Diciamo che il comportamento dei cavalli, dal punto di vista affettivo, è molto diverso da quello dei cani che,a sua volta ha delle similitudini con il nostro comportamento. Noi e il cane siamo carnivori, predatori, il cavallo è erbivoro, cioè una preda. Il comportamento tra preda e predatori è effettivamente molto diverso. Quello di aspettarsi dai cavalli un comportamento simile a quello del cane e comportarsi con i cavalli allo stesso modo con cui ci si somporta con i cani è uno degli errori più frequenti tra i neofiti che si avvicinano al meraviglioso mondo del cavallo

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Non credo che la tua cavalla soffra della mancanza del suo vecchio padrone! In particolar modo se la sua situazione attuale è una situazione di benessere.
Quando un cavallo considera una situazione di benessere?
QUando ha spazio sufficente, erba o comunque cibo sufficente, un riparo nel quale non è obbligato a stare ma può scegliere di starci o meno, una compania, meglio se della stessa specie,ed infine l'assenza di minacce.
Una situazione di questo tipo rappresenta il benessere per il cavallo, che non ha bisogno di affetto come lo intendiamonoi e come se lo aspetta un cane.
Siamo noi, per poterlo gestire in sicurezza, ad avere bisogno che il cavallo si fidi di noi, e per aquisire tale fiducia dobbiamo comportarci secondo un sistema di linguaggio non verbale che il cavallo possa capire e che gli trasmetta messaggi positivi.
Ora, se a fronte di comportamenti simili del cavallo noi abbiamo un linguaggio non verbale sempre uguale, trasmetteremo al cavallo dei codici di comportamento che noi, in qualità di cpo branco, accettiamo.
Se noi sbagliamo il linguaggio verbale il cavallo non capirà e, o si spaventa o prenderà pericolosamente il sopravvento su di noi, oppure ci ignora totalmente.