Esperto di sterilizzazione

Salve a tutti, mi presento sono Isteria (Peppe) e vi scrivo dalla provincia di palermo.
Per molti anni quasi 20 mi sono occupato di sterilizzatori a vapore e per motivi di salute e di contingenze sto valutando di entrare con un discreto investimento nel mondo de funghi.
Ho letto gran parte dei post su questo forum e ho trovato tanto buon materiale di gente appassionata, e tutti con lo stesso problema, sterilizzare!
Intanto volevo fare i complimenti a raul e soci per l'ottimo lavoro che fanno.
Tornando a noi io ho le competenze necessarie per creare una linea sterile dalla preparazione alla fruttificazione, ma non ho le conoscenze adeguate in termini di alchimia del substrato e dei trucchetti per far si che possa diventare un lavoro.
Ovviamente posso mettere a disposizione la mia conoscenza in materia offrendovi la possibilità di studiare un progetto di costruzione di un cosidetto Autoclave a vapore secco di capienza di circa 40 ballette da 4,5kg per ciclo di sterilizzazione lavorando con carico preimbustato, costruito in modo da garantirvi la sterilità del substrato nella sua interezza.
Ovviamente non regalo nulla poiché non sono babbo natale ma state certi che non voglio speculare su onesti lavoratori che tirano a campare.
Realizzare uno sterilizzatore del genere non è troppo costoso diciamo che con un budget di 2500€/3000€ ce la si fa.
Le mie uniche perplessità sono di carattere essenzialmente teorico, avere una balletta sterile è necessario?
Qui il buon Raul mi potrebbe dare le delucidazioni del caso, cioè cosa vi serve.
Mi serve anche qualche info di carattere tecnico come la dimensione delle ballette.
Tengo comunque a chiarire un punto serilizzare ha un costo in termini di tempo e denaro.
Poiché un ciclo completo dura circa 40min e vi costerà ovviamente in termini di energia per creare vapore.
Io nel budget sopra indicato ho scelto dei bruciatori a gas ma possiamo anche farlo a legna o elettrico dipende dalle vostre esigenze.
Tenete conto che elettrico per sterilizzare 450kg serviranno 6Kw per circa 25 min a ciclo. (Costoso se non avete fonti di energia vostra pannelli o eolico)
Ovviamnte parlando di sicurezza possiamo stare più che tranquilli non scoppia le pressioni di esercizio sono basse rispetto a quello che possiamo pensare.
Infatti si definisce sterile qualsiasi oggetto che abbia subito un trattamento a temperatura e pressione costante per un tempo prestabilito.
Quetsti valori sono 121°C/1,2bar per 12min oppure 134°C/2,2bar per 4min in ogni caso possiamo prevedere un paio di valvole di sicurezza certicate.
Questi valori di riferimento cretificano una sterilizzazione del 99,9% poiche solo un ceppo virale riesce a sopravvivere quello della mucca pazza il Prione.
Ovviamente se non si hanno problematiche legate a questo particore ceppo virale i valori indicati garantiscono sterilità.
Sono ben felice di aiutare se posso in tutti gli aspetti tecnologici.

Interessante.

Buongiorno Isteria,mi permetto di esprimere alcuni concetti relativi alla sterilizzazione dei " vari" substrati per funghi già imbustati, del peso di circa 3,5/4 kilogrammi per ogni singolo sacchetto. I pani più o meno hanno queste dimmensioni ovvero cm 25 x cm 25 x cm 15 e pesano grossomodo 4 kg, ma il peso può variare molto in funzione della struttura e del tasso di umidità. Ma quando si parla di sterilizzazione o pastorizzazione ad alta temperatura dei panetti, si parla della temperatura di punta e chiaramente della durata della temperatura di punta a cui vengono sottoposti i panetti e sopratutto bisogna dire che queste temperature debbono raggiungere in modo uniforme il cuore di tutti i pani. In bibbliografia le temperature spaziano, a seconda delle attrezzature utilizzate, dai 121 gradi per le autoclavi agli 80, 90, 100 gradi per i forni riscaldati a secco o con vapore.......con durate delle punte che possono variare dalle 6-8-10-12-24 o più ore. Come ho sempre affermato, ogni singolo operatore, dovrà ricercare in base ai mezzi che potrà utilizzare , il ciclo più consono, ovvero, quello che gli dà i migliori risultati, con quel tipo o tipi di substrati che utilizzerà. Bisogna lavorare alla ricerca del migliore risultato e questo risultato sarà dovuto solo ad un duro lavoro di ricerca, quello che ogni singolo operatore dovrà affrontare. Spero che queste poche righe possano aiutare Isteria ad inquadrare meglio quanto da Lui proposto e fargli fare le debite riflessioni. Siamo tutti contenti quando ci vengono proposte delle idee nuove..............cordialmente Raoul.

Grazie del chiarimento Raul, ti do una bella dritta allora io per accorciare tempi di sterilizazione e assicurarti che sia uniformata sul substrato.
Fondamentale il contenitore dove mettete il substrato quando sterilizzate a vapore deve essere traspirante nel caso di materie plastiche devono essere forate o lasciate aperte.
Se avete gia un autoclave autocostruito la cosa migliore da fare è creare un raccordo dove attaccare un pompa del vuoto, commercialmente trovate quelle per montare i condizionatori io scegliere una 100l/m per accorciare un po i tempi prendete 1 manometro negativo e fate andare la pompa fino almeno a -0,7 bar dopo immettete il vapore. Questo processo garantisce test di penetrazione del vapore e sterilità al centro del contenitore.
Appena posso vi faccio uno schizzo su come crearvi un autoclavino.

Sempre che vi possa essere utile.

Isteria, buongiorno! I sacchetti riempiti con il substrato normalmente( non sempre però) sono sigillati e presentano però dei filtri attraverso i quali poi, a fine sterilizzazione o fine semisterilizzazione, il micelio una volta inoculato, possa respirare ed invadere il substrato. Quindi normalmente i sacchetti sono di polipropilene o cartene o polietilene ad alta densità, dipende a quali temperature viene portato il substrato e per quanto tempo. Quindi se si può far salire la temperatura in modo più veloce all'interno del substrato va bene ma poi si devono rispettare i tempi della sua durata.........fatti capire un pò meglio e poi poche aziende dispongono di vere e proprie autoclavi considerando i loro costi. Normalmente si utilizzano dei forni in materiale coibente e resistente ad temperature elevate ed all'interno dei quali si lavora a pressione ambiente, a vapore saturo o a calore secco.......spero di essere stato chiaro e rimango comunque in attesa di un gentile riscontro da parte tua........spiegati meglio in quanto devo dire che non conosco le problematiche in merito a quanto tu gentilmente proponi.......cordialmente Raoul

Raul vorrei mandarle una mail dove posso rintracciarla

Perchè non mi invii un messaggio privato con un tuo numero di telefono? Mi sembra la cosa più semplice. In questo modo potremo sentirci e chiarire alcuni aspetti di quello che tu proponi.......cordialmente Raoul.