ciao dollaro, ho dei semi di pomodoro molto resistenti, sono frutto di qualche anno di adattamento al clima alpino (coltivo a 1000 mslm), non sono molto grandi, la bacca è allungata sui 8/10 cm massimo. Hanno (almeno per me ) una buona resa per pianta, intorno alle 20/30 bacche. Sono particolarmente apprezzabili in insalata. Solitamente semino in luogo moolto protetto a fine di febbraio e trapianto in campo verso metà aprile. Le piante iniziano a produrre fiori a fine maggio inizio giugno, la raccolta (con il particolare caldo di quest'anno) comincia da metà agosto e prosegue ancora ora. Tieni in considerazione che io coltivo in montagna, non so come si possano comportare nella Tua zona. Fammi sapere se interessano, non o produzioni industriali ma posso spedirti qualcosa.
ti ringrazio ortalps più in dettaglio Ti chiedo , la pianta ha mai mostrato segni molto evidenti di sensibilità al marciume apicale , in quanto nel mio orto putroppo si verifica troppo spesso questo fenomeno. E se non sono indiscreto ti chiedo ancora è una cultivar molto vecchia??
bubi ha scritto:dollaro hai mai praticato la rotazione? hai provato a piantare fave a novembre e poi pomodori ad aprile?
sinceramente adibisco una piccola serra solo ed esclusivamente per la coltivazione di pomodori. comunque non ho mai praticato la rotazione e il sovescio con fave .. chiedo scusa ,ma il sovescio con leguminose come può alleviare il problema del marciume apicale , in quanto la fava non apporterebbe solo humus ???
Le fave apportano azoto al terreno, io non uso fare sempre rotazioni e noto che dove c'erano piantate le fave, se pianto i pomodori, le piante crescono decisamente più forti e robuste anche se c'è da dire che il marciume apicale alle volte è dovuto anche all'eccessiva presenza di azoto, cosa che comunque da quello che leggo mi pare sia difficile.
Io farei in più sarchiature periodiche (cosi da permettere un migliore assorbimento dell'acqua), cercherei di essere quanto più regolare possibile nelle annaffiature, farei una concimazione manuale sia con del granulare che con del fogliare di calcio ed infine praticherei la cimatura e taglierei i rametti alla base il tutto per ottimizzare al meglio le risorse della pianta (do per scontato che tu usi il rame nelle prime fasi di crescita).
Ultimo consiglio cerca come stai facendo varietà di pomodori quanto più resistenti possibili, io dispongo di san marzano resistenti che non mi hanno mai dato nessun problema.
ciao dollaro, le piante sono naturalizzate in montagna da oltre 5 anni, i semi provengono da un amico che le coltivava da una decina di anni in collina. Pur trattandosi di una specie da mensa che assomiglia vagamente ad un san marzano, il marciume apicale non si è mai verificato, non faccio rotazione ma proteggo solo i frutti dalla scottatura coprendoli con del vlies molto leggero (anche in estate lo sbalzo termico in montagna è particolarmente evidente e fino a metà mattina le piante sono bagnate , acquazzoni notturni contribuiscono molto all'irrigazione, e devo solo evitare che il sole scotti i frutti ). Ripeto non sono pratico di coltivazioni sotto i 1000 quindi non so come si possa comportare . Se vuoi delle foto scrivimi una mail.