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Re: resterà qualche razza italiana al 100 % ??!!!

18/09/2009, 19:59

ciao
posso chiedervi di spiegarvi un po meglio sulla questione del cavallo del Delta?
mi avete incuriosito.
ciao

Re: resterà qualche razza italiana al 100 % ??!!!

18/09/2009, 20:51

Ho segnalato oggi, alle 14,22, a metà della pagina 4 di questo dibattito, un mio articolo on line intitolato "La zootecnia italiana nel 2006. Razze, storia e geografia" (in Rivista di agraria, n. 17/2006), che mi sembra molto attinente anche all'argomento di questa discussione.

Qualcuno dei gentili utenti desidera esporre il proprio punto di vista in merito ad esso?

Re: resterà qualche razza italiana al 100 % ??!!!

18/09/2009, 21:31

Gentile GMF
ho riletto con piacere l'articolo che mo sa avevo già letto tempo fa.
Credo che le tesi che ho esposto nel messaggio che precede il suo si coniughino perfettamente (mi corregga se così non fosse) con le sue.
A rileggeci
Ciao

Re: resterà qualche razza italiana al 100 % ??!!!

18/09/2009, 21:55

E' proprio così, gentile Giuseppe Acella. Ho letto con piacere il suo odierno messaggio delle 13,35.

E' ora di riportare in auge, nel nostro paese, le razze di animali domestici più antiche e più prestigiose attraverso scrupolose ricerche storico-genealogiche sul loro passato, con particolare riguardo al contesto naturale ed a quello socio-culturale in cui sono nate e si sono evolute.

Re: resterà qualche razza italiana al 100 % ??!!!

18/09/2009, 22:10

Gentile Gmf, un conto è riportare in auge le razze attraverso incroci mirati e studi di genealogici, un altro incrociare tutto con tutto per fissare i caratteri, il recupero su dati storici credo e spero sia la strada che si voglia intraprendere.
Precisando che la razza è una ricostruzione......

Asieneria il cavallo del delta non esiste è il Camargue che è stato messo sul delta del Po in semi libertà come il camarque in Francia.
http://www.cavallicamargue.it/

Re: resterà qualche razza italiana al 100 % ??!!!

18/09/2009, 22:50

Condivido il suo punto di vista, gentile Paolo.

Il recupero (genealogico e morfologico) di un'antica e prestigiosa razza cavallina comporta, innanzitutto, un lungo, faticoso lavoro di ricerca e di studio di fonti storiche che permettano di definirne il più precisamente possibile l'area geografica di origine, la morfologia, l'attitudine e la denominazione tradizionale. Partendo da tale base, si può procedere ad una meticolosa indagine sul territorio per individuarvi i soggetti - portatori in tutto od in parte dei caratteri descritti e/o raffigurati in passato - dei quali sia possibile "tracciare", anche parzialmente (purchè validamente) le ascendenze.

Questo è, a mio avviso, un primo approccio metodologico da considerare attentamente.

Re: resterà qualche razza italiana al 100 % ??!!!

19/09/2009, 11:07

Ritornando al tema iniziale,credo che attualmente si possono classificare le razze equine italiane in:

1)Razze ufficialmente aperte all'incrocio con le altre.( Italiane e non ).
2)Razze con evidenti caratteristiche morfologiche modificate in poco tempo per via di incroci fatti in modo abusivo.
3)Razze con bassissimo indice demografìco, alto tasso di consanguineità e scarsa attendibilità dei dati genealogici.
4)Razze di giovane costituzione, quindi propense ad un miglioramento entro razza, con un medio tasso di consanguineità e spesso un spiccato polimorfismo.
5)Razze allevate in purezza, con una selezione avanzata e elevata attendibilità dei dati genealogici.
6)Razze estitnte.

Potrbbe andare bene come classificazione?

Re: resterà qualche razza italiana al 100 % ??!!!

19/09/2009, 14:24

Gentile Murgese, occorre innanzitutto tenere presente il significato del vocabolo "razza". Questa è, secondo il "Vocabolario della lingua italiana" di Nicola Zingarelli, "L'insieme degli individui di una specie animale o vegetale che si differenziano per uno o più caratteri costanti e trasmissibili ai discendenti da altri gruppi della stessa specie".

Partendo da tale definizione, conviene rivedere l'elenco da lei proposto.

Re: resterà qualche razza italiana al 100 % ??!!!

19/09/2009, 15:43

A mio parere, si può stabilire, seguendo il criterio storico-cronologico, una prima divisione delle razze cavalline in: antiche (considerando tra di esse anche quelle oggi definite "autoctone"), moderne e contemporanee.

Re: resterà qualche razza italiana al 100 % ??!!!

19/09/2009, 18:46

Ritornando al tema iniziale,credo che attualmente si possono classificare le razze equine italiane in:

1) Derivati/Razze ufficialmente aperte all'incrocio con le altre.( Italiane e non ).
divertiamoci un po.... chi ci mettiamo??
2) Derivati/Razze con evidenti caratteristiche morfologiche modificate in poco tempo per via di incroci fatti in modo abusivo.
divertiamoci un po.... chi ci mettiamo??
3)Derivati/Razze con bassissimo indice demografico, alto tasso di consanguineità e scarsa attendibilità dei dati genealogici.
divertiamoci un po.... chi ci mettiamo??
4)Derivati/Razze di giovane costituzione, quindi propense ad un miglioramento entro razza, con un medio tasso di consanguineità e spesso un spiccato polimorfismo.
divertiamoci un po.... chi ci mettiamo??
5)Razze allevate in purezza, con una selezione avanzata e elevata attendibilità dei dati genealogici.
6)Razze estinte.

Fatto l'elenco poi con quale nome le vendiamo??? e con quale storia ???? e che origine Geografica se in alcune ce di mezzo non il mare ma L'oceano?????



Gianni cosa intendi che cavallo hai???? potrei non averne e amare i cavalli , ma non è cosi ho vari cavalli, la mia invendibile è una Maremmana di 29 anni acquistata quando aveva 2 anni presso l'incremento Ippico di Pisa.
Ps non posto la foto sono non geloso di più.....

Saluti Paolo
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