Bisogna dire che la doma maremmana non è cosi cruente (su queste cose delle volte si esagera un po come i pescatori e la grandezza del pescato), ovviamente per una persona che non vive questo tipo di lavoro è cruenta perchè pensa che i cavalli nascono tutti nei box con personale di stalla ecc... quindi decide che questo tipo di doma è cruento ecc ecc.... Io non uso la lacciola per catturare i puledri, uso la canna e capezza.... motivo il puledro/puledra vive sempre brado, l'unico contatto con l'uomo e sporadico e legato ai controlli visivi del branco o alla fienagione invernale, ma non ci sono mai contatti. Non nego l'uso dei sacchi modi peso(sopra la varda) dopo la scollonatura..... ma questo metodo è cruento, forse vero, ma vorrei capire la differenze del manichino con pesi messo in sella dai vari sussurratori, che funzione ha....... Quando si a tempo non si procede con il palo per scollonare si lascia la capezza con un moncone di ca un metro e il puledro si scollona da solo in sicurezza e senza traumi... ecc
Cosa simile ma fatta per gradi,a crescere di peso, lo so va contro alcune logiche della buona doma... ma come detto sono cose di trazione che devono essere smusate....
ma mi dà l'idea, dove buttano i pesi sul cavallo, che siano butteri alquanto improvvisati.... certo che, visto così, l'impatto è un po' ... negativo....
Vero, il ns metodo è diverso, similare ma molto diverso.
Comunque bisogna sempre ricordare che sono metodi per lavorare velocemente con l'animale.... allora vogliamo parlare della doma del mulo???? bisogna sempre vedere nell' insieme poi, i scemi sono presenti in tutte le categorie...
Chi deve vive caricando legna è un folle nel metodo doma mulo??? animali che costano più dei cavalli?? non credo sia folle. Per chi vede la cosa con solo approccio filosofico sottovaluta l'esigenze del mulattiere....
I butteri, i gaucios argentini, gli stessi americani che oggi sono i profeti dei sussurratori, tutti nei tempi andati, quando il puledro andava domato in poco tempo, usavano metodi che oggi definiremmo violenti.
Oggi è diverso, oggi l'uso del cavallo è circoscritto alla sfera del piacere, non del bisogno. C'è più tempo per dosare con gradualità le successive fasi di doma e addestramento.
Non si può giudicare un sistema senza considerare il contesto in cui quel sistema si è formato. Ed è anche da considerare che un determinato metodo, nato in momenti difficili (momenti che "spiegano" appunto quel metodo), sopravvive anche quando i tempi sono meno difficili e quelle esigenze di velocità non esistono più, per abitudine, cultura, perchè "quello" è il metodo conosciuto. Poi le cose cambiano e gradualmente anche i sistemi di doma.
A mio avviso oggi usare metodi violenti è sbagliato, in quanto il contesto non lo richiede. E' sbagliato e da condannare, eppure quanti ancora oggi usano violenza, a volte subdola, dove non te lo aspetteresti. Negli sport ad es., c'è molta più violenza di quanto si possa immaginare, quando l'unica stella polare è la performance, il risultato. E spesso il risultato ad ogni costo.
Ma a noi non interessa qui. Noi parliamo delle nostre tradizioni. Di quel sapore di antico, quell'odore di cuoio, quell'odore di muschio che hanno i cavalli presi dal pascolo, di quei momenti con i nostri cavalli che ci riconciliano col mondo.
Abbiamo parlato del contesto, non so dove ho trovato una poesia, una strofa, che ben sintetizza cosa era la maremma fino alla prima metà del secolo scorso.
Il puledro brado è l'uomo nel tondino con un grosso palo piantato in mezzo, questo è il teatro della doma, il posto dove il puledro perderà la sua libertà.
Il primo lavoro è "rompere di collo" il puledro, cioè insegnarli a seguire la longhina, a stare legato. Una volta incapezzato si gira la corda intorno al giudice, e il puledro tira, tira disperatamente, cade, si rialza, tira ancora, fin quando, esausto, cede. E' la prima vittoria dell'uomo nel suo confronto con la natura, il puledro cede di testa! ma la strada è ancora lunga, e alquanto pericolosa
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Ho delle foto di questa fase molto più cruente ma dovrei scannerizzarle ed oggi ho poco tempo. Ma il numero delle corde sull'incollatura del puledro la dice lunga su dinamicità dell'episodio ritratto nella foto che ho postato sopra.
Dicevamo oggi le cose stanno cambiando, posto foto della stessa fase in tempi più recenti ed in cui si percepisce chiaramente che il puledro arriverà a cedere non perchè sfinito ma con gradualità