07/05/2013, 21:33
31/08/2014, 8:41
31/08/2014, 9:04
TrimPride ha scritto:UN CAVALLO SPECIALE
La storia che vado a raccontare parla di un Quarter Horse, abbastanza bello morfologicamente e con una testa invidiabile.
La vicenda risale a circa 3 anni fa, ero in cerca di un cavallo da comprare adatto, eventualmente, all'ippoterapia.
Mi trovavo in vacanza con l'associazione di cui faccio parte in un agriturismo dove organizzano trecking di una o due ore.
Il padrone della struttura, nonchè mio amico, mi propone un cavallo americano, io ho sempre montato all'inglese e il mio stereotipo di cavallo era alto e possente adatto alla mia statura (1 metro e 80 per 70 kg).
La bestia in questione era alta 1 metro e 60 circa al garrese, di un bel sauro dorato con schiena e collo dritti, occhi vispi e una buona muscolatura.
Aveva 10 anni al tempo, e a parte il suo recentissimo ingresso nel mondo del trecking aveva sempre fatto gare di reining con risultati mediocri.
Il mio istruttore scambia due chiacchiere con Fabio e decide di "provarlo" per me.
Portiamo il cavallo in un campo e senza finimenti Fabio salta su al volo e comincia a fargli fare esibizioni da circo semplicemente usano gambe e voce.
Poi passa in mano al mio istruttore che lo "testa" per vedere le sue reazioni agli oggetti in movimento e ai rumori forti, infatti mise la carda a terra e cominció a girargli intorno battendo le mani e ad agitarle.
Il cavallo rimase impassibile, poi controlló il suo stato di salute.
Fabio ci aveva avvertiti di una fiaccatura sulla schiena risalente all'ex proprietario e di un segno di corda attorno al nodello del posteriore destro.
Discussero di varie sue turbe, infatti, a causa di una vecchia incordatura, il cavallo odiava essere tirato verso il basso e una sola pressione all'altezza del sovraccapo lo trasformava da docile cavallino-statua a furia scatenata pronto a trascinarti come un aratro.
Rimasi a guardare l'animale e i due uomini fuori dal campo con i miei dubbi in testa, era bello, ma era il cavallo giusto per me?
Sapevo che se avessi dato in uso il cavallo all'associazione non avrebbe dovuto superare il metro e 60 e di ottima indole (e questa descrizione ben si allontanava dal sella italiano che avevo adocchiato in quel periodo).
Roby mi chiamó in campo e mi disse "sali".
Io non dico mai di no ad una cavalcata, infatti salii in volteggio e cominciai a camminare nel campo a pelo con la longia appoggiata al collo, era tranquillo e ubbidiente, rispondeva benissimo allo spostamento di peso, alla pressione e le mie mani rimasero immobili all'altezza del suo garrese.
Mi misi a trottare e galoppare e alla fine della prova riportai il cavallo al centro e scesi a guardarlo. Non aveva addosso una goccia di sudore, nonostante avessi montato per un ora da mezzogiorno all'1 e fosse agosto.
Durante tutto il tempo nessuno aveva menzionato il suo nome, mi avviai verso Fabio e Roby col cavallo libero che mi seguì.
"Come si chiama?"
Domandai interrompendo un discorso.
Fabio si grattó la testa e ci pensó un attimo
"Ha un nome inglese....Gay Pride, no! TRIM PRIDE!"
Roby scoppió a ridere e si rivolse a me "se ti piace, portiamo a casa GAY PRIDE"
(A distanza di poco mi studiai la sua genealogia, infatti aveva un corredo genetico niente male e il none che spiccava tra tutti nel documento era PEPPER PRIDE, ossia il nonno paterno)
Non diedi una risposta subito, ci pensai per 2 notti e alla fine fu un si.
Non so perchè ma quel cavallo americano, con 10 anni di monta western alle spalle e un paio di turbe mentali mi convinse che avevo smesso di cercare.
Lo portammo a casa una settimana dopo e senza sforzo venne convertito da cavallo da reining mediocre a ottimo cavallo da ippoterapia, paziente ed equilibrato, e un buon cavallo "all'inglese".
Infatti lavorava bene in campo, salticchiava e se la cavava pure nel cross country.
La sua testa era divisa in tre, serio e paziente con bambini disabili in groppa, energico e generoso nel lavoro a sella con me e totalmente fulminato appena si rendeva conto di essere legato ad uno steccato senza possibilità di fuga.
A distanza di 3 anni di pazienza e amore, Trim ha abbandonato l'ippoterapia, ma ha superato ogni mia aspettativa concludendo la metamorfosi e diventando un cavallo elegante e leggero nel dressage, rimane tutt'ora un mediocre saltatore e un compagno di cui non potrei mai e poi mai fare a meno. Turbe comprese!
31/08/2014, 23:58
04/12/2014, 16:45
04/12/2014, 16:55
04/12/2014, 17:24
04/12/2014, 22:29
gianni1 ha scritto:Vai a bruciare un giogo!!! E l'altra? Sempre marchigiana, o così mi diceva mio nonno (1888-1975), se pianti una noce, quando il tronco raggiunge la circonferenza della tua testa è arrivata la tua ora...
La noce è molto lenta a crescere
04/12/2014, 22:41
20/01/2016, 15:33
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