02/05/2017, 8:33
amelanchier ha scritto:semplicemente a mio parere un privato in primis, non può introdurre una nuova specie,con la possibilità che possa moltiplicarsi a danno delle specie già esistenti,come è già accaduto tante volte,sia con piante che animali,sia ben chiaro io non c'è l'ho con te.ma non se ne può più,cinipide del castagno,punteruolo rosso,scoiattolo americano,nutria,pesci di acqua dolce,erbe infestanti,ma è inutile fare una lista sarebbe troppo lunga.
Perché da te non è arrivato il gambero della Louisiana...?
Pensa che io odio anche le piante non autoctone e quando gela tutte le mimose festeggio
L'uomo dove mette le mani ha sempre fatto più danni che migliorie... Comunque, i funghi -per fortuna- fanno eccezione
02/05/2017, 12:35
qui da me non ci sono corsi d'acqua,ne stagni o altro,comunque non voglio andare ancora ot altrimenti roviniamo il post,se ne potrebbe aprire un altro visto che l'argomento è molto vasto.
02/05/2017, 16:39
Andreasingapore ha scritto:Allego delle immagini, molte poche online su questo fungo
Molto interessanti
, complimenti. Se hai avuto occasione di mangiarlo, che sapore ha?
02/05/2017, 20:12
Anch'io devo farti i miei complimenti per quanto stai postando! Io vado sempre affermando che in Italia quello che manca è proprio la ricerca, l'innovazione e, nel settore dei funghi, più che mai. Alla fine degli anni 70, grazie ad un contatto con il direttore di un centro di ricerca estero che lavorara esclusivamente sui funghi cosa che chiaramente fanno ancora ora, ebbi modo di acquisire la metologia per coltivare e produrre il Coprinus Comatus. Quando tornai a casa, in Italia, mi misi d'impegno per cercare di mettere a frutto i suggerimenti che avevo ricevuto e ci riuscii! Alla fine degli anni 1970 fui il primo in Italia a produrre a livello industriale il Coprinus comatus, parliamo di qualche centinaio di quintali di funghi. Però la prima volta che mi affacciai al mercato ortofrutticolo di Bologna ebbi una sorpresa: non era prevista la sua vendita, non era permessa la vendita del Coprinus comatus. Solo dopo aver illustrato al direttore del mercato che quei coprini provenivano da una coltivazione artificiale e che si trattava proprio del Coprinus comatus, fu allora deciso che la sua vendita sarebbe stata possibile e mi fu rilasciato un permesso speciale che conservo ancora oggi! Ritengo che poter coltivare il Phelebopus portentosus sarebbe certamente una cosa straordinaria, però poi come ben sapete, non basterà certamente solo la sua disponibilità a determinare una sua facile commercializzazione: non basta che sia un boleto, bisogna anche che sia buono dal punto di vista organolettico, che abbia un buon profumo, una certa consistenza della carne ecc. Ma ritengo che se i cinesi o i Thailandesi se lo stanno producendo, certamente si tratterà di un ottimo fungo! Anche il discorso sulle morchelle è veramente interessante, perchè di questa sua coltivazione ormai se ne parla da qualche anno. A dire la verità non ho mai cercato di seguire questo filone, ma non perchè non sia interessante ed affascinante,anzi, ma perchè in Italia abbiamo ancora da risolvere problemi legati alla coltivazione dei Pleurotus, alla preparazione del suo substrato e di quello del Pioppino. Poi quasi nessuno ancora produce del substrato pastorizzato che permetta la coltivazione dello Shiitake. Anch'io sinora non ho avuto modo di fare del substrato pastorizzato adatto per lo Shiitake; lo faccio solo attraverso la preparazione di substrato che poi viene semisterilizzato, così come si fa per il cardoncello ed altre specie di funghi. In Italia non abbiamo chi ci possa aiutare e dire come preparare dei substrati adatti a coltivare poi determinate specie di funghi.Non c'è chi fa innovazione in questo settore, io lo dico sempre quando ne ho l'occasione. Ci sono altri funghi interessanti dal punto di vista organolettico e medicinale, che si potrebbero produrre come i vari Shimeji, la Grifola frondosa, l'Hericium erinaceus, il pholiota Nameko ed altri ancora. La difficoltà non sta solo nel poter preparare i substrati giusti, ma anche nella disponibilità dei ceppi adatti di micelio. Chi ce li potrebbe fornire con una certa facilità? Qualche laboratorio ha qualche specie, ma non è così semplice procurarsi altre .Per i laboratori mantenere in micoteca delle specie che poi non hanno una buona vendita è uno sforzo economico che oggi è difficile da sopportare. E' difficile muoversi nel mondo dei funghi, anche se lo sappiamo bene che è molto affascinante..........cordialmente Raoul.