Switch to full style
Aspetti gestionali, alimentazione, razze, curiosità e consigli sui Cavalli
Rispondi al messaggio

Re: Razze, storia e geografia.

19/11/2008, 14:32

ciao
grazie GMF
grazie Mario

Mario cosa intendi quando scrivi che la cavalla ne risulterebbe compromessa? Il Dott. Demauro (veterinario del dposito stalloni negli anni '20) come GMF potrà confermare ha scritto in proposito quanto appreso nella zona di produzione del mulo martinese e cioè che i cavalli nati da fattrici che avevano già dato alla luce muli presentavano una fuocatura sul muso simile all'asino, secondo gli allevatori dell'epoca, dovuta alla contaminazione della cavalla da parte dell'asino ed il fenomeno della "sporchiatura" che si presenterebbe con la morte del muletto dopo poco tempo dalla nascita per emorragia e da quel parto in poi la cavalla diventerebbe adatta solo alla produzione cavallina e non più a quella mulattiera perchè la sporchiatura si ripeterebbe ad ogni parto di ibrido.
Non so allo stato attuale quale valore scientifico abbiano queste informazioni.
Per quanto riguarda la qualità delle fattrici che adibirei a questa produzione è indiscusso inquanto sono entrambe approvate per la riproduzione selezionata del cavallo Murgese una delle due non è altissima essendo alta 1.50m al garrese mentre l'altra si avvicina al 1.60m entrmabe di buona corporatura e di una linea di sangue molto antica e l'asino che utilizzerei è anche lui approvato per la riproduzione del "Martina Franca" è della linea di sangue di Colosseo, è di ottima statura e conformazione.
L'unica mia paura è che poi le cavalle non risultino più buone per la riproduzione cavallina e visto che sono all'inizio della loro carriera mi dispiacerebbe molto.
Mario, GMF e chiunque voglia darmi notizie e consigli...
A rileggerci
Giuseppe

Re: Razze, storia e geografia.

19/11/2008, 17:09

Quello che riporti tu è in dettaglio quello che genericamente riportavo io, in altre parole c'è chi ritiene (anche in Sicilia ho sentito queste cose e non solo da allevatori estemporanei della domenica, ma competenti e tecnici di indiscussa conoscenza) che usare una cavalla sia per la produzione del mulo che del puledro della stessa specie, in modo alternato, determini i problemi che riporti e quindi la fattrice perde valore, mentre c'è chi sostiene che sono solo pregiudizi infondati. Quello studio americano di cui ti accennavo parlava proprio di questo, anche sull'uso della zebra stallone al posto dell'asino, (lo sto cercando, ma dopo il trasloco non trovo niente) secondo la genetica ufficiale non dovrebbe essere così, se pratichiamo un incrocio interspecifico nasce un mulo e basta! senza altre complicazioni se non quelle di sempre, se usiamo uno stallone equino un cavallo. Posso solo aggiungere che spesso questo discorso si sentiva dire anche per i cani, ma qui nessuno più lo sostiene. Vediamo se arrivano altre conferme e smentite, ciao, saluti Mario

Re: Razze, storia e geografia.

19/11/2008, 22:53

Gentile Giuseppe Acella, perché non prova a fare coprire la sua Vedina, nella prossima stagione di monta, da Paisiello 75/1999, o da Throne Fusillo Paisiello 750/2003, o da Virgo 565/2005?

Re: Razze, storia e geografia.

20/11/2008, 12:39

GMF gli stalloni che lei cita sono strettamente consanguinei delle mie fattrici inquanto figlie di Brennero come Paisiello e Throne e Virgo sono figli dello stesso Paisielle.
Il pensiero che invece mi sta frullando in mente è invece di farla coprire con uno dei figli di Sallustio (Raggio, Po, Qualimbò...) in modo da riunire in un solo soggetto le due famiglie della linea di sangue di Nerone e concentre il poco sangue Pugliese di Tarquinio il Superbo, sarebbe un piccolo passo in varie direzioni (CNC, Cavallo Pugliese della Piana, Murgese "Ancestrale").
Il rischio però è quello di ritrovarmi con un puledro non bellissimo (per i canoni attuali) e soprattutto bassino.
Il discorso della produzione mulattira parte invece da due considerazioni: il costo della monta pari a zero visto che l'asino è nostro e copre le cavalle il cui costo (non basso) verrebbe così ulteriormente ammortizzato; il recupero di una produzione tradizionale che oggi come diceva Mario stà vivendo una leggera ripresa (immaginate la presentazione all'asta di Noci o alla rassegna di Martina la presentazione di un bel mulo martinese ben fatto quanto potrebbe risvegliare l'interesse per le produzioni minori).
I problemi rimangono gli stessi in entrambi gli esperimenti: qualità del prodotto incerta ed eventuali problemi alle fattrici un'altro allevatore non avrebbe dubbi e sceglierebbe la copertura con i soliti Nume, Incanto, Mancuso...
A rileggerci
Giuseppe

Re: Razze, storia e geografia.

20/11/2008, 22:35

Gentile Giuseppe Acella, Virgo 565/2005 in particolare mi sembra il più consigliabile per la sua Vedina.

Re: Razze, storia e geografia.

21/11/2008, 12:52

GMF, Virgo a cui fa riferimento è lo stallone figlio di Paisiello che si è classificato primo l'anno scorso a Martina e che attualmente è di proprietà dell'IRIIP?

Re: Razze, storia e geografia.

21/11/2008, 16:02

Sì, gentile Giuseppe Acella. Ciò le permette di andare a vederlo ed a valutarlo attentamente, a Foggia, senza grossi problemi logistici.

Re: Razze, storia e geografia.

24/11/2008, 14:10

Caro GMF l'idea mi intriga parecchio anche se la stretta consanguneità mi lascia un po titubante
cambiando leggermente argomento
ho letto di recente che in un'azienda del corpo forestale si stanno allevando cavalli persano e salernitani ne sa qualcosa? sa se è possibile acuistare qualche fattrice?

Re: Razze, storia e geografia.

24/11/2008, 15:18

Gentile Giuseppe Acella, non vedo problemi di "stretta consanguineità" tra Vedina e Virgo (che le sarà agevole andare a vedere, in questi giorni, a Foggia).

Quanto alla sua seconda domanda, le suggerisco di visitare il sito http://www.consdabi.org/home.php.htm alla voce "National Focal Point Italiano-FAO".

Re: Razze, storia e geografia.

24/11/2008, 22:10

Carissimo GMF
non vorrei diventare monoto ma cerco solo di capire bene.
Secondo quanto afferma Virgo e la mia Vedina non sono strettamente consanguinei, Virgo è figlio di Paisiello che a sua volta è figlio di Brennero così come Vedina.
Quindi vorrei sapere se il mio concetto di consaguineità è tecnicamente sbagliato e se lo è vorrei capire quale è il criterio corretto per valutare la consanguineità tra cavalli.
Per quanto riguarda il Persano ho visitato il sito che mi ha consigliato e devodire che è molto interessante. A proposito di Persano e Salernitano, lei cita queste due razze come possibili incroci di ritorno per il CNC al pari di Murgesi e Lipizzani, ma le chiedo quanto sangue dei Persano e dei Salernitani del periodo Napolitano è presente negli attuali soggetti dopo la fortissima immissione di sangue PSI efettuata negli ultimi decenni al punto che in molte schede descrittive di queste razze si legge che sono state ricostruite su base PSI?
Spero di averla stuzzicato abbastanza da farle venire voglia di scrivere come lei sa fare nella speranza che altre voci si uniscano alle nostre.
A rileggervi
Ciao
Giuseppe
Rispondi al messaggio