Una storia per chi vuole conoscerla

Salve a tutti, mi sono appena iscritta per raccogliere qualche opinione da persone più esperte di me.
Sono reduce da un divorzio che, per quanto pacifico, ha portato un lungo periodo di tristezza nella mia vita.
Mi ero quasi rassegnata all'idea di farmi aiutare da qualche "professionista", quando l'incontro con un cavallo (un murgese di sei anni) ha cambiato completamente le carte in tavola, restituendomi quella gioia di vivere che sembrava avermi abbandonato.
All'inizio era incuriosito per il semplice fatto che gli porgevo qualche ciuffo d'erba o qualche carotina o delle mele, stando attenta a non esagerare per non squilibrare la sua dieta "ufficiale", poi, un po' alla volta, ha cominciato a manifestare sempre più affetto e bisogno di contatto. Cosa che naturalmente mi andrebbe di ricambiare!
Sfortunatamente però la bellissima creatura non è di mia proprietà né esiste la possibilità che il legittimo proprietario voglia concedermi un'amicizia più ravvicinata, neppure dietro compenso.
Ora vi chiedo; se prendessi in considerazione l'acquisto di un cavallo "tutto mio" (tra l'altro a pochi km da casa mia c'è un ottimo ricovero con paddock al coperto e sentieri di campagna a portata di passeggiata) rischierei di commettere una follia sulla pelle di una bestia innocente? Non ho pregresse esperienze, soltanto da piccolissima ho preso alcune lezioni che ho dovuto interrompere con rammarico per assecondare la volontà di mia madre; sto forse cercando il riscatto per quella passione repressa sul nascere? Sto cercando di colmare il vuoto lasciato dal naufragio del mio matrimonio o può davvero succedere che la presenza di un cavallo nella vita di una persona restituisca un po' della felicità persa?
Se non vorrete rispondermi capirò, anzi scusate per questo sfogo, ma dai post che ho letto mi siete sembrati tutti molto cordiali e disponibili.
Grazie,
L.

Che dirti?
Un cavallo è capace di grandi cose sull'animo umano in particolar modo se:
sei tu a prenderti cura di lui e non il maneggio di turno
se hai il tempo giusto per farlo
se conosci la natura e le esigenze della specie e le rispetti
se il montarlo non è il fine principale ma il modo di prolungare il tempo insieme
se qualche persona esperta ti può essere vicina e darti i suggerimenti per colmare la tua inesperienza
ma ha una grossa controindicazione, può diventare talmente piacevole e bello stare e fare cose insieme a lui che ti allontana ulteriormente dal consorzio umano
Se saprai dosare con equilibrio il fascino che esercita il cavallo può anche essere un ottimo intermediario per rappacificarsi con la comunità ed un ottimo veicolo per nuove conoscenze e nuove esperienze
In bocca al lupo

Mille pagine di un manuale non spiegherebbero meglio quello che hai sintetizzato in poche righe!
Grazie.
Mi sembra di essere sul bordo di una scogliera, so che l'acqua è splendida e pronta ad accogliermi ma nel contempo ho paura del salto!
Ce la farò?!
Intanto grazie,
L

Mmmmmmh, e mi verrebbe da ari.mmmmmmh!

Capisco, però voglio fare alcune considerazioni:

Prendere un cavallo significa assumere una responsabilità di non poco conto, sia perché si tratta di un animale ingombrante sotto ogni punto di vista, sia perché la sua gestione comporta costi e impegno quotidiano sia infine, e soprattutto, perché è un essere vivente che diventerebbe totalmente dipendente dalla nostra capacità e voglia di gestirlo.

Prendere un cavallo richiede una passione vera e comprovata, solo allora ci si può assumere responsabilmente la responsabilità dell'animale, della sua vita. Un innamoramento non basta. Troppo spesso ho visto finire l'innamoramento e complicarsi la vita della povera bestia.

Ora bisogna complicare ulteriormente le cose, perché per prendere un cavallo la sola passione non basta, come si dice la passione (quella vera) è condizione necessaria ma non sufficiente. Serve anche la capacità e la conoscenza delle sue vere necessità che vanno molto oltre lo zuccherino, la carotina o la carezza ed infine la capacità e la competenza di gestirlo da sella o da terra in ogni sua manifestazione, essere cioè nelle condizioni di controllare il cavallo per la propria, l'altrui sicurezza e per la sicurezza del cavallo.

Mi pare che tu non abbia queste conoscenza.

Però detto questo ti si potrebbe aprire un pianeta sconfinato di possibile conoscenza e conoscenze.

Comincia a frequentare qualche maneggio, avrai modo di conoscere gente, vedere cavalli, imparare a montare, valutare se l'innamoramento attuale potrà effettivamente trasformarsi in "cavallite" (malattia cronica dalla quale non si guarisce ). Ti incoraggerei caldamente ad esplorare questa possibilità. E' sempre brutto citarsi ma ti consiglierei di leggere le discussioni che trovi qui: cavalli-f17/indice-discussioni-proviamo-a-saperne-di-piu-sui-cavalli-t22208.html, ad iniziare soprattutto da questa: cavalli-f17/consigli-utili-per-avvicinarsi-al-mondo-del-cavallo-t9845.html. Reputo che tu possa trarne qualche utile considerazione.

In bocca al lupo

Chi mi ha preceduto ti ha spiegato bene il da farsi.In pratica tu hai provato la PET TERAPY, sulla tua pelle,e ti ha fatto bene. se pensi che sia questa la via x risollevarti,e riscoprire una vecchia passione sopita,frequenta un maneggio e verifica la tua nuova vecchia passione.

@gianni1:
Parole sante! Le tue considerazioni sono sensatissime e sono all'incirca le stesse che mi vado ripetendo come un mantra!
Ho provato già l'esperienza del maneggio, come giustamente suggerisce anche Pierluigi, ma la differenza percepita tra il contatto con il "mio" stalloncino conosciuto per caso e le povere bestie sottoposte allo sfruttamento mercenario è stato traumatico!
Mi sono sentita in colpa per aver contribuito a quello che a mio avviso è a tutti gli effetti uno sfruttamento legalizzato e ho giurato a me stessa che non sborserò più un centesimo per foraggiare queste attività. Lo chiamano sport, a voi sembra normale?
Per me lo sport si fa con una racchetta, con una palla, non con una creatura senziente utilizzata fino allo sfinimento.
Sicuramente vi sembrerò una radicale fanatica, ditemene pure di tutti i colori, sono pronta

Lyla ha scritto:@gianni1:
Parole sante! Le tue considerazioni sono sensatissime e sono all'incirca le stesse che mi vado ripetendo come un mantra!
Ho provato già l'esperienza del maneggio, come giustamente suggerisce anche Pierluigi, ma la differenza percepita tra il contatto con il "mio" stalloncino conosciuto per caso e le povere bestie sottoposte allo sfruttamento mercenario è stato traumatico!
Mi sono sentita in colpa per aver contribuito a quello che a mio avviso è a tutti gli effetti uno sfruttamento legalizzato e ho giurato a me stessa che non sborserò più un centesimo per foraggiare queste attività. Lo chiamano sport, a voi sembra normale?
Per me lo sport si fa con una racchetta, con una palla, non con una creatura senziente utilizzata fino allo sfinimento.
Sicuramente vi sembrerò una radicale fanatica, ditemene pure di tutti i colori, sono pronta

Mah, non vedo dove sta lo sfruttamento, se si va nei posti giusti!

un consiglio che ti posso dare io e' che se decidi di comprare un cavallo devi stare molto attenta a non prendere animali di carattere difficile e a non prendere cavalli malati che possono diventare fonte di forti spese e dispiaceri...

meglio che ti orienti verso i cavalli a sangue freddo: TPR, avelignesi, bardigiani ecc che sono tranquilli e coccoloni...

prima di comprarlo fagli fare una visitina generale da un vet, specialmente se e' un cavallo con alle spalle anni di impiego sportivo o se viene da un commerciante.

se hai intenzione di tenerlo a casa devi avere presente anche alcuni altri problemi, un cavallo da solo sta' male, deve avere almeno una capretta da compagnia, meglio ancora un'asinello, un pony o un'altro cavallo... devi avere un posto coperto dove poter tenere almeno un centinaio di pressette di fieno o 4-5 balloni... e devi vedere se nella tua zona c'e' qualche agricoltore interessato a ritirarti il letame a titolo gratuito, perche' altrimenti ne rimani letteralmente sepolta nel giro di qualche mese...

oltre a questo devi mettere in conto di perderci un paio d'ore tutti i giorni per accudirli e di dovergli dare da mangiare almeno 3 volte al giorno... zero vacanze e zero viaggi se non c'e' qualcuno che se ne occupa o qualche maneggio che te li tiene.

altra cosa: ovviamente sono da evitare stalloni e puledri sdomi, che sono soggetti riservati a cavalieri esperti.

l'ideale e' un castrone gia' addestrato e sui 10-15 anni di eta'

Ma che maneggio hai frequentato? se hai notato cavalli usati fino allo sfinimento credo sia capitata nel posto sbagliato! Aggiungo un consiglio: una volta trovato un BUON maneggio e prese le prime lezioni che ti consentono di uscire in passeggiata prova a prendere un cavallo in fida o mezza fida. Così potrai prenderti cura di lui senza accollartene l'acquisto in attesa di capire la reale passione.