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Razze, storia e geografia.
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alessiozanon
Sez. Polli
Iscritto il: 05/05/2008, 12:36 Messaggi: 3626
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Davvero molto affascinante. Avevo un altra curiosità. Di che colore nascono questi cavalli ? Esistono modificazioni nella distribuzione dei colori col progredire dell'età? Ci sono delle variabili a sede fissa. Tipo balzane o stelle in fronte o questo colore ne è privo naturalmente. Ancora grazie per le interessanti informazioni. Provo a cercare qualche foto di questo colore per evidenziarne la bellezza ed eleganza. Saluti a presto Alessio
_________________Dobbiamo avere più coraggio di guardare la realtà, così ci farà meno paura. Alessio Z.
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18/10/2008, 10:38 |
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asineria
Sez. Asini
Iscritto il: 09/08/2008, 21:39 Messaggi: 813 Località: Stornarella (Fg)
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Gentil'Uomini e Gentil Donne di questo forum mi fa piacere che la discussione sia rientrata nei toni consoni al livello dei temi trattati anche perchè se ciò che viene sostenuto da altri non ci vede completamente o perniente concordi non è detto che non sia fonte di riflessione ed arricchimento e se i cardini delle nostre conoscenze vengono messi in discussione tanto meglio!
Caro Alessio Zanon a proposito dei murgesi grigio ferro testa di moro provo a risponderti in base alle mie conoscenze: non so che mantello abbaino da piccoli ma di sicuro ai fini dell'approvazione non devono avere segni di colore diverso dal nero(testa di moro) su testa ed estrmità(dal ginoccho in giù); coda e criniera con crini prevalentemente(o esclusivamente) neri. Ho visto tempo fa un magnifico stallone Murgese con questo mantello scartato fin dalla prima rassegna quindi ad un anno e non riuscivo a capirne il motivo, visto che era s t u p e n d o, fino a quando non ho sollevato il ciuffo sulla fronte li sotto c'era una chiazza grigia che ne ha determinato l'esclusione e così a 3 anni perfettamente domato sia montato che attaccato è stato venduto a € 1.300 (chi lo ha acquistato è come se avesse fatto 6 al superenalotto).
GMF mi corregga se sbaglio e mi dica ha notato anche lei che il mantello morello zaino dei murgesi è più un baio scuro all'ennesima potenza, che si scurisce ulterirmente con la maturazione del soggetto, che un nero vero e proprio? A rileggervi.
p.s.: mi raccomando: pacatezza. Noblesse Oblige.
_________________ Giuseppe Acella
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18/10/2008, 12:42 |
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GMF
Iscritto il: 15/09/2008, 14:04 Messaggi: 573
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Gentile Alessio Zanon, alla sua prima domanda preferisco rispondere, ancora una volta, con le parole di Maurizio Silvestrelli.
"Gli allevatori testimoniano che il puledro - che poi diventerà grigio ferro testa di moro - nasce scuro e dopo la caduta del primo pelo, evidenzia peli bianchi ai fianchi, il mantello si definisce nel giro di poco tempo, assumendo il carattrere che conserverà da adulto. Non c'è, cioè, il graduale schiarimento che si osserva nel tempo e con l'età quando si parla di ingrigimento acquisito."
Alla sua seconda domanda ha già risposto il gentile Giuseppe Acella, al quale faccio presente che, nella maggior parte dei casi, lo schiarimento del manto "morello" verso il baio accade, nella stagione estiva, ai murgesi i quali abbiano trascorso la maggior parte delle ore diurne in ampi recinti ("vignali") privi di alberi, anziché nei fitti boschi di leccio, fragno e roverella nei quali si è soliti ripararli dai raggi del sole. In ogni caso, con l'arrivo dell'Autunno, i mantelli dei murgesi riprendono la tonalità stabilita dallo stardard.
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18/10/2008, 16:26 |
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asineria
Sez. Asini
Iscritto il: 09/08/2008, 21:39 Messaggi: 813 Località: Stornarella (Fg)
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GMF ciò che mi ha risposto è esattamente quello che ho potuto osservare dal vivo sui miei cavalli. vorrei aggiungere che lo schiarimento del mantello morello avviene nella parte superiore per le cause da lei citate mentre nella parte inferiore lo schiarimento è spesso riscontrabile in soggetti custoditi in stalla, per effetto della lettiera bagnata dall'urina. A rileggerci
_________________ Giuseppe Acella
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18/10/2008, 18:50 |
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Beatrice
Iscritto il: 13/06/2008, 21:49 Messaggi: 76 Località: Firenze
Formazione: Laurea Scienze delle Produzioni Animali
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Buongiorno asineria, mi permetto di rispondere alla tua domanda riguarda i cavalli dal manto pezzato. Il Paint Horse è una razza americana, oramai iffusa in tutto il mondo. Su questi cavalli è stata fatta una lunga selezione genetica, per ottenere soggetti dal manto pezzato. In tal proposito puoi trovare un mio articolo, di qualche tempo fa, che ho scritto su sito http://www.rivistadiagraria.org. Il TPR di tipo brachimorfo, è stato selezionato per portare grossi carichi, e la sua testa grossa serve per bilanciare lo sforzo del traino. Le narici sono strette, perché vivendo in luoghi freddi, inala aria gelida, e non gli vengono certo richiesti lunghi sforzi anaerobici! Gli zoccoli sono grossi e larghi: non si può permettere di scivolare sul ghiaccio, ed è meglio per lui tenere i piedi bene saldi per terra! Il corpo è corto, perché le reni lunghe diminuirebbero la sua capacità di sopportare i carichi. Sia la groppa che il petto sono ampi e muscolosi: è un cavallo forte, possente, definito “a sangue freddo” per il suo temperamento calmo e apparentemente impassibile, molto utile in passato per portare carichi pesanti, oggi giorno è apprezzato solo dai veri estimatori, che ne sanno apprezzare le doti, sia fisiche che caratteriali. Ho notato, con piacere, che ultimamente, su questo forum, scrivono persone molto esperte e preparate, e spero di non aver "abbassato" i toni dei dibattiti che, sino ad adesso, ho letto con molto interesse! Beatrice
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20/10/2008, 9:36 |
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GMF
Iscritto il: 15/09/2008, 14:04 Messaggi: 573
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Gentile Beatrice, il suo intervento non solo non ha "abbassato" i toni di questa discussione ma ne ha ampliato la portata quanto al numero ed all'importanza delle razze in essa trattate. Grazie.
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22/10/2008, 12:32 |
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asineria
Sez. Asini
Iscritto il: 09/08/2008, 21:39 Messaggi: 813 Località: Stornarella (Fg)
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Gentilissimi amici di questa discussione vedo con dispiacere che gli interventi languono (anche io ho scritto poco ultimamente) Propongo un nuovo argomento o meglio un'altra razza da trattare "Cavallo Pentro" questo mese "il mio cavallo" ha pubblicato un bell'alrticolo a questa interessante razza ma l'articolo se pur bello e corredato di foto molto suggestive non è dei più esaustivi. Quindi partiamo: Che parentela o affinità c'è tra questi cavalli e gli altri del centro sud italia (maremmani, murgesi, e razze piccole laziali)? chi più ne ha più ne scriva GMF credo che anche questa razza sia stata indicata da lei tra quelle utili al recupero del CN A rileggerci Giuseppe Acella
_________________ Giuseppe Acella
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31/10/2008, 22:20 |
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GMF
Iscritto il: 15/09/2008, 14:04 Messaggi: 573
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Grazie, gentile Giuseppe Acella, per avere ridato ossigeno a questa discussione.
Ritengo che i cavalli del Pentro siano da impiegare nel lungo lavoro per il recupero del Corsiero Napolitano, purché sia possibile riscontrare nelle loro genealogie tracce documentate degli stalloni murgesi (della linea di Nerone) e Persano-salernitani (discendenti da Giacobello) utilizzati in Molise tra la fine degli anni Venti e la fine degli anni Sessanta del secolo scorso.
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31/10/2008, 23:35 |
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GMF
Iscritto il: 15/09/2008, 14:04 Messaggi: 573
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Due brani tratti dalla "Memoria di Angelo Avv.to Salini Sotto-Segretario di Prefettura, sulle condizioni dell'agricoltura e della classe agricola nel circondario di S. Severo". (1879).
"Tra le razze equine che popolano il tenimento di S. Severo, per importanza e valore industriale e zootecnico, primeggia quella di Del Sordo Carlo fu Giuseppe. Comunque l'esteriore accennasse un tipo tutto tedesco siccome razza forte e tarchiata, e di metri 1,50-1,60 di altezza, pure quel sangue in essenza risulta da incrocio Anglo-arabo. Codesta razza addimostra le parvenze eleganti e sorprendenti. La testa profilata e delineata secondo vogliono illustri ippofili esprime una vivacità ed una intelligenza tutta squisita. Il collo mobile e svelto; il corpo ben tornito la groppa tarchiata e scanalata costituiscono regioni ben sostenute da estremità robuste, asciutte ed inappuntabilmente situate negli appiombi."
"La razza Mascia e Masselli à sua origine da stalloni affatto italiani, che il più delle volte scelgonsi dalle razze proprie. La testa montanina e la groppa da mulo sono scomparse. L'altezza non è meno disprezzabile. In essa predomina la resistenza alla celerità."
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02/11/2008, 15:25 |
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GMF
Iscritto il: 15/09/2008, 14:04 Messaggi: 573
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Da "Osservazioni sullo stato attuale dell'agricoltura e della classe agricola nel circondario di Bari, esposte alla Onorevole Giunta per l'Inchiesta Agraria", a cura di Sabino Fiorese. (1879).
"Nella intera regione barese conservasi ancora in certa guisa l'antico tipo del cavallo pugliese, peggiorato in parte oggidì dall'inopportuno incrociamento dei piccoli cavalli dalmati che s'importano da mercanti greci."
Da "L'organismo agrario del circondario di Altamura", a cura di Luigi Netti. (1879).
"Il Circondario non manca di buone razze di cavalli, ma son tenute del pari al pascolo libero, notte e dì, all'aperto e senza ricovero di sorta. Tuttavia per la bontà delle cavalle e dei riproduttori, in Altamura, Gravina, Noci ed anche in Santeramo possonsi avere puledri pregiati per forma per mantello e per resistenza al lavoro. I cavalli poi hanno una grande attitudine al tiro forte ed alla sella."
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02/11/2008, 15:57 |
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