Già da alcuni anni si utilizzano non solo i fondi del caffè, ma anche parte di ciò che rappresenta un residuo della sfalciatura, della potatura delle piante del caffè e questo, chiaramente può essere fatto nelle grandi aziende produttrici di caffè, in Sudamerica, in Africa ed in Asia. Ma a noi forse interessano di più i fondi del caffè. Negli anni, ho letto diversi lavori di ricercatori esteri per una intelligente utililizzazione dei fondi del caffè. Col substrato a base di fondi del caffè si coltivano i vari Pleurotus, lo Shiitake ed altri funghi.I fondi del caffè sono abbastanza ricchi in tutti quei parametri che interessano nutrizionalmente i vari funghi ad eccezione dei carboidrati. Sono altresì ricchi in polifenoli, in lipidi e contengono un discreto contenuto in caffeina.Questi ultimi tre, a seconda dei contenuti e delle specie di funghi, possono rappresentare uno stimolo od una inibizione. Gli elementi da mettere a punto quando si parla di substrato per funghi sono la sua struttura, la sua umidità, il suo contenuto in elementi nutritivi, il suo Ph. I fondi del caffè struttura non ne hanno e quindi bisogna fare attenzione sul tasso di umidità e sulla volumetria del pane, altrimenti potrebbe succedere che il micelio vada in carenza di ossigeno in fase d'incubazione. Bisognerebbe integrare i fondi con qualche altra materia prima che dia un pò di struttura e poi c'è un altro aspetto molto importante ovvero come li dobbiamo utilizzare: li dobbiamo risterilizzare e se si, come, ed a quali temperature? Certamente tutti sanno che i chicchi del caffè durante il loro ciclo di lavorazione vengono sottoposti in fase di tostatura a temperature elevate e che dopo pure, in fase di elaborazione di un caffè, viene ulteriormente sottoposto ad elevazione di temperatura. Il problema è la fase di stoccaggio nei bar, il tempo che intercorre fra la sua utilizzazione e la raccolta di chi lo vorrebbe utilizzare per i funghi. C'è da fare una ottimizzazione secondo me, da provare in diversi modi per capire il naturale grado di selettività dei fondi ed il grado d'inquinamento a cui può andar soggetto durante il percorso dal bar all'utilizzazione. Finchè si tratta di piccoli quantitativi forse può andar bene il procedimento utilizzato per il cardoncello ovvero preparare i pani e poi sterilizzare ma, in caso di grossi quantitativi, secondo me converrebbe orientarsi verso un substrato che contenga si i fondi del caffè ma anche altre materie prime che possano dare una certa struttura e quindi poter utilizzare i cosidetti tunnel di pastorizzazione che contengono il substrato sfuso. In questo modo senz'altro si potrebbe elaborare delle grandi masse. Mi sono letto l'idea di Paolucci e debbo dire che è una bella idea ( io e Lui ci conosciamo telefonicamente) ma i 15000 quintali di funghi per anno che lui vorrebbe produrre significa,( con una resa del 25% e, con 3 cicli di coltivazione della durata di 4 mesi, avere a disposizione 100 serre climatizzate ed ammesso che si possano riempire con 200 quintali di substrato)..............continua

Continua.........il ciclo di 4 mesi significano circa 122 giorni ( grossomodo) che diviso 7 giorni mi danno 17 settimane. Dividendo le 100 serre per le 17 settimane trovo quante serre dovrò riempire alla settimana: dovrò riempire circa 6 serre alla settimana. Come vedete è un lavoro non indifferente e penso che sia più facile realizzare il tutto con i tunnel di pastorizzazione dove posso magari pastorizzare 400 quintali alla volta e con tre posso seminare e riempire le sei serre in tre giorni.........non è facile.Paolucci parla di produrre 1600 quintali al mese, il che significa moltiplicati per 4mesi = 6400 quintali per ciclo di 4 mesi, ma vuol dire 25600 quintali di composto che diviso per i 200 quintali che vanno in ogni serra significa avere a disposizione 128 serre le quali avendo un costo di circa 40000 euro portano ad un costo delle sole serre a più di 5 milioni di euro............c'è da riflettere............è un impianto veramente megagalattico..........però io dico a Paolucci di andare avanti.........di insistere, perchè l'idea è buona ed abbiamo bisogno, in Italia, di gente che ha voglia di fare, di proporre soluzioni che permettano di creare lavoro...........cordiali saluti da Raoul.