Ed eccoci di nuovo qua. Siamo di nuovo nella disperazione e aleggia sempre un po' di ignoranza. Con questo non voglio accusare nessuno, però gradirei che certi "professionisti" come dicono di essere non si girino dall'altra parte perché non sono ancora riusciti a capirci qualcosa. Sono una regolare cliente di molti veterinari e ho organizzato questa equipe per seguire la mia cavalla laminitica. Inseguo veterinari a destra e a sinistra, sborso più soldi di quanti me ne possa permettere e leggo giorno dopo giorno numerosi documenti sulle analisi delle lamine, alimentazioni, ferrature, pareggi eccetera eccetera in italiano, inglese, tedesco e così via. Dopo la mia ennesima lettura, questa squadra che gira intorno alla mia bestia, si sta sgretolando sempre di più. Ognuno mi mette in guardia sull'altro e inizia ad essere svogliata, a non voler più seguire questa mia vicenda e la cosa mi rende triste.
La settimana scorsa Luna ha ricominciate a zoppicare da un anteriore e ho chiamato il maniscalco per una regolare pareggiata. Si pensava ad una sobbattitura, ma non vi erano segni e il piede non era per nulla caldo o sensibile. Mi è stato suggerito di fare una radiografia per controllare l'inclinazione della falange e così ho alzato la cornetta. C'è stato per così dire un mezzo rifiuto nel farla poiché mi è stato detto che non ne val la pena. Sentita la terza persona del gruppo, mi hanno detto di fare invece una speciale ferratura e nuove analisi per quel vecchio virus, visto che i dati sono più stabili in primavera che in inverno. La nutrizionista , invece, mi ha detto di togliere il "mangime di mantenimento" e cambiare di nuovo alimentazione con solo fieno di piante varie ed erba verde.... mi stanno prendendo per il cu*o? Non si consultano più e devo mantenere io i contatti con continue telefonate.
Torna, quindi, l'opzione di contattare i medici in America...il problema è che come provo a sentire qualche medico specializzato con decine di pubblicazioni in tutto il mondo le lettere o le e-mail sembrano perdersi senza risposta. Diciamoci la verità: in Italia non esiste un veterinario veramente specializzato. Li sfido a porgermi una teoria applicabile alla terapia della cavalla e quelli all'estero non si scomodano di certo a rispondere ad una come me che chiede consultazione senza prima sborsare qualche soldo. Pagherei anche l'aereo al veterinario della California, ma gliel'ho chiesto e non mi ha ricontattata....e finchè quelli italiani non vedono i segnali di una sfalsata stabilità fisica e alimentare, scioglierò il "consiglio", per sentirlo solo per piccolezze, e gestirmi il tutto da sola. Ne so quasi di più io, mi sembra o per lo meno, ho voglia di seguire la cosa. Nel frattempo io continuo a ricevere segnalazioni perché secondo qualcuno non tengo bene i cavalli.
Alla mia cavalla le voglio bene e lei ne vuole a me. Cerco sempre di farla stare bene, ma mi sembra che sono più le sconfitte che le "vittorie". Ho riguardato le fotografie di quando non aveva nulla, di quando aveva iniziato a stare male e di quando ce l'ho io. Sono delusa, di bello ha solo i piedi che con me ha migliorato, fa effetto vederla ridotta come la vedo io adesso. Ogni volta che in inverno ha un attacco forte, non bastano i 9 mesi di mezzo per recuperare e di anno in anno toglie qualcosa. Ho paura che un giorno per lei diventi troppo. Sono sconfortata e amareggiata.