Grande Paolo! Adoro la monta maremmana, simbolo dell'interpretazione italiana della monta da lavoro.
La monta maremmana in realtà non è univoca, nel senso che ci sono vari tipi di selle, di imboccature, di modi di lavorare il bestiame a seconda della zona, addirittura dell'azienda, cui si fa riferimento.
La maremma è quella zona, oggi bonificata, compresa tra le provincie di Viterbo e Grosseto, poi c'è una propagine più a sud, nella zona di Cisterna: mitici i butteri di Cisterna, che si confrontarono con Buffalo Bill e che con il grande Augusto Imperiali tennero alto l'onore dei cavalieri italiani in quel mitico scontro di fine 800.
Fondamentalmente le selle maremmane sono di tre tipi:
1- la sella col pallino
di chiara derivazione spagnola, era usata essenzialmente nella maremma toscana, oggi è quasi in disuso. Era usata per "appallinare", cioè bloccare con la lacciara il vitello
2- la bardella
diffusa essenzialmente nella maremma laziale. Una sella senza arcione che si conforma sul cavallo e sul cavaliere a seconda dell'assetto. Una sella personalissima quindi. E c'erano tipi diversi a seconda del sellaio che le produceva
3- la scafarda, o sella Del frate
diffusa inToscana, derivata dalla sella militare del frate. Eccezionale per il cavalli, anche lei da "sformare" seconda del cavaliere
C'è poi un quarto tipo, "il bardellone" da doma, sul tipo della bardella, ma più grande, era usato per la fase di doma.
La foto che ho postato è la mia bardella, opera di un grande artigiano di cui mi pregio di godere dell'amicizia, il mio amico Maurizio, con la bottega che trabocca sempre di Bardelle, selle col pallino, scafarde in riparazione o in lavorazione per i butteri più prestigiosi della Maremma.
Parteciperò molto volentieri a questo topic se ci sarà interesse, ho tante foto da postare, e qualche bella storia di butteri, quelli veri, quelli che salutare fa un pò di emozione per quello che rappresentano o hanno rappresentato nella storia della nostra maremma
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