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Razze, storia e geografia. 
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Sez. Polli
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Iscritto il: 05/05/2008, 12:36
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Ricollegandomi ai messaggi precedenti di Asineria, Mario e GMF , vi spiego brevemente il mio punto di vista sull'argomento.
Pur accettando il fatto assodato che molte razze sono cambiate nel tempo , altre ,rimanendo costante l'ambiente e la tecnica di allevamento, si sono conservate pressochè intatte per secoli.
Mi riferisco per fare un esempio al bovino Pontremolese, come pure alla stessa Podolica (Pugliese) oggetto delle nostre discussioni in un altro post.
Questo processo conservativo come potete intuire è più spiccato nelle razze che non hanno subito forti spinte selettive ( ovini, caprini).
Per ciò che concerne le ricostituzioni di razze anche io non sono contrario pur tuttavia faccio un distinguo.
Si ad operazioni chiare, incroci mirati ,incroci di ritorno, selezione, formazione di gruppi di monta ecc ecc.
No a ciarlatani che sulla base di una foto estera di una razza estera resuscitano razze che vivono solo nel mondo virtuale e nelle bugie che pronunciano.
( mi riferisco in particolare modo all'ambiente avicolo dove l'Italia ha purtroppo il primato delle contraffazioni di razza).

Con il rigore e la costanza di molti allevatori il patrimonio nazionale di razze faticosamente continua ad esistere e si vedono i primi timidi segni positivi.
Bisogna continuare ad insitere e vigilare su certi " furbetti" che tentano il colpo alla faccia della Biodiversità vera........
Saluti Alessio

_________________
Dobbiamo avere più coraggio di guardare la realtà, così ci farà meno paura. Alessio Z.

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02/10/2008, 8:02
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Sez. Asini
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ciao
Mario grazie per il bellissimo intervento che mi trova completamente d'accordo.
Vorrei però fare una precisazione: il tentativo di recuperare razze estinte, lì dove è possibile sia per la presenza di discendenti in razze affini sia per la reperibilità di documentazioni attendibili, se non dettato da logiche di mercato puramente speculative, può essere un modo per conservare, anche in questo settore un'identità culturale che non è ottuso localismo ma semplice amore per la propria terra. Io, come ho già scritto, ho una piccola fortuna, mio padre possiede (non so per quanto tempo ancora, visto che non ne apprezza il valore storico) due cavalle Murgesi, che a quanto appurato in questo forum nel continuo scambio di infomazioni con GMF, sarebbero discendenti del Cavallo Pugliese della Piana, questa informazione non ha nessun valore economico ma mi infonde la speranza che non tutto sia perduto e che le scellerate scelte, fatte nella mia provincia, in tutti gli ambiti economici non sono riuscite a distruggere tutto in nome dell'interesse economico contingente. Questo ovviamente non deve spingere ad un recupero a tutti i costi del Cavallo della Tavoliere o di altre razze ma al recupero di infomazioni e di consapevolezza al fine di apprezzare il valore intrinseco delle cose e delle persone (scusate la divagazione) io se gurado un cavallo nero non vedo solo un cavallo nero ma quello che storicamente ha rappresentato e se guardo una persona nera non mi incuriosisce ne mi spaventa il suo colore ma ne apprezzo la storia e la cultura.
Questo gruppo di discussione diventa sempre più interessante.
Ciao
Giuseppe

_________________
Giuseppe Acella


02/10/2008, 11:10
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Ancora grazie, gentili Mario, Alessio Zanon e Giuseppe Acella, per i loro sostanziosi contributi a questa discussione, che diventa di giorno in giorno più stimolante.

Come loro hanno potuto apprendere dalla lettura del sito http://www.cavallodellemurge.it , da alcuni anni a questa parte viene attuato un progetto di recupero genealogico e morfologico che mira alla ricostruzione del Corsiero Napolitano dei secoli dal XV al XVIII attraverso incroci di ritorno tra alcune ben individuate linee di sangue in razze e popolazioni cavalline riconosciute come "eredi" di un patrimonio genetico di grande valore storico e zootecnico.

Sarei felice di conoscere le loro opinioni su tale progetto, nonché gli eventuali loro suggerimenti per renderne più efficace la realizzazione.


03/10/2008, 0:09
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ciao
accolgo l'invito di GMF sul Corsiero Napolitano e rilancio invitandovi a visitare http://www.agraria.org/equini/kladruder.htm. Se i due capostipite di questa razza sono "Napolitani" e non "Napoletani" (Zanon illuminaci) come riportato nella scheda, credo che seguendo la logica degli incroci di ritorno con il lipizzano si potrebbe utilizzare anche il kladruber e le linee di sangue lipizzano discendenti da stalloni kladruber per il recupero del CN.

Chiedo un parere a tutti voi (GMF, Mario, Stefano e chiunque volesse partecipare) secondo voi, a titolo di puro esercizio ed esempio di come si procede negli incroci di ritorno:

dato che alcuni soggetti Murgesi discendono da Tarquinio il Superbo (Cavallo Pugliese del Tavoliere ) ed in particolare i discendenti di Appio (figlio di Toscanella da Tarquinio il Superbo... Giusto GMF?), questa linea di sangue è attualmente presente in razza con i figli di Brennero (20 anni ancora perfettamente operante ed in forma l'ho potuto visitare a Maggio in piena attività) e Sallustio se si operassero accoppiamenti tra soggetti di queste due famiglie i prodotti si potrebbero considerare, anche se solo da un punto di vista storico, un primo passo per un recupero genealogico del C.P.T.?
A rileggervi
Giuseppe

_________________
Giuseppe Acella


04/10/2008, 11:26
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Devo ritenere o no, gentile Giuseppe Acella, che il suo "rilancio" sia derivato da una sua opinione favorevole al progetto sul CN da me indicato?

Non reputo necessario, nella prima fase dell'attuazione di tale programma, un ricorso - quantunque minimo - all'incrocio con il Kladruber, essendovi già, nella genealogia della fattrice lipizzana Acquaviva 2002, la presenza della "famiglia" maschile dei Maestoso. Credo piuttosto che, almeno per quanto concerne le razze murgese e pugliese del Tavoliere, si debba procedere ad una lunga e meticolosa esplorazione dei relativi registri anagrafici per individuarvi altre residue tracce di riproduttori "salernitani migliorati" e Persano discendenti dal famosissimo Giacobello, sempre che - sia ben chiaro a tutti - si possa giungere fino ai giorni nostri con il supporto di un'ineccepibile documentazione storico-genealogica.


04/10/2008, 14:23
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Devo correggermi. Il termine "altre", al terz'ultimo rigo del mio precedente messaggio, va sostituito con "eventuali".


04/10/2008, 14:27
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ciao GMF
il mio rilancio è sicuramente legato alla mia simpatia per il recupero del CN sia per ragioni territorialiste sia perchè credo che questo recupero esalti essenzialmente i caratteri che i nostri cavalli hanno ereditati dal cavallo berbero nei confronti del quale viene perpetrata da secoli un'ingiusta censura a favore dell'arabo. Devo, inoltre, aggiungere che le pochissime foto che ho visto di LiberaNapolitana lasciano ben sperare in un risultato di buona qualità, a tal proposito mi piacerebbe avere qualche altra foto e informazione come per esempio in quale allevamento si trova la cavalla oggi e se è possibile andare a vederla di persona.
Riguardo al Cavallo Pugliese del Tavoliere la cosa che vorrei sapere e se in un'ottica di preservazione di quello che rimane della genealoggia di questa razza all'interno della razza Murgese sia opportuno procedere alla riunificazione in alcuni soggetti delle due famiglie della linea di sangue di Nerone cosa per altro accennata anche da lei per quel che riguarda il CNC. Credo che sia anche economicamente meno rischioso di altri incroci visto che comunque i prodotti sarebbero al peggio Murgesi selezionati...
A rileggerci
Giuseppe

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Giuseppe Acella


04/10/2008, 18:47
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Gentile Giuseppe Acella, la ringrazio di avere tempestivamente manifestato la sua "simpatia" verso il progetto di cui mi occupo.

Ho dato disposizioni affinché la foto di profilo della testa di Liberanapolitana CNC 2005/01 - che è di proprietà della mia famiglia e sta per essere trasferita dall'Abruzzo al Lazio - ora visibile nel sito http://www.cavallodellemurge.it , sia sostituita, possibilmente entro oggi, da un'altra più espressiva.

Quanto all'incremento, in singoli cavalli murgesi, della componente di sangue Nerone-Conte di Conversano, posso risponderle che vi sono già alcuni soggetti nei quali essa è ben rappresentata tanto nelle genealogie paterne quanto in quelle materne.

A mia volta, le chiedo di farmi conoscere cortesemente i nomi ed i numeri di marchio a fuoco (o di microchip) delle sue murgesi.


05/10/2008, 9:45
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Mi è stato comunicato che, purtroppo, non sarà possibile sostituire entro breve tempo la fotografia della testa di Liberanapolitana CNC 2005/01 attualmente visibile nel sito http://www.cavallodellemurge.it .


05/10/2008, 22:10
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ciao GMF
le mie murgesi si chiamano:

Vixen (da Brennero e Firma da Velino e Querela da Lambro) approvata fattrice con punti 71 questa cavalla ha delle forme molto eleganti che ricordano i cavalli berberi nevrile, potente, agile e resistente somiglia molto al padre e poco al fratello Paisiello, unico difetto è che è poco socievole (volevamo farla coprire dal nostro stallone martina franca, Turbo da Lepanto, per produrre un mulo martinese documentato ma lei pur andando in calore non ha neanche fatto avvicinare l'asino)

Vedina (da Brennero e Dischetta da Rodano e Tessale da Orvieto) da approvare quest'anno visto che l'anno scorso era in leggero ritardo con l'altezza ora abbondantemete nei limiti, a differenza dell'altra questa è più tozza collo più corto e meno disteso, testa montonina, groppa breve e meno tonda dell'altra con un carattere più docile e socievole tanto che già da parecchio tempo si fa montare sia in maneggio che in passeggiata

entrambe del 2005

purtroppo i numeri di matricola non li ho sottomano mentre le stò scrivendo.

per quanto riguarda il CNC ed in particolare LiberaNapolitana ora che ha quasi 4 anni come procederete, con quale stallone la feconderete? come si sta sviluppando(ippometrici)? rispetta le vostre aspettative?
A rileggerci
Giuseppe

_________________
Giuseppe Acella


06/10/2008, 14:04
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