… si passa al secondo cavallo.
“Da tutte le parti si urla perché Buffalo Bill e i suoi americani stiano fuori dal recinto, perché i cavalli siano liberi completamente ed i butteri possano fare da soli con maggiore tranquillità. Stavolta i butteri a cavallo sono due, gli altri restano a piedi. S’inseguono i cavalli tirando i lacci. Uno fugge con la corda al collo. È preso poco dopo il morello, quello che era sembrato sempre il più tristo. I butteri lo incavezzano tra i battimani degli spettatori. Quindi gli mettono la sella, ma con una sgropponata la butta via. Il morello tenuto con le corde, si dibatte frenetico; s’alza sulle zampe di dietro, tira rampate. I butteri le schivano sempre con la sveltezza di uomini esperti” (da Il Messaggero).
(dal libro) Finalmente i nostri riescono a mettergli la sella con il sottocoda.
Fu a questo punto che Augusto Imperiali spiccò un acrobatico salto, atterrando ben piantato in groppa al cavallo.
“Augustarello” non mollava neanche per un attimo la presa, e tenendo con la destra le redini e agitando con la sinistra il cappello, compiva una stupenda ed elegante galoppata intorno a tutto il campo.
L’entusiasmo era alle stelle. Il pubblico applaudiva fragorosamente. I butteri entusiasti saltavano, ballavano, buttavano in aria i cappelli in onore del loro eroe.
Intanto tutte le sfuriate del cavallo non riuscivano, anche solo per un momento, a muovere “Augustarello” dal suo posto fino a quando non decise lui di scendere a terra.”
…Grandi onori per il nostro buttero… ““Non ci ho dormito tutta stanotte per la smania” disse il bravo Augusto Imperiali fiero del suo trionfo.”…
“Tutti gli regalavano dei quattrini ma a questo punto intervenne al galoppo Buffalo Bill che, in inglese, iniziava a sollevare obiezioni sulla validità della prova riferendosi soprattutto all’eccessivo tempo impiegato dai butteri rispetto a quello dei cowboy.
“noi abbiamo accettato di far montare i nostri cavalli nel termine di dieci minuti; invece è passata mezz’ora” disse.
…” i butteri si presentarono dinanzi i posti distinti e dissero: Signori, notate bene che noi non avevamo stabilito il tempo per montare i cavalli. Avevamo detto di rimanere soli nel circo, senza alcuno della compagnia – invece vi erano parecchi di loro – e di montare a qualunque costo i cavalli, o vivi o morti”…
Seguirono applausi per i butteri e fischi per Buffalo Bill.
Insomma così la raccontano i “maremmani” paesani odierni dei famosi butteri della sfida.
È bello mettere ancora un pezzo dal libro:
“…Augusto Imperiali… a ogni nuovo salto a montone diceva pacatamente al cavallo: E stà bono! So Augustarello. Nun lo sai chi è Augustarello?...
Chi vinse dunque? Forse entrambi, nel senso che ognuno aveva fatto bene le cose secondo il proprio metodo. Forse non c’era stata chiarezza sui tempi da impiegare, o forse non se ne era proprio parlato. Come spesso accade nessuno ci sta a perdere in queste situazioni.
Comunque si creò il mito (tale è in Maremma) di Augusto Imperiali, buttero di Cisterna.
“Augusto Imperiali morì il 18 dicembre 1954 a Borgo Le Ferriere all’età di 89 anni. Le spoglie dell’eroico buttero oggi riposano nella tomba di famiglia presso il cimitero di Cisterna di Latina”
- Allegati
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- Augusto Imperiali a 88 anni. Un anno prima della sua scomparsa (foto L'Europeo)
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