo, dal vento e soprattutto dai parassiti.

La plastica trasparente serve allo sviluppo delle foglie per la clorofilla ed aiuta a far lavorare i micro organismi della terra.

Curiosità; quando mi faccio delle piccole ferite o graffi, mentre lavoro, la ferita me la copro con della (terra non concimata) umida e sopra ci metto una fascia, dopo 24 ore la ferita è già sanata ed asciutta. Si può mettere anche dell'argilla.

Io consiglio sempre di provare le novità, già provate, fanno parte degli scampi di cultura paesana altrimente restano e muoino con i nostri (anziani).
Saluti, Salvo.

io uso la stessa tecnica sugli olivi, con buoni successi.
L'unica differenza: uso sabbia di fiume anziché terra o argilla

Mi fa piacere che il topic susciti un certo interesse. Ho deciso che quest'anno userò la tecnica indicata da Salvo, per innestare i perastri. Se però posso darti un consiglio, Salvo, evita di passare terra su eventuali tagli che puoi procurarti: non bisogna dimenticare le tradizioni, ma neppure i progressi che la scienza ha compiuto. é ampiamente dimostrato che nel terreno c'è un'infinità di germi patogeni, molti pericolosissimi pure per l'uomo...
Ciao a tutti

[/quote]io uso la stessa tecnica sugli olivi, con buoni successi.
L'unica differenza: uso sabbia di fiume anziché terra o argilla[quote]

Forse la terra o la sabbia sono meglio asciutte, tanto il tronco del portainnesto lo tengono umido lo stesso

Salve a tutti !
Ho innestato una decina di perastri, metà col sistema suggerito da Salvo: vi farò sapere le differenze di attecchimento che rileverò. A Proposito: quanti nesti mettete (sempre a corona) su un soggetto che ha il diametro del tronco di 8cm circa? io ne metto 2 anche se è più ridotto,(diam. 4-5 cm).
Il soggetto lo capitozzo sul tronco abbastanza robusto e sano. Qualcuno asserisce che:
1) è meglio capitozzare su un punto giovane del tronco (2-3 anni?) perchè il tessuto meristematico è più attivo; io preferisco tagliare più basso per avere il diametro del tronco più largo e farci stare qualche nesto in più, comunque non più di 3
2) Il capitozzamento si fa obliquo, e fin quì mi pare giusto, per evitare ristagni di umidità. Ma a voi risulta che se infilo il nesto sul punto basso del capitozzamento, possa attecchire con maggior probabilità?
3) La marza, infine, è preferibile che abbia le gemme a legno (in genere max 2) già in evidenza o, in mancanza d'altro si può innestare con una marza che non ne presenta affatto, confidando nello sviluppo delle gemme avventizie?
Ringrazio gli amici che vorranno continuare questo interessantissimo confronto.

Su un tronco di 8 Cm. io ne metto 3/4 dipende come si apre la corteccia; se si presenta fragile ne metto 3, se è robusta mentre inserisco la marza ne metto 4.

1) si deve capitozzare nel punto più longilineo ( senza nodi ), per favorire l'apertura della corteccia.

2) io non ho mai scelto la posizione dove mettere le marze, funzione bene ovunque.

3) si deve prendere sempre la marza che presenta delle gemme ( 2/3 ) altrimente fa fatiga a germogliare, poichè è già un trauma il trapianto e quindi si poò verificare che la gemma resta verde ma non fa nessun getto e magari te lo fa l'anno dopo.

Auguri e saluti.

salvo.

Ciao, Salvo, grazie per gli auguri. Farò sapere in seguito