http://www.systemfree.net/fitetrec/inde ... df=1&id=42

Ho postato un link che fa il sunto sulla storia, sulle selle e finimenti maremmani, ecc ecc

Saluti P

io sono un po' a digiuno di monta 'da lavoro'.... questo testo è molto interessante, servirà per acculturarmi un po'.... grazie!

Grande Paolo! Adoro la monta maremmana, simbolo dell'interpretazione italiana della monta da lavoro.

La monta maremmana in realtà non è univoca, nel senso che ci sono vari tipi di selle, di imboccature, di modi di lavorare il bestiame a seconda della zona, addirittura dell'azienda, cui si fa riferimento.

La maremma è quella zona, oggi bonificata, compresa tra le provincie di Viterbo e Grosseto, poi c'è una propagine più a sud, nella zona di Cisterna: mitici i butteri di Cisterna, che si confrontarono con Buffalo Bill e che con il grande Augusto Imperiali tennero alto l'onore dei cavalieri italiani in quel mitico scontro di fine 800.

Fondamentalmente le selle maremmane sono di tre tipi:

1- la sella col pallino
di chiara derivazione spagnola, era usata essenzialmente nella maremma toscana, oggi è quasi in disuso. Era usata per "appallinare", cioè bloccare con la lacciara il vitello

2- la bardella
diffusa essenzialmente nella maremma laziale. Una sella senza arcione che si conforma sul cavallo e sul cavaliere a seconda dell'assetto. Una sella personalissima quindi. E c'erano tipi diversi a seconda del sellaio che le produceva

3- la scafarda, o sella Del frate
diffusa inToscana, derivata dalla sella militare del frate. Eccezionale per il cavalli, anche lei da "sformare" seconda del cavaliere

C'è poi un quarto tipo, "il bardellone" da doma, sul tipo della bardella, ma più grande, era usato per la fase di doma.

La foto che ho postato è la mia bardella, opera di un grande artigiano di cui mi pregio di godere dell'amicizia, il mio amico Maurizio, con la bottega che trabocca sempre di Bardelle, selle col pallino, scafarde in riparazione o in lavorazione per i butteri più prestigiosi della Maremma.

Parteciperò molto volentieri a questo topic se ci sarà interesse, ho tante foto da postare, e qualche bella storia di butteri, quelli veri, quelli che salutare fa un pò di emozione per quello che rappresentano o hanno rappresentato nella storia della nostra maremma

la mia briglia e Augusto Imperiali nel confronto con i cowboy del circo di Buffalo Bill. E poi Italo Molinari, mancato purtroppo qualche anno fa, grande "massaro" (cioè una sorta di capobuttero), nipote del grande Augusto Imperiali

Grazie, Paolo e Gianni1! mi piacerebbe essere un buon vostro 'allievo'....ho tanto da imparare da questa maremma meravigliosa... avanti con le 'lezioni'.....

Abbiamo parlato dei vari tipi di sella maremmana. Posto qualche foto della sella col pallino. E' una sella stupenda, di chiara derivazione spagnola, un uso essenzialmente nella maremma toscana, oggi quasi in disuso, sostituita dalla scafarda, viene ripeodotta da abili artigiani, come quella delle foto fatta dal mio amico artista del cuoio

QUesto quadro del Fattori (starebbe bene anche nella galleria dell'amico Innaig) testimonia l'uso della sella col pallino nei tempi passati

Ciao! mi potresti dire come mai non si usa più la sella col pallino? grazie!

La sella col pallino ha come accessori il pettorale ed il sottocoda. Come per la bardella e la scafarda il pettorale è fatto di due striscie di cuoio che "abbracciano" il petto del cavallo e si fissano sui due lati della sella. Ha lo scopo di impedire che la stessa scivoli troppo indietro. Davanti, al centro del petto, le due striscie di cuoio sono generalmente unite da un fregio che ha lo scopo di personalizzare ed abbellire la sella stessa

Il sottocoda ha invece lo scopo di impedire che sella scivoli troppo in avanti.
Nella sella col pallino il sottocoda è impreziosito dalla presenza del cosiddetto "bardellino", visibile nel disegno che ho postato più sopra.
Il bardellino è quel cuscino di cuoio morbido che posto nel sottocoda ha lo scopo di evitare lo sfregamento di questo sulla groppa del cavallo limitando così le fiaccature

Foto del fregio del pettorale della mia scafarda