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Aspetti gestionali, alimentazione, razze, curiosità e consigli sui Cavalli
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Re: La trazione animale: un passo verso il futuro?

22/11/2013, 16:39

si ma e' con gli animalisti integralisti che nascono le grane... a seconda dei posti stanno arrivando a livelli di aggressivita' estremi, tipo, come dicevo, quelli che distruggono selle e finimenti nei maneggi siciliani

Re: La trazione animale: un passo verso il futuro?

22/11/2013, 16:46

GMF ha scritto:Buon giorno a tutti!

Intervengo in questo forum per complimentarmi con il/la gentile Miky69. Ritengo infatti indispensabile il graduale ritorno alla trazione e trasporto animale, a cominciare dalle attività agrosilvopastorali nelle aree marginali e svantaggiate del nostro territorio nazionale.

Grazie, gentile Miky69!


Grazie per i complimenti :oops: , è un tema che mi sta molto a cuore e nel quale sono molto coinvolta.

A questo proposito, mi scuso fin d'ora con i moderatori, per il probabile sovraccarico di lavoro a cui li sottoporrò, :mrgreen: non certo per cattiva volontà, ma per il fatto che magari mi capiterà di citare aziende o mettere link "non istituzionali"...non lo faccio a mero scopo pubblicitario, ma per far conoscere delle realtà già esistenti che possono essere un esempio, uno stimolo per chi come me, in questa cosa ci crede e la vuole portare avanti.

Vedere che altri fanno, stanno facendo, stanno iniziando a fare, dà una luce diversa ad un argomento che è non solo un bell'argomento di discussione, ma una realtà che può essere condivisa da molti....più si sa di questo, meglio è...più si hanno informazioni, più "lampadine" si accenderanno...

Nel corso di un anno, molte "lampadine" si sono accese...e questo ha significato: cavalli salvati dalla macellazione, giovani senza prospettive di lavoro che si sono creati la loro attività, persone di varie parti dell'Europa che si sono incontrate e hanno condiviso esperienze, idee e informazioni, aziende che hanno deciso di dare una svolta alla propria produzione, creazione di nuovi posti di lavoro...cose di cui parlare ed essere fieri...non da nascondere :D

Re: La trazione animale: un passo verso il futuro?

22/11/2013, 16:58

gianni1 ha scritto:Il discorso è ampio e complesso. Ora pensare ad una agricoltura a trazione animale non so se sia possibile o meglio se ad oggi economicamente sostenibile. Intendo in quelle agricolture intensive di certe aree italiane.
Tuttavia quando penso alla trasformazione che il nostro sistema economico dovrà probabilmente avere, da manifattura a necessariamente qualcos'altro vista la delocalizzazione in altri paesi di molte fabbriche, quando penso alle attività agrituristiche che molti stanno portando avanti (intendo quelle vere non quelle, le molte, per prendere i contributi!!!), allora in questi casi ma ci pensate un paio di poderosi e paciosi cavalli da tiro che fanno i lavori della fattoria? che scarozzano i visitatori in gite lungo i sentieri delle nostre campagne (e forse bisognerebbe parlare della riapertura a fini turistici di tutti i sentieri interpoderali chiusi dai contadini nostrani), sarebbe fantastico e credo anche un grande motivo di attrazione


Si, il discorso è complesso e molto ampio.
Per quanto riguarda la fattibilità economica, sono stati fatti diversi studi in Francia da diversi enti che si occupano di trazione animale (Prommata, C.E.R.R.T.A, ecc.).

A grandi linee, il ritorno alla trazione animale conviene e molto, alle piccole medio aziende. Tanto per riportare qualche dato, avevo letto su uno studio in particolare, che una azienda a conduzione familiare (due adulti a lavorare e una pariglia di cavalli), con colture a rotazione di vario genere, vendita anche al dettaglio, impegno lavorativo di 5/6 ore giornaliere a persona....stipendio netto mensile a persona: 2000 euro .
Ora, meglio 2000 euro lavorando a casa propria al ritmo del passo del cavallo che in fabbrica a fare l'operaio turnista
:mrgreen:

Per quanto attiene le aziende di grandi dimensioni...all'ultima riunione si parlava anche di questo...ormai per stare dietro alla produzione, necessaria per coprire spese sempre più elevate, ritornare alla trazione animale non è possibile....bisognerebbe cambiare completamente assetto.

Poi ci sono tutte quelle attività come il debardage (esbosco) nelle quali, sempre studi Francesi, dimostrano che l'utilizzo del cavalla, abbinato al mezzo meccanico, in determinate condizioni (affatto rare, anzi!) è decisamente conveniente...e di parecchio! Per non parlare del fatto che nelle zone protette e nelle zone difficili, col mezzo meccanico non ci si va e quindi....cavalli da debardage per forza :D

La cosa più bella è il ritorno del cavallo nei piccoli/medi centri abitati...le esperienze Francesi ci insegnano che non solo è possibile, ma è molto gradito dalla popolazione ed è molto vantaggioso economicamente.
In un momento di crisi come questo, sono cose da considerare con attenzione.

Re: La trazione animale: un passo verso il futuro?

22/11/2013, 17:12

stefano63 ha scritto:
la prima che essendo nella sezione cavalli di un forum, quando si parla di ritorno alla trazione animale, mi sembra sottinteso che sia riferito ai cavalli.....e vi sembra fattibile che il lavoro che prima dell'avvento dei trattori era svolto dai buoi, possa ora venir fatto dai cavalli?
io e mia moglie saremo dei sentimentali, ma mai e poi mai alle nostre due bardigiane di 3 e 22 anni, ci attacherremmo un aratro o un carro stracarico di legna e fargli fare delle fatiche spaventose solo per lo sfizio di non usare il trattore che si "accontenta di un bicchiere di nafta" o poco più.


I cavalli stefano hanno sempre arato i campi, non era solo appannaggio dei buoi. Certo che ci vogliono cavalli di una certa mole, magari attaccati in pariglia, e che abbiano l'età giusta....3 anni sono pochi e 22 sono troppi ;)
Anche gli attrezzi sono importanti: gli attrezzi che si costruiscono oggi non sono come quelli del passato: sono leggeri, regolabili sia in base al cavallo che all'utilizzatore, consentono di lavorare senza ammazzarsi la vita...o ammazzare il cavallo.

In quanto alla fatica, ci sono delle formule per calcolare quanto sforzo fisico può produrre un cavallo senza danneggiarsi, mi sembra si trovino sul sito del C.E.R.R.T.A. se non sbaglio....si parla di kg forza e dipende dalle misure del cavallo. Quindi, ogni buon utilizzatore di trazione animale dovrebbe conoscere queste cose per evitare danneggiare il cavallo.

Ritornare alla trazione animale, non è uno sfizio, ma un ritorno ad uno stile di vita più sano.

Ti lascio un bel video, girato l'anno scorso a Tassarolo, durante la manifestazione sul cavallo da tiro....si impila la legna, si ara, si passa l'erpice....i cavalli in pariglia che arano, lavorano nella tenuta tutto l'anno, sono in perfetta salute, mai lamentato zoppie o contratture muscolari dovute da sovraccarico di lavoro...

Re: La trazione animale: un passo verso il futuro?

22/11/2013, 17:25

gia' detto fino alla nausea: l'italia non e' la francia... qui siamo messi molto peggio...

in italia con una piccola azienda e' ben difficile mettersi in tasca 2mila euro al mese lavorando 5-6 ore al giorno, e lo dico conoscendo gente che ci sta' provando... ci sono dei ragazzi che hanno ettari ed ettari di orto, lavorano come schiavi e ne ricavano ben poco ai prezzi ridicoli a cui riescono a vendere il raccolto... infatti stanno chiudendo.

dopo di che', passi che in qualche situazione si possa riuscire a fare debardage/esbosco, anche se per ora sono piu' i mulattieri gia' esistenti che smettono di farlo che quelli che cominciano a farlo...

Ma la cosa che vedo piu' improbabile e' il ritorno dei cavalli nei centri abitati... mi viene da ridere solo a pensarci considerando che qui abbiamo una situazione di traffico pericoloso quasi ovunque e spesso abbiamo strade concepite solo per la circolazione di mezzi veloci (quindi con corsie di immissione/uscita, rotatorie ecc) e considerando anche che gli italiani non hanno una bella mentalita' e ci sono state risse furibonde con intervento dei carabinieri per i genitori che sono andati a prendere il bimbo a scuola col calesse...

In certi posti dove giravano ancora i boscaioli con i muli certi sindaci hanno proibito il transito agli animali su tutto il territorio urbano...

lo so' che sono cose gia' dette ma continuo a chiedermi alla luce di queste cose come si faccia a fare paragoni con la francia ed a pensare al ritorno del cavallo nei centri abitati in italia...

Re: La trazione animale: un passo verso il futuro?

22/11/2013, 17:32

gianni1 ha scritto:
Si dice delle aree marginali, bene, condivido e pongo la domanda: cosa dovrebbe produrre in queste aree marginali? A quale prezzo andrebbe venduto il prodotto? E il ricavato coprirebbe i costi di produzione?

Potrebbe esserci una sola soluzione, e qui torno alla carica con la mia idea di integrazione del lavoro con gli animali ad attività agrituristiche, oppure a produzioni di altissimo valore aggiunto e pregio, tali da coprire i costi alti di una trazione animale. QUale potrebbe essere questa produzione? io non lo so ed allo stato attuale non ne vedo all'orizzonte.

Rimane ovviamente possibile l'utilizzo marginale dell'appassionato di forza motrice animale, ma per passione del singolo e in ambiti del tutto marginali, tali da non potersi definire, stante la situazione attuale, credibilmente come un qualcosa che possa avere influenza sul futuro.


Ti rispondo con questa mia esperienza:
questa primavera io e mio marito abbiamo partecipato ad un corso gratuito, finanziato dalla Regione :D , sull'utilizzo della trazione animale in zone montane difficili.
Ci serviva per capire le esigenze sull'addestramento degli animali da utilizzare e poter così soddisfare eventuali richieste.
Arriviamo in questo posto...sperduto...e pensiamo "qui oggi ci siamo solo io e te...chi vuoi che si arrocchi fin qui nel nulla?"...
Bene, eravamo circa una settantina, mettiamo pure che la metà delle persone erano accompagnate, quindi...35...35 aziende e singoli che impiegano asini e muli nelle loro aziende...cosa producono? Latte di asina, formaggi, confetture bio, prodotti biologici....tutti prodotti che si collocano in un mercato "di nicchia" a prezzi medio alti :mrgreen:
Prima di andare via, volevamo comperare del formaggio...siamo rimasti senza...l'avevano finito...

Certo, per vivere in quei posti e per utilizzare gli animali per lavorare, bisogna prima di tutto cambiare mentalità, ma si vive....e bene mi sembra...soprattutto dal punto di vista morale :D

Re: La trazione animale: un passo verso il futuro?

22/11/2013, 17:34

sembra che le cose me le invento a volte... ma qui c'e' l'articolo di cronaca di cui parlavo:
http://firenze.repubblica.it/cronaca/20 ... -23163741/" target="_blank

E non e' un caso isolato... sono convinto che se ci si prova 10 volte, 7 volte finisce cosi'
Che successo pensate possa avere il ritorno del cavallo nell'ambito urbano (magari a tirare lo scuolabus :lol: ) in un paese popolato di dementi del genere?

Re: La trazione animale: un passo verso il futuro?

22/11/2013, 17:41

gianni1 ha scritto:Mmmh, reputo casuale che si siano salvati 50 esemplari, hanno avuto fortuna! E rinforzo dicendo che in Italia dubito molto che sarebbero rimasti quei 50 esemplari vista la fine di tante razze italiane.
No, da noi avremmo semplicemente perso del tutto la razza, credimi, meglio lavorare su una base da correggere che su un nulla ;)


Concordo pienamente con te Gianni :D e per quanto riguarda l'esempio di Jimmy sullo Shire inglese....proprio questa estate ho ospitato un ragazzo inglese che ha lavorato nelle tenute del Principe Carlo in Inghilterra, con i suoi 5 cavalli e tutte le sue attrezzature (compresa una imballatrice che funziona con la trazione di una priglia...un vero gioiello)...

Questo ragazzo, non ha scelto di lavorare con gli Shire, perchè non ce l'avrebbero fatta a tenere i ritmi di lavoro imposti...secondo lui, gli Shire ormai sono solo belli, eleganti, ma inadatti al lavoro vero...se si tratta di hobby, sport o dimostrazione è un conto, ma per il lavoro vero (tutti i giorni e per 8 ore al giorno....lì gli animalisti sono strani... :shock: ) lui si è dovuto comperare 5 brabantini...

Re: La trazione animale: un passo verso il futuro?

22/11/2013, 17:50

jimmyhaflinger ha scritto:gia' detto fino alla nausea: l'italia non e' la francia... qui siamo messi molto peggio...

in italia con una piccola azienda e' ben difficile mettersi in tasca 2mila euro al mese lavorando 5-6 ore al giorno, e lo dico conoscendo gente che ci sta' provando... ci sono dei ragazzi che hanno ettari ed ettari di orto, lavorano come schiavi e ne ricavano ben poco ai prezzi ridicoli a cui riescono a vendere il raccolto... infatti stanno chiudendo.

dopo di che', passi che in qualche situazione si possa riuscire a fare debardage/esbosco, anche se per ora sono piu' i mulattieri gia' esistenti che smettono di farlo che quelli che cominciano a farlo...

Ma la cosa che vedo piu' improbabile e' il ritorno dei cavalli nei centri abitati... mi viene da ridere solo a pensarci considerando che qui abbiamo una situazione di traffico pericoloso quasi ovunque e spesso abbiamo strade concepite solo per la circolazione di mezzi veloci (quindi con corsie di immissione/uscita, rotatorie ecc) e considerando anche che gli italiani non hanno una bella mentalita' e ci sono state risse furibonde con intervento dei carabinieri per i genitori che sono andati a prendere il bimbo a scuola col calesse...

In certi posti dove giravano ancora i boscaioli con i muli certi sindaci hanno proibito il transito agli animali su tutto il territorio urbano...

lo so' che sono cose gia' dette ma continuo a chiedermi alla luce di queste cose come si faccia a fare paragoni con la francia ed a pensare al ritorno del cavallo nei centri abitati in italia...


Jimmy....a tutte queste tue perplessità, ho già risposto abbondantemente in altri luoghi....non ho voglia nè di fare copia incolla nè di ripetermi....vai a rileggere dove sai ;) la risposta è la stessa.

Re: La trazione animale: un passo verso il futuro?

22/11/2013, 18:22

non ho mai letto risposte convincenti sul tema del cavallo nei centri abitati pero'... i paragoni con la francia in questo senso sono assolutamente fuorvianti, basta vedere i video dei cavalli che tirano il carro dei rifiuti ecc... sembra che siano in un set cinematografico rispetto ai nostri centri urbani...
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