Gianni, io mi ripeto ho postato per far vedere quello che accade...
Io e dico io lavoro in modo diverso tutto qui.
Però sarei felice di sapere come domeresti un mulo senza sacco e corda di ritorno all'albero, e non perdendoci molto tempo dietro tutelando il mulo e l'uomo. (Non sono fuori topic sempre di doma parliamo e la doma per i muli viene chiamata fiorentina come il legare le corde per ferrare con la coda sempre metodo fiorentino ecc ecc )
Gianni io non devo difendere nessuno, non ho ne interessi ne voglia, ma non voglio girare lo sguardo dicendo non accade.
Vero Paolo, accade. Pensa a me è capitato di vedere castrare un povero mulo da sveglio, legato in maniera impossibile, insomma: indescrivibile.
Guarda, io però penso che quei sistemi oggi non sono usati per bisogno, per il poco tempo, ma sono usati per ignoranza, e presunzione anche.
Stò in una zona dove i muli sono ancora molto usati per il trasporto della legna dal monte e vedo questi cavallari passare ore interminabili in osteria a bere, bere inutilmente. Quindi non è che non hanno tempo, potrebbero dedicare ai loro animali qualche ora in più togliendo qualcosa all'osteria.
E' solo l'ignoranza e la presunzione che al giorno d'oggi giustifica certi metodi.
Poi che tu usi altri metodi non avevo dubbi, perchè, anche se ogni tanto battibecchiamo, secondo me tu hai passione per i cavalli, o così mi pare dai tuoi scritti.
Sempre in sella Paolo, ho appena visto le previsioni per domani nella mia zona e ho visto che non dovrebbero esserci precipitazioni: domattina si sella! E vai (ma avrei sellato anche con un pò di pioggerella )
Grande Gianni1, ho riconosciuto mi sembra quel signore nella foto che lavora la sella, è il figlio di un artigiano da cui ho comprato una capezza per il mio mulo e un pò di pezzi per riparare il basto, sono vicino Cagli giusto? Sono stato nella bottega di quel signore è propio un'artista!!!! Sempre in sella ragazzi...il mondo è piccolo...e l'italia è grande
bastiano ha scritto:Grande Gianni1, ho riconosciuto mi sembra quel signore nella foto che lavora la sella, è il figlio di un artigiano da cui ho comprato una capezza per il mio mulo e un pò di pezzi per riparare il basto, sono vicino Cagli giusto? Sono stato nella bottega di quel signore è propio un'artista!!!! Sempre in sella ragazzi...il mondo è piccolo...e l'italia è grande
Vicino Cagli (PU), giusto! Ed è proprio un artista
Domenico Olimperi, ma chi lo conosceva con questo nome? MECO, con questo tutti in maremma lo conoscevano.
Io l'ho incontrato in Fieracavalli a Verona, non andava già più a cavallo ma, in perfetta tenuta da buttero, "presidiava" giorno e notte i locali che la fiera mette a disposizione dei butteri nel padiglione di Italialleva in occasione di fieracavalli.
Io l'ho conosciuto perchè cercavo un posto sicuro dove lasciare la mia bardella senza caricarla ogni giorno in macchina, con tutto il disagio che ne seguiva.
I butteri mi accolsero come uno di loro, io che non ero buttero e montavo questa razza strana e poco conosciuta, il Catria invece di un maremmano o un tolfetano. Ma Delfino, il mio stallone Catria, lavorava senza redini e era armato alla buttera e tanto bastò loro per accogliermi e dare ospitalità alla mia bardella tra le loro selle.
Delfino mi aprì anche la strada dei loro "cuori", o meglio, parlammo di cavalli come si parla tra gente di cavalli e non come si parla con i visitatori o gli estranei.
E MECO mi raccontò tanti episodi. Il più bello fu quello di VOLANTINA, cavalla maremmana. Vi racconterò, per il momento vi basti sapere che il suo biglietto da visita era: MECO e VOLANTINA. Ecco una loro foto
Eccomi qua a continuare il racconto di Meco e Volantina.
Meco e Volantina! Volantina è, o meglio era, una maremmana, baia ovviamente. "La cavalla mejo sbrjata de la maremma..." mi disse Meco, ma la cosa che mi colpì fu il racconto di quando la comprò.
Meco aveva visto quella puledra al pascolo, fu il classico colpo di fulmine: la voleva, ad ogni costo. Ora dovete sapere che la tattica di questi cavallari (nell'accezione positiva del termine) è quella di non mostrare interesse per quello che invece gli interessa, così Meco, che aveva deciso di comprare quella cavalla a qualsiasi prezzo (all'interno di un range di riferimento, chiaramente) chiese al padrone quanto chiedeva, il prezzo richiesto era più basso di quello che lui aveva in mente di spendere, ma, malgrado questo fece una serrata trattativa. Il racconto della trattativa fu lungo e dettagliato, raccontava e poi, pensando probabilmente di aver tralasciato dei dettagli importanti intercalava con "... un passo addiedro..." e tornava a un punto precedente per qualche ulteriore approfondimento, e cosi via, con numerosi "... un passo addiedro...". Mi piaceva quel "...un passo addiedro...", mi dava il senso di un discorso antico, semplice, pulito.
Alla fine insomma spuntò uno sconto sul prezzo e comprò la cavalla.
La puledra fu caricata sul camion con notevoli difficoltà, la ragazza si mostrava riottosa per quanto bella, ma questo non scoraggiò il nostro meco, che anzi apprezzava il "carattere" della bestia: "... che cavalla..." diceva. Ma il bello deve ancora venire.
Partiti con la cavalla sul cassone, scoperto come si conviene in maremma un pò di anni fa, a un certo punto, la cavalla, pur legata, trovò il modo di togliersi la capezza e non fece ne tre ne quattro, semplicemente saltò giù dal cassone del camion in movimento lungo la strada!!!
"...VOLANTINA, ecco l nome de stà puledra..." deve essere stato il pensiero di Meco che anziché scoraggiarsi recuperò la cavalla miracolosamente illesa, riuscì a portarla a casa, la domò e la fece diventare "...la mejo cavalla sbrjada de la maremma..." con gli occhi che si facevano lucidi al ricordo.
Nel suo biglietto da visita (devo ritrovarlo) c'è la sua foto in sella alla bella maremmana.
Io avevo registrato, molto tempo prima, la rievocazione dell'incontro tra i butteri e i cowboy di Buffalo Bill nel 1990, e tra i butteri c'era proprio Meco e Volantina. Quando gli dissi che avevo quella registrazione e che potevo mandargliela fu veramente felice. Quando, tornati dalla fiera, gli mandai la registrazione mi mandò una sua foto in primo piano molto bella e intensa. Devo scannerizzarla, poi la posterò, un ricordo di questo uomo di cavalli che se ne è andato qualche anno fa...
Ciao Paolo ho visto che parlavi di doma di muli, potresti estendere un po' l'argomento se hai altre informazioni della tua zona..e conosci ancora persone che lo fanno?grazie saluti
Bastiano ciao, la doma del mulo è similare nell'approccio al video sopra, si fa abituare il mulo al basto al comodo, quando si è abituato al basto si doma con sacco e lacciola tolfetana all'albero. Non scrivo il modo non sono un “istruttore”, la cosa deve essere fatta bene e non si può improvvisare basandosi su una lettura del forum visto la pericolosità sia per l'uomo che l'animale, in aggiunta il metodo può sembrare cruento e non voglio aprire discussioni sulla bontà dello stesso. Certo che conosco domatori, che a naso non sono idonei al tuo tipo di doma che è per il cavalcare, tanti mulattieri hanno un cavallo proprio come cavalcatura di risalita perché non domano il mulo a tale scopo. saluti Paolo
Giusto è sempre meglio non improvvisare niente sono d'accordo, la mia era solo una domanda per approfondire un pò l'argomento che conosco in parte, si è vero il mio mulo l'ho domato a sella, ma mi interesso anche al lavoro con il basto..di dove sei tu? mi piacerebbe conoscere persone che ancora lavorano con i muli per confrontarmi scambiare idee ed esperienze ciao a presto e grazie