Gentile Giuseppe Acella, Throne Fusillo Paisiello 750/2003 (da Paisiello e Mirandanapolitana) e Tolosa Fusillo Paisiello 749/2003 (da Paisiello ed Irma) hanno generato una puledra davvero bella e tipica, nata a Masseria Croce Grande nel 2007. Unveronapolitano 817/2004 (da Paisiello ed Allodola), impiegato a Masseria Tagliente con figlie di Paisiello (Unabellanapolitana, Unabravanapolitana ed altre) ha prodotto, quest'anno, puledri interessanti. Per Liberanapolitana è stata programmata una monta da parte di un figlio di Paisiello.

Purtroppo, è vero che negli attuali cavalli Persano e salernitani vi è una percentuale eccessiva di sangue inglese. Pertanto, sto limitandomi ad un approfondimento delle mie indagini genealogiche sulle due razze, alla ricerca di legami, siano pure assai tenui, con il Persano creato dai Borbone di Napoli.

Perché non prova a prendere in considerazione la razza lipizzana (http://www.lipizzaniconversano.com) per l'acquisto di una fattrice Conversano?

Gentile Beatrice, alla domanda da lei postami - nella discussione sul tema "Perché 'podolica'?" - circa l'opportunità di mantenere i nomi tradizionali anche per le razze cavalline rispondo affermativamente, purché il mantenimento od il recupero di essi poggi su elementi documentali di indiscutibile validità.

[circa l'opportunità di mantenere i nomi tradizionali anche per le razze cavalline rispondo affermativamente, purché il mantenimento od il recupero di essi poggi su elementi documentali di indiscutibile validità].


Prendo spunto dalla sua risposta x porle un quesito anche “provocatorio”:

Gentile GMF cosa ne pensa del piano di rinsanguamento messo in atto dall'Anam x il triennio 2006/09? (nel 06/07 lo stallone era un belga se non ricordo male, mi scuso se ho sbagliato la razza nn è + reperibile l' anno chiamato in causa sul sito anam, ma ricordo che era straniero e vi era anche uno foto dello stallone sul sito dell'Anam );
Guardando la lista degli stalloni approvati possiamo chiamarli ancora “maremmani” visto che escono con il certificato di tale razza?

Gentile Paolo, non seguo direttamente e neppure indirettamente le vicende dell'ANAM.

Come studioso della storia delle razze e popolazioni cavalline italiane posso risponderle soltanto che il cavallo Maremmano attuale ha risentito nel tempo, così come gli odierni Persano e Salernitano, degli effetti di un crescente - in molti casi, smodato - ricorso al sangue inglese, utilizzato a fini di "miglioramento" morfologico e funzionale.

Ho appreso che alcuni allevatori della Toscana e del Lazio stanno tentando di salvare un non meglio identificato cavallo Maremmano "tradizionale". (http://www.consdabi.org , sezione NFP.I-FAO).

Gentile Beatrice, ho riletto con maggior attenzione i suoi articoli su alcune delle razze cavalline americane. Nulla da eccepire sotto il profilo tecnico. Mi permetto soltanto di raccomandarle una più marcata sottolineatura delle ascendenze spagnole - anche tramite alcune "hacas marismenas" imbarcate sulle navi comandate da Colombo - della maggior parte di esse, prima che fossero rimodellate in funzione dei vari impieghi ai quali, tra la fine del XIX e la metà del XX secolo, si è inteso destinarle.

Gentile GMF,
penso di aver sottolineato il fatto che furono gli spagnoli a portare il cavallo in America. Mi scuso per la mia ignoranza, ma non so cosa siano le "hacas marismenas" imbarcate sulle navi comandate da Colombo.
Sono molto interessata alla storia degli indigeni americani, ma sono appassionata a tutto ciò che riguarda il mondo equino...quindi sempre pronta ad imparare!
Grazie
Beatrice

ciao
proprio ieri sono stato all'IRIIP di Foggia e ho chiesto il permesso di pubblicare la foto dello stallone Pugliese Incanto e puntulamente mi è stato accordato devo dire anche con un certo entusiasmo.
Quindi Zanon, Mario, GMF possiamo pensare all'ingrnadimento della scheda relativa al Cavallo Pugliese da classificare come estinto e le informazioni potrebbero essere elaborate sulla base degli scritti del Col. Agostino Dalessandro che GMF sicuramente potrà mettere a disposizione e con un po di buona volontà si potrebbero documentare anche le eventuali affinità con le razze attuali.
Aspetto segnale di disponibilità
A rileggerci
Ciao
Ciao

Gentile Beatrice, la mia raccomandazione - cui la prego di non attribuire alcun intento critico - si riferiva in particolare al suo articolo sul Paint Horse, all'inizio del quale la frase "Questo cavallo, fu incrociato con i piccoli ma robusti Mustang allevati dai pellerossa:..." potrebbe indurre qualche lettore, meno provveduto di nozioni di storia, a pensare che il Mustang (o Mustang Spagnolo) fosse conosciuto dagli abitanti del Messico già da molto tempo prima dello sbarco di Hernàn Cortès.

Per quanto mi riguarda grandissima disponibilità nell'arricchire l'atlante che appartiene a tutta la grande comunità di agraria.org

Se avete notato la comunita del Forum continua a crescere siamo oltre 500.

Saluti Alessio

Gentile Beatrice, le "hacas marismenas" appartenevano ad una popolazione cavallina di taglia medio-piccola, autoctona delle zone acquitrinose ("Las Marismas") che circondavano il delta del fiume Guadalquivir, non lontano da Cadiz (Cadice), dal cui porto salparono nel 1493 alcune navi agli ordini di Cristoforo Colombo, dirette verso l'isola Hispaniola (oggi, Haiti e Repubblica Dominicana). A bordo di quelle navi furono imbarcate, a causa di un contrattempo o di un equivoco, delle "hacas" al posto dei cavalli di pregio richiesti dall'ammiraglio genovese al re Ferdinando ed alla regina Isabella di Spagna.