Tralasciando permessi e superfici necessarie al sostentamento, se fosse a disposizione un "grasso" capitale sarebbe un bel progetto realizzare piccole villette (circondate da un bel giardino, con un piccolo orto e frutteto in modo da poter produrre qualcosa per il consumo proprio o per barattare con i vicini) e poi venderle...ma a chi Teoricamente potrebbero interessare a una coppia neopensionata o comunque a chi ha già un'entrata sicura. Creare un accordo tra persone che non si conoscono per dividere il terreno, poi costruirci una casa e infine andare daccordo, non mi sembra una cosa facile. Si potrebbero costruire case ecologiche che usano energie rinnovabili, ma dovrebbero avere comunque un prezzo basso per poter essere acquistate da gente "comune".
Un progetto con molte difficoltà che può funzionare grazie a un capitale iniziale o a un accordo fatto tra persone oneste e motivate, qualità spesso poco diffuse .
Forse degli ovini sarebbero più felici in quel terreno .
Entro nel discorso sollevando una questione che mi pare ancora non sia stata toccata: le ore di lavoro necessarie per avere la qualifica di IAP. Mi chiedo: in 3500mq di terreno, quante ore di lavoro potranno mai essere estrapolate? Magari con orticoltura, ma sempre una miseria di terreno (e quindi di ore di lavoro) sarebbero...e non so francamente se la qualifica sarebbe retta dal lavoro prodotto da tali terreni. E a quanto pare, ma forse mi sbaglio, se non siamo IAP non si può costruire...e quindi le cose sarebbero legate. Se ho preso un abbaglio vi prego di scusarmi.
Poi, per quanto riguarda l'idea. Qualora fosse attuabile, e quindi ci fossero queste dieci casine a disposizione, la bioedilizia sarebbe certo una buona soluzione (magari case di legno???), ma mi chiedo se, ottenuta la concessione a costruire, sarebbe possibile avere la residenza in tali strutture. Qui da me è pieno zeppo di annessi agricoli (in realtà pseudo villettine) dove IN TEORIA dovrebbero alloggiare trattori ed attrezzature, ed invece alloggiano i proprietari...proprietari che regolarmente vengono multati dalla polizia municipale per il fatto che vivono in locali destinati a tutt'altro. Mi chiedo quindi se il tuo specifico caso, fatte tutte le premesse di cui sopra, non potrebbe rischiare di incappare anche in questo.
Ed infine l'orto di 100mq. Sono agricoltore, perito agrario, nipote di ortolani, faccio l'orto da tutta una vita, conosco la permacoltura, Fukuoka, la biodinamica, l'orto sinergico, e pratico agricoltura naturale...e sopratutto leggo tanto ed osservo ancora di più... ...e posso dire con mia personale esperienza che con 100mq di orto è veramente difficile (ma molto difficile) che riescano a viverci 10 persone. Qualora tu fossi realmente in grado di confermare quanto hai scritto, ti prego di aprire una discussione nell'apposita sezione e di raccontarci come fare: sarei curioso e intrepido di imparare quanto mi sfugge...
Seguirò con piacere gli svolgimenti di questa discussione. Ciao Tosco
Non ho personalmente un progetto in atto ma solo un'idea di ciò che si potrebbe realizzare. Sto semplicemente dando a chiunque lo desideri la possibilità di acquistare lotti da 3500 mq su cui ogniuno ci realizza liberamente la sua casetta e sulla parte restante del terreno ci fa quello che vuole. Quindi posso semplicemente parlarvi di costi riguardanti il lotto. Personalmente nel mio lotto ho l'idea di realizzare un orto biodinamico improntando il tutto sulla permacultura ed avendo un piccolo casale in pietra vorrei ampliarlo in bio edilizia e stabilirmi a vivere con la mia famiglia. Mi piacerebbe che la gente interessata all'acquisto dei lotti, realizzasse qualcosa si simile. Vorrei oltretutto destinare magari un lotto all'utilizzo comune per la realizzazione di attività pertinenti ad attività quali corsi di cucina, yoga, arte e mestieri, mercatino del baratto, pollaio, serra, orto biodinamico comunitario per sopperire ad eventuali annate agricole non produttive o produzione da destinare al mercato esterno. Tutto ciò gestito da un credito sociale tramite l'utilizzo di una moneta sociale interna al villaggio su cui non gravano interessi ma semplicemente da usare come coaudiuvante al baratto. Spero che tutto ciò non appaia come un'utopia anche perchè spero conosciate realtà simili . Se conoscete gente intenzionata a partecipare a tale progetto ve ne sarei ben grato anche perchè vorrei comunque effettuare una scrematura di gente in base alle loro conoscenze professionali e pratiche. Considerando che l'intera superficie genera circa 7-8 lotti, serviranno circa 7-8 acquirenti con mansioni specifiche per facilitare la distribuzione dei compiti riguardanti le parti in comune e facilitare anche il baratto di professione (perchè per esempio se tutti sanno fare i meccanici e nessuno l'elettricista, saremmo costretti a rivolgerci all'esterno quindi aggravando e generando costi esterni). Le figure ideali potrebbero essere rappresentate da un medico, un tubista elettricista, un muratore, un falegname, un agricoltore, meccanico, ... Spero di essere stato chiaro. Rimango a disposizione per qualsiasi confronto.
E' vero che tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare ma è anche vero che qualcuno molto tempo fa ebbe la geniale intuizione di costruire la prima barca per poterlo attraversare. Kentaro la gente come te è rimasta su una sponda a godersi il tramonto.
Kentaro, tornando al discorso su cui ti sei infervorito, volevo darti la risposta che oggi l'ufficio tecnico comunale mi ha dato in merito a quanto descritto sotto e da te evidenziato:
Le zone produttive si suddividono in: - zone per attività primarie di tipo E: sono le parti del territorio destinate ad usi agricoli. Da tali zone è esclusa di norma la residenza: le nuove costruzioni sia di servizio che di abitazione sono ammesse per soddisfare necessità legate alla produzione agricola ed alla conduzione del fondo.
Questa descrizione evidenzia un contrasto inquanto dice che da tali zone è esclusa (di norma) la residenza però allo stesso tempo parla di nuove costruzioni sia di servizio che di abitazione. Mi è stato spiegato che è solo un modo per evitare speculazioni edilizie, visto che i lotti su cui costruire sono di soli 3500 mq . Quindi descrizione atta ad evitare un affollamento speculativo. In altri comuni quello che tu mi dici e precisamente che bisogna essere "imprenditori agricoli" per poter costruire, è evidenziato nel NTA del P.R.G. in modo molto evidente. Qui non si parla di obbligo ma di norma.
Se dovessi avere ancora dubbi (cosa su cui ho certezza), puoi contattare tu personalmente e telefonicamente l'ufficio tecnico del comune di Polignano a mare e parlare con il responsabile tecnico. Almeno potrai fare sogni tranquilli.
Scusa Kentaro, ho dimenticato di dirti che le strade sono già esistenti e i lotti (se 3500 mq non ti bastano) li possiamo fare da 5000 o ne puoi comprare due o tre o tutti. A te la scelta
Ragazzi se da 100 mq non vivono 10 persone sicuramente ne vivono 5. Penso che nessuno di voi abbia 10 persone in famiglia e se così fosse l'orto lo fate da 400 mq tanto ve ne rimangono ancora 3000.
Dipende molto da cosa intendi per viverci. se intendi non acquistare mai verdura perchè la produco io o se intendi riesco con x mtq ad avere verdura di stagione da usare in modo saltuario. Mi spiego meglio. se intendi fare conserve che so della passata di pomodoro per l'inverno oppure dei prodotti sottolio/aceto etc etc è un conto. se invece vuoi avere le tue 10 piante di pomodori, zucchine etc etc per un fabbisogno di stagione è un altro (sono numeri indicativi) Se hai poi una parte di orto coltivata per ortaggi estivi difficilmente riuscirai a sfruttarla al 100% durante l'inverno.
per come la vedo io non è possibile dire quanti mtq servono a persona, è molto limitante, dipende dall'utilizzo di frutta e verdura che fai. Io coltivo circa 1000/1500 metri di terra (tra frutta e ortaggi)e uso quello che produco per diciamo 5 persone. Con questa estensione (causa anche il lavoro che non mi permette di dedicare alla terra il tempo che vorrei) non riesco a coprire il 100%. Acquisto frutta e verdura.
Riguardo i dubbi lascio stare ci mancherebbe, non conosco la tua realtà e non conosco chi regolamenta il pgt o prg che sia. Come tutto, in Italia, può essere interpretato in modo diverso.
Alessandro perdonami, ma dal tuo di tono si evince che "forse" sei poco pratico di forum...forse. Non siamo qui a farti un processo ad intenzione, ne ad additarti come uno speculatore edilizio!!!!!!!!!!!!! Siamo qui a dire la nostra in merito ad un argomento da te sollevato. E' NORMALE che ci siano opinioni CONTRASTANTI, ed è normale che ognuno di noi faccia del suo meglio per avvalorare la propria di tesi. I dubbi potranno anche esserci, ma non mi pare proprio che Kentarro abbia elaborato tesi fantascientifiche sul tuo specifico caso, ne tantomeno su aspetti di normative comunali: si è documentato e ha dato una propria opinione (come ho fatto io...senza avere alcuna risposta in merito). Conosciamo molto bene le realtà degli ECOVILLAGGI, e se utilizzi la funzione CERCA del forum troverai altre discussioni con altrettanti interventi in merito ad argomentazioni simili. Seppur io non sia un moderatore, e non abbia quindi diritto alcuno di mettere eventuali paletti alla discussione, ti prego comunque di accettare serenamente le nostre opinioni senza essere tu a giudicarci a prescindere. Questo te lo scrivo con il massimo della serenità, ed anche con la curiosità di sapere come possa evolvere questo tuo progetto.
Avrei moltissime domande in merito a ciò, ma una su tutte: tu sei agricoltore...OSSIA...tu per vivere fai l'agricoltore come unico lavoro? ...perchè spesso c'è anche bisogno di doverlo specificare... Ti ringrazio. Ciao Tosco