che ne dite, un collare al posto delle redini?.....

http://www.youtube.com/watch?v=bx-z_SRRddA" target="_blank" target="_blank

http://www.youtube.com/watch?v=eHaEzGz0HeE" target="_blank

I cavalli penso sarebbero daccordo!
Ciao,
Marco

guardate al minuto 1.45 .....

http://www.youtube.com/watch?v=yqPENgKP ... re=related" target="_blank

Che dire, se non chapò!!!

Ci vogliono tecnica, ma soprattutto grandi cavalli, alcuni ce l'hanno nel DNA la "vocazione" ad essere disponibili e collaborativi, altri meno, altri per niente.

Quelli che ce l'hanno nel DNA sono veramente rari, almeno nella mia esperienza, e se ne capita uno si è veramente fortunati. Anzi, se va bene, una persona normale, cioè che non fa l'addestratore e per cui gli capitano decine di cavalli per le mani, quindi uno a cui capitano un pò di cavalli, non tantissimi, ne può capitare uno nella vita.

ecco allora quale potrebbe essere il problema delle razze autoctone.... non hanno, di solito, queste attitudini nel DNA....?
ma da quello che si vede su Youtube, mi sembra che, all'estero, ci sia una gran quantità di cavalli (dai pony ai quarter e via dicendo...) che hanno invece queste caratteristiche....
Forse, in Italia, abbiamo pochi addestratori degni di questo nome.....
In compenso (senza fare di tutta l'erba un fascio e con tutto il rispetto per chi lo merita) pare ci sia molta gente di cavalli che possiede poche conoscenze e molta presunzione.....
o no?

Gianni ciao, non condivido il discorso razza = addestramento, è molto più coretto parlare dei tempi delicati ad educare un cavallo.
Possiamo dire che per discorsi morfologici ci sono razze più o meno sportive ecc, ma la mente è da valutare nel singolo cavallo (qui e come il discorso cani, fare la classifica delle razze pericolose ci sta, ma nell'elenco non vedo mai annoverati alcuni padroni incluso il sottoscritto).

Io cambio pascolo alla mia maremmana senza nulla, salgo in groppa e mi sposto (quando era più giovane mi tenevo per la criniera ora non serve più.... non voglio pensarci....) uso solo vai e wow.
Ovvio se era una razza estera VENIVA RIPORTATO NEGLI ANNALI

(battutaccia accetto la censura, questi amanti delle cose estere metto in discussione anche loro??!! quindi se beccano la moglie con un uomo americano la comprendo perché andava a letto con uno migliore )

P

'non condivido il discorso razza = addestramento, è molto più corretto parlare dei tempi delicati ad educare un cavallo'

Caro Paolo, io penso proprio che sia quì la questione, al di là della razza e dell'attitudine..... Quanto tempo siamo disposti a dedicare all'addestramento? E, in generale, quali e quante conoscenze si hanno? Nel web si può 'tastare' la situazione...Ci sono personaggi che definiscono il loro operato Alta Scuola. Guarda i loro siti, i loro video... Non è quella la cultura equestre...e i fatti (e i confronti), purtroppo, lo dimostrano! Bisognerebbe ripartire, come ovvio, con una buona educazione equestre di base, ma fin quando in questo Paese il cavallo lo si vuole solo mettere nel 'redditometro', la vedo dura...

Ragazzi, condivido. Ci sono si razze più collaborative di altre in linea generale. Però credo che la disponibilità attenga più al singolo soggetto, indipendentemente dalla razza, forse dipende anche dai "tempi concessi" per l'apprendimento, che sono diversi da soggetto a soggetto, e la diversità è spesso legata lle condizioni di allevamento, il cavallo brado fino a tre anni necessita di tempi più lunghi e di maggior gradualità, il cavallo scuderizzato a 6 mesi avrà bisogno di meno tempo.

Io sono fortunato, Il mio Delfino lavora senza redini in mezzo ad altri cavalli senza avere avuto particolari lavori di addestramento. L'ho domato io e ad un certo punto ho percepito che le redini non erano indispensabili, ho provato a toglierle lui andava come se le avesse, abbiamo fatto fiere, in mezzo a cavalle in calore, saltato tronchi ecc senza redini.

Metto un paio di foto a testimonianza scattate in fiera a Verona nell'arena di Italialleva con altri cavalli, ed è uno stallone

Io quel cavallo lo amo!

Gianni ciao, altra cosa importante da dire però che domare bene un cavallo ha un costo in tempo, e il tempo e sempre associato al denaro, quindi più tempo dedico ad un cavallo, più questo dovrebbe avere valore in caso di vendita, e purtroppo le razze autoctone (citate da te, scusa la premessa non voglio sembrare un folle invasato Italico) non hanno il giusto riconoscimento sul mercato per mancanza di cultura e scarsa remunerazione speculativa.
Il mercato è pilotato da alcune categorie (il prezzo si determina in base alla domanda offerta non la razza) molti acquistano argentini (a mio avviso ottimi cavalli sono delle ruspe)a prezzi di partenza di 300/500 euro escluso il trasporto, aggiungendo il trasporto il prezzo cadauno varia dai 500/800 euro fino a mille per casi di vaccini e visti doganali, ma 1000 euro sono rari casi, questi cavalli sono domati bene (poi possiamo discutere della doma argentina, ma non è questo il topic) e si riescono a collocare a prezzi di 2500 euro a salire, quindi margini altini.......
Gli Argentini possono essere paragonati al FREIBERGER (non metto razze Italiane), razza selezionata con cura e passione nei cantoni... Però il prezzo di acquisto di questi ultimi è decisamente più alto e i cavalli sono similari, secondo te chi ha interesse a divulgare questa razza????
Il mercato dei cavalli e da sempre veicolato da persone che vivono il mondo equestre come business
(non dobbiamo generalizzare), la scarsa educazione o cultura equina e altri fattori legati ad ambienti agiati, fa scattare la molla redditometro.....
Paolo

Caro Paolo, rischiando ormai di andare O.T.... nelle campagne della Svizzera, Francia, Germania, Austria, Paesi Bassi, Gran Bretagna, Irlanda (e cioè limitatamente a quanto ho visto con i miei occhi) praticamente ogni cascinale ha almeno la sua fattrice.
Già questo significa 'cultura equestre'...
In Italia, al nord, se parli di cavalli agli agricoltori (soprattutto in zona risaie)...scappano! Non so in altre zone, ma dai dati della Federazione Italiana Sport Equestri i numeri sono quasi ridicoli, rispetto ai paesi che ho citato prima.
Per arrivare a 'guidare senza redini' in modo competente e non occasionale, bisogna prima 'ripopolare' un bel po' di più la popolazione equina e, di conseguenza, chi si avvicina e si dedica (anche solo a tempo parziale) ai cavalli...