Ma io sono d'accordo gentile GDO, solo mi duolevo del fatto che a differenza di altri video postati da voi, dove effettivamente si lavora con gli animali, e non sono fatti solo a scopo dimostrativo, in quello che è girato dale mie parti, si fa solo una dimostrazione della potenza degli animali. Io sono uno di quelli più accaniti sul "ritorno al futuro" con la trazione animale dove è possibile e fattibile, perchè funzionale, e non solo per fanatismo tipo amisch. . Oltre che di campagna mi occupo di tradizioni popolari, dal punto di vista della documentazione, e della pratica. Principalmente di musica tradizionale qui ancora viva, prima o poi aprirò un post per vedere quanti nel forum suonano musica delle campagne, da noi è un connubio quasi obbligatorio per chi fa il nostro lavoro, ma qui spesso sento vasco rossi ecc!
Torniamo a noi!
Quindi girando paesi interni mi capita spesso di veder lavorare con il mulo, l'asino e compagnia bella. Mi sono anche divertito a raccogliere foto d'epoca (molte anche di famiglia) fare delle foto ai vari tipi di basto e traino, tipici delle varie zone. Al sud ce ne sono ancora, e sottolineo, ANCORA e non purtroppo DINUOVO tranne pochi grandiosi pazzi e anziani. Al momento visto che sto mettendo apposto la masseria che era abbandonata da 30 anni, perchè me ne sono preso una tutta per me oltre quella di famiglia, non ho l'asino ma arriverà presto e lavorerà. E voglio l'asino, perchè amo quest'animale.
Anche se sabato faccio 29 anni, ho visto lavorare con i muli e l'aratro a chiodo di legno, (quello dei romani) a 200 metr da casa, era una cosa quasi normale, e sono considerato il pazzo del paese perchè ho sempre amato ste cose, quindi mi dicevano "fosse per te andremmo ancora col ciuccio!", beh, sono soddisfatto quand alcune mie "profezie" di bambino (passatemi il termine) si avverano.
Da noi si trova ancora chi ara con i cavalli, i pellegrinaggi con le carovane, si trovano ancora i grandi traini dipinti, io stesso ho molta attrezzatura per il lavoro dei miei nonni, ma è più una cosa che va a finire, che una che ritorna.
Purtroppo però, siccome è una zona pianeggiante (collinare) gli appezzamenti sono grandi, e tranne qualche anziano (si contano) che ha la terra sotto alle colline, gli altri pur avendo animali da soma, li usano solo per "sfizio". Ovvero si "mette sotto" l'animale, per far vedere come si lavorava, per fare le passseggiate col traino la domenica, e le sfilate di attacchi d'epoca, i giri notturni accompagnati da organetto, tamburo e vino e compagnia bella. Ma finisce lì. Pur non lavorandoci, però da noi il cavallo è istituzione, è sacro! Anche se si sta alla fame, sul cavallo non si bada a spese. Chi viene da una famiglia di trainieri (carrettieri) ora passato al camion, ha comunque cavallo e traino, è una specie di status symbol per molta gente di campagna. Toccagli tutto, ma non il cavallo. Ho visto persone alzarsi le mani perchè uno aveva detto che il cavallo era "troppo vivace". Quindi si respira proprio. Ma purtroppo gli stessi che fanno le dimostrazioni, se gli parli di usare il cavallo davvero, ti dicono che sarebbe bello, ma è impossibile e tra loro e loro pensano che sei scemo. Fanno gare del "solco più dritto" (riti pagani di aratura rituale), fanno processioni, fiere tradizionali, alcuni giovani (4-5) lavorano nelle vigne e nelle carciofaie conto terzi, perchè non si può entrare con le macchine, ma finisce lì! Per non parlare del fatto che le dimostrazioni, sono sempre spondsorizzate da ditte che espongono macchine agricole, che pur essendo di campagna, spesso le guardo e mi chiedo.. ma a che BIP serve? Sembrano astronavi. Pensa che abbiamo un traino che nulla ha da invidiare al carretto siciliano, e lo stanno sostituendo con quelli con ruote di gomma. Ti dirò di più. Quando fanno le dimostrazioni, fanno vedere macchine, che pur essendo a trazione animale, sono molto recenti, e hanno trovato scarsissimo impiego nell'agricoltura del passato, spesso stravolgendo il lavoro immutato da millenni. Non che sia ancora funionale, ma se è una dimostrazione, almeno falla bene! Qui mietitrice e mieti-legatrice, aratri vari ecc, erano contati. Le avevano solo le grossissime masserie. Gli altri sono passati diretti dalla mietitura a mano alla trebbia. Quindi il grano con gli animali si "pesava" tecnica antica di millenni, che è propria della nostra identità, con riti propiziatori e canti particolarissimi (non "la campagnola bella" come tutti credono) che conservano scale arabe, ancora eseguite dagli anziani, convivialità, migrazioni di manodopera interne, suoni e balli, sistemi abitativi, lunghi tragitti,abbigliamento ferrea gerarchia, insomma c'è tutta una cultura dietro! Non che sia ancora pensabile di fare la "pesatura" ammenochè ho due ettari di grano e decido di farlo con gli amici per il pane di casa. Ma qui pare che la mietitrebbia sia il sistema più antico al mondo. Insomma, la tristezza è che qui non si fanno le dimostrazioni per prendere il buono e riutilizzarlo, ma tipo presepe vivente, per dire
" visto? così si faceva prima? Menomale che abbiamo la mietitrebbia" e quelli che fanno ste cose li conosco quasi tutti in zona. Chi la dura la vice, ma questa è la situazione attuale. Di qui il mio commento. Meglio poi lasciar perdere alcuni animalisti cittadini estremisti, che appena ti vedono con un cavallo con due fascine sopra (le porto io due fascine) e incominciano a fare petizioni e casini simili e la gente che ha animai ha paura.
Un saluto
Giovanni
P.S. ora che ho tempo posto un pò di materiale.